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Discussione: l'ottocento in Francia

          
  1. #1
    lettore L'avatar di walt
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    l'ottocento in Francia

    Nell' ottocento il romanzo Francese raggiunge vette difficilmente eguagliabili,la vastità e la varietà dei suoi protagonisti offrono uno spaccato della società dell' epoca in tutte le sue forme, è curioso vedere accomunati nello stesso secolo il senso estetico di Des Esseintes, protagonista del romanzo decadente "A ritroso" (o "Controcorrente") di Joris Karl Huysmans e le miserie dei personaggi usciti dalla penna di Émile Zola descritti nella monumentale opera "Rougon -Macqart", abbruttiti dal lavoro ("Germinale"),dal vizio ("Nana"), dall'alcool ("L'Assommoir"), o "I miserabili" di Hugo, opera che tutti dovrebbero leggere,bellissime le pagine della fuga di Jean Valjean nelle fogne Parigine per salvare Marius, "irritante"nella sua fedeltà al dovere, che lo porterà al suicidio l'ispettore Javert, eccellente, nel loro essere pessimi individui, la figura dei Thénardier, la varietà dei personaggi ci offre pure la contrapposizione tra i protagonisti del ciclo "Le Comédie humaine"di Honoré de Balzac, qui è evidente come vengano messi a confronto personaggi estremamente buoni come Eugene Grandet (dell'omonimo romanzo) con il cugino Charles e il vecchio avidissimo Grandet,i "due schiaccianoci" Pons e Schmucke alla signora Cibot e soci ("Il cugino Pons"), "Papà Goriot" ,patetico nel suo amore di padre che lo spinge a spogliarsi di tutto per riparare il dissesto finanziario della figlia,nella sua perfidia è bellissima la figura della "Cugina Bette", così come quella di Vautrin-Herrera di "Illusioni perdute. Da notare, come, sia ne "Le Comédie humaine"di Honoré de Balzac e nel ciclo "Rougon -Macqart" di Zola, i personaggi vengano riproposti nella loro evoluzione per tutta l'opera.Un discorso a parte meriterebbe la scandalosa "Madame Bovary" di Flaubert, censurato e portato in tribunale l'autore si difese con il celeberrimo "Madame Bovary c'est moi" , meno famosa, ma non meno scandalosa "Mademoiselle de Maupin" di Théophile Gautier.Personalmente trovo meno interessanti, ma comunque degni di menzione altri due autori molto amati, Guy de Maupassant ("Bel Ami") e Stendhal ("La certosa di Parma";"Il rosso e il nero").
    adoro parlare del nulla, è l'unico argomento di cui so tutto

  2. #2
    Io L'avatar di dolores
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    Grazie walt
    Mi aspetto molto da questa discussione.
    Per esempio mi aspetto di colmare (almeno in parte) la mia enorme ignoranza a riguardo di certi autori
    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  3. #3
    lettore L'avatar di walt
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    ci sarebbe stato da scrivere ancora molto, ma poi nessuno sarebbe arrivato a leggerla fino alla
    adoro parlare del nulla, è l'unico argomento di cui so tutto

  4. #4
    Io L'avatar di dolores
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    Quote Originariamente inviato da walt Visualizza il messaggio
    ci sarebbe stato da scrivere ancora molto, ma poi nessuno sarebbe arrivato a leggerla fino alla
    Con calma, con calma... passo dopo passo...
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  5. #5
    Senior Member L'avatar di annaV
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    Walt, bella questa discussione:mi inviti a nozze! Da prof di francese cercherò di dare il mio contributo in maniera allegra e non cattedratica(non è il mio stile). Diciamo che tra quelli che hai citato il mio preferito è Hugo, ma hai dimenticato la poesia di quegli anni, colmeremo insieme la lacuna?

  6. #6
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    ho tempi lunghi e dilatati io.........
    adoro parlare del nulla, è l'unico argomento di cui so tutto

  7. #7
    lettore L'avatar di walt
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    Quote Originariamente inviato da annavargiu Visualizza il messaggio
    Walt, bella questa discussione:mi inviti a nozze! Da prof di francese cercherò di dare il mio contributo in maniera allegra e non cattedratica(non è il mio stile). Diciamo che tra quelli che hai citato il mio preferito è Hugo, ma hai dimenticato la poesia di quegli anni, colmeremo insieme la lacuna?

    Hai ragione, ma la poesia non la conosco, sarebbe bello colmare questa lacuna con il tuo aiuto.

    Oltre ai "I miserabili" di Hugo ho letto bellissimo "L'uomo che ride" e mi sono ripromesso che prima o dopo leggerò "Notre dame"
    adoro parlare del nulla, è l'unico argomento di cui so tutto

  8. #8
    Senior Member L'avatar di silvia77
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    Quando ho letto, tanti anni fa, L'educazione sentimentale di Flaubert, l'ho trovato di una bellezza incredibile. E' nella mia lista dei classici da rileggere, ma purtroppo è molto più lunga la lista dei classici da leggere per la prima volta...Di Zola credo di aver letto soltanto Thèrese Raquin, di cui ricordo la sensazione di "soffocamento"...ti sembra di esserci dentro e di sentire l'odore di muffa che trasuda dalle pareti. E ricordo anche una descrizione terrificante del cadavere del marito annegato...
    "...she lives for the written word, and people come second or possibly third..." Morrissey

  9. #9
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    Quote Originariamente inviato da silvia77 Visualizza il messaggio
    Quando ho letto, tanti anni fa, L'educazione sentimentale di Flaubert, l'ho trovato di una bellezza incredibile. E' nella mia lista dei classici da rileggere, ma purtroppo è molto più lunga la lista dei classici da leggere per la prima volta...Di Zola credo di aver letto soltanto Thèrese Raquin, di cui ricordo la sensazione di "soffocamento"...ti sembra di esserci dentro e di sentire l'odore di muffa che trasuda dalle pareti. E ricordo anche una descrizione terrificante del cadavere del marito annegato...
    hai ragione, a mio avviso "L'educazione sentimentale " è molto più bello della Bovary, sono pagine di autentica poesia.
    La bellezza dell'opera di Zola sta proprio nel riuscire a trasmettere al lettore le stesse sensazioni provate dai protagonisti del romanzo, ti consiglierei di leggere "L'assomoire" o "Germinale" nel primo ti sembra di respirare il fetore delle bettole, nel secondo ti senti addosso la polvere della miniera.
    adoro parlare del nulla, è l'unico argomento di cui so tutto

  10. #10
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    immaginavo che l'argomento ai più risultasse un po' ostico o poco interessante, ma speravo in una maggiore partecipazione
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  11. #11
    Io L'avatar di dolores
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    Quote Originariamente inviato da walt Visualizza il messaggio
    immaginavo che l'argomento ai più risultasse un po' ostico o poco interessante, ma speravo in una maggiore partecipazione
    Coraggio walt, non ti preoccupare eccessivamente della partecipazione
    Presenta qualche romanzo di autori che secondo te dovrebbero essere assolutamente letti
    Ciao!
    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  12. #12
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    appena riesco a trovare il tempo inizierò ad illustrare qualche autore, magari partirò da Emile Zola, quello a mio avviso più coinvolgente e più facile
    adoro parlare del nulla, è l'unico argomento di cui so tutto

  13. #13
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    Uno dei romanzi più belli e più intriganti che ho letto è proprio "La Certosa di Parma". Scritto in punta di penna, con una leggerezza, una padronanza di linguaggio difficilmente paragonabile, questo romanzo mi riconcilia con la letteratura quando qualche "mostro sacro" mi delude. E' da notare un particolare molto interessante nel raffronto con un altro capolavoro dell'ottocento francese, "I miserabili". In entrambi i romanzi sono presenti descrizioni della battaglia di Waterloo ma mentre Fabrizio Del Dongo, protagonista de "La Certosa di Parma" vi si perde e non capisce niente di ciò che succede nel romanzo di Hugo la battaglia è spiegata in modo approfondito e schematico, come l'avrebbe vista Dio.

  14. #14
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    Confesso che "La certosa di Parma" non rientra tra i miei romanzi preferiti, ma debbo dire che concordo in pieno quanto hai detto riguardo il modo in cui è scritta.

    I due grandi autori nel narrare la battaglia di Waterloo sembra parlino di due cose diverse, ricordo bene la confusione che prova Del Dongo lo smarrimento sul campo di battagli, mentre la precisione quasi maniacale nella descrizione di Hugo ne fanno uno dei capitoli più "difficili" del suo capolavoro.
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  15. #15
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    Germinale-Emile Zola


    Figlio di Gervaise Macquart e del suo amante Lantier, il giovane Étienne Lantier è stato allontanato dal lavoro per aver schiaffeggiato il suo capo. Disoccupato e in piena crisi industriale, decide di partire per il Nord alla ricerca di un nuovo impiego. Viene assunto alle miniere di Montsou, dove scopre le spaventose condizioni di lavoro dei minatori.
    Étienne conosce una famiglia di minatori, i Maheu, e si innamora della giovane Catherine; quest'ultima è l'amante di un rude operaio, Chaval, e sebbene la ragazza sembri interessata ad Étienne, mantiene nei suoi confronti uno strano comportamento.
    Étienne riesce ad integrarsi rapidamente nel popolo dei minatori, ed è sconvolto dalle condizioni di vita e dall'ingiustizia che regna in quel luogo. Comincia assai rapidamente a diffondere idee rivoluzionarie. Quando la compagnia mineraria, a causa della crisi economica, decreta una riduzione dei salari, Etienne spinge i minatori a scioperare; riesce a vincere la diffidenza e la rassegnazione e condivide con loro il suo sogno di una società più giusta.
    Quando scatta lo sciopero, la compagnia mineraria assume una posizione molto rigida e rifiuta ogni trattativa. Affamati da settimane di lotta, i minatori intensificano la lotta: rompono i macchinari e le installazioni minerarie, e aggrediscono alcuni esponenti della borghesia. L'esercito sopraggiunge per ristabilire l'ordine, ma lo sciopero continua. Molti minatori sfidano i soldati, che iniziano a sparare sui manifestanti: Maheu, l'operaio presso il quale Lantier abitava, viene ucciso.
    Lo sciopero è un fallimento, e i minatori si rassegnano a riprendere il lavoro. Souvarine, un operaio anarchico, sabota la miniera. Nell'incidente muoiono molti minatori, mentre Étienne, Catherine e Chaval rimangono bloccati nelle gallerie. Chaval provoca Étienne, e quest'ultimo lo uccide e può finalmente diventare il compagno di Catherine, ma Catherine muore poco dopo aver trovato l'amore. Étienne esce vivo dall'inferno della miniera, e decide di tornare a Parigi.
    Anche se la rivolta è fallita, Étienne continua a credere nella causa della lotta degli operai contro le disuguaglianze, ed è persuaso che un giorno riusciranno ad eliminare l'ingiustizia.


    Tratto da Wikipedia


    chi volesse iniziare a conoscere Zola può provare con questo, che personalmente considero uno dei più belli insieme a "Therese Raquin" e "L'assomoire"
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