"Se la tua vicina ti dice di non gradire la presenza della tua neonata alla sua cena – niente di personale, intendiamoci – ebbene passi, semplicemente non sopporta i bambini che piangono. Esistono i baby monitor apposta, e sarà sufficiente controllare la piccola ogni mezz'ora, in fondo è soltanto al di là della porta accanto, nella sua culla. Ma se la stessa vicina si presenta vestita da mozzare il fiato, scollatura esagerata, pelle di porcellana, e non fa altro che flirtare per l'intera serata con tuo marito, fin troppo compiacente, allora la faccenda si fa irritante. Tanto vale tornare a casa dalla bambina.Che non è più nella sua culla.Che è scomparsa.L'inizio è quello di un giallo classico che, in poche pagine, eluderà però qualsiasi paragone. Quante cose il lettore crede di sapere e non sa. Quante volte sussurrerà "ho capito" e si dovrà ricredere.Un innamoramento al momento sbagliato, una coperta scomparsa, una telecamera che non funziona, un'altra che funziona troppo bene, il depistaggio di una mente malata, quello di una mente fin troppo sana, un gioco erotico che sfugge al controllo e un detective capace di mille ipotesi stravaganti che, guarda caso, trovano altrettante sinistre conferme: un'inesorabile discesa all'inferno nei segreti di una coppia, la percezione di un matrimonio che, da un vetro distorto, mostra il suo disegno invisibile e pauroso."

Piuttosto angosciante! Al pensiero della bambina scomparsa, non si può smettere di preoccuparsi per lei e chiedersi se è ancora viva e sta bene. E che dire dei genitori, che vanno a gozzovigliare e la lasciano lì da sola? Disgraziati!!! Poco per volta, la storia si dipana e si srotola, indizio dopo indizio, quando una traccia porta ad un’altra, ad un’altra, un’altra ancora, fino alla conclusione del tutto inaspettata. Non era proprio possibile indovinare il colpevole, è stata una sorpresa. Un buon thriller, anche se a tratti un po’ lento e leggermente claustrofobico, dato che quasi tutta la storia si svolge in casa dei protagonisti.