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Discussione: Grandi speranze - Charles Dickens

          
  1. #1
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    Grandi speranze - Charles Dickens

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    Pubblicato nel 1861, "Grandi speranze" è il romanzo di formazione di un giovane londinese dal carattere incostante, Philip Pirrip, detto Pip, un povero ragazzo del popolo che, attraverso una serie di eventi straordinari, riesce a elevarsi a una condizione sociale superiore, affrancandosi così dalle proprie origini per le quali prova un sentimento di fastidio e rancore. Ma in seguito, ammaestrato dalle mutevoli sorti della vita, imparerà ad apprezzare quel mondo umile che aveva lasciato per inseguire le sue "grandi speranze". E alla fine Pip capirà quali sono i veri valori che ogni uomo deve custodire in sé, traendone indicazioni su come agire.
    Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.


  2. #2
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    Per me è un grande romanzo di formazione, di analisi sociale, di ribaltamento delle convenzioni.
    Il protagonista matura nel corso della storia un concetto personale di cosa è giusto e di cosa è sbagliato, c'è una crescita morale.
    Anche il personaggio di Estella si discosta dall'immagine classica di eroina, viene descritta come fredda ma anche lei maturerà interiormente.
    L'autore ambienta la storia nella campagna inglese e nei diversi ambiti cittadini di una Londra che viene descritta in tanti e minuziosi particolari.
    Un particolare fascino suscita in me la dimora e l'atmosfera gotica che circonda Miss Havisham, personaggio surreale ma verso cui non si può non provare compassione.
    Finale amaro, nel senso che il pentimento, i sentimenti veri e fino ad allora inespressi, emergono ma è come se arrivassero nel momento sbagliato.
    Mi fa riflettere su come i sentimenti debbano essere espressi, la paura d'amare può rubare troppo tempo.
    Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.


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