“Se un giorno la vita, potesse finire come una messa breve e dolce di mezzanotte!»
Walter Chiari


Quando il Natale si fece largo tra le luminarie di Piazza Navona, Roma si presentava silenziosa e deserta.
Pochi passanti frettolosi si apprestavano a tornare nelle loro case per la rituale cena della vigilia. Dietro le finestre si sentiva il vociare di bambini e allegre carole natalizie…sbirciando un po’ si potevano vedere le piante di agrifoglio, qualche nastro dall’arricciatura dorata o blu argento e le immancabili lucine a intermittenza. Mi fermai un attimo ad osservare una cicogna lottare contro il vento posata sulla celebre fontana dei quattro fiumi del Bernini quando mi sembro’ di sentire il suono di una campanella…cercai di capire da dove provenisse,quando mi sentii rivolgere la parola.

“Ehi…si dico a te”
Mi voltai da tutte le parti ma non vidi anima viva. Mica sara’ il fantasma del natale di dickensiana memoria?
“Sono qui dietro,dove guardi?”
Ancora una volta non vidi nessuno… a parte la celebre statua di Pasquino.
“Eh si ,sono proprio io, una delle statue parlanti di Roma, forse la piu’ famosa.*
Ci volle un po’ prima di riprendermi…
“Ebbene si una volta all’anno mi e’ concesso di parlare.Senti volevo chiederti…che vuol dire sto cartello che hanno messo qui da un po’…ZTL ?
“Zona a traffico limitato”
“Ah pensavo zona a traffico libero…non fare quella faccia,ho il senso dell’umorismo non lo sai?
Mamma mia Roma quanto sei cambiata in questi anni..scandali inefficienza incuria…eppure saresti cosi bella! Vorrei fare qualcosa ma la mia condizione di immobilita’ me lo impedisce.
Se sapessi che vuol dire vedere e assistere inermi a tante cose…e voi che potete state li come allocchi!
E non venirmi a cantare la solita solfa dell’eterna fama cittadina…eh a li tempi mia…”

“A Pasqui’ ma ‘na volta non parlavi solo con Marforio?** Mo’ pure co’ la gente…comunque c’hai ragione .
Ce ne sarebbero di cose da dire ,da fare…ai tuoi tempi con la satira sbeffeggiavi i papi,i francesi e pure l’imbianchino***noi oggi abbiamo a che fare con altro… forse neanche ci crederesti. Ma non dobbiamo perdere la speranza. E poi mica vedrai solo cose brutte,dai.Oggi e’ il 24 dicembre.Per caso hai sentito anche tu quel suono di campanella? Magari e’ la slitta di Babbo Natale”
“A me che c’ho tutti questi anni me vieni a racconta’ le favole?”
in quel momento inizio’ una leggera pioggerellina mista a neve…due giovani scelsero proprio il buon Pasquino per cercare riparo.Nel silenzio ovattato si senti lo schiocco di un bacio…forte, bello, nitido …
dopo qualche secondo i due innamorati decisero di sfidare la pioggia correndo mano nella mano…ne udimmo le risate saltellanti che si perdevano tra i vicoli.
“Hai visto Pasqui’…sei stato il riparo di un bacio.Te l’ho detto, mica solo cose brutte. Il vero spirito del natale si chiama Amore e alberga nel nostro cuore….e se vuoi puoi sentire anche tu quel suono…buon natale!”
Pasquino alzo’i suoi occhi di marmo verso il cielo e vide una lunga scia luminosa. Se qualcuno in quel preciso momento lo avesse guardato attentamente ,avrebbe scorto una lacrima…essere stato il riparo di un bacio lo aveva colpito profondamente. Con un filo di voce sussurro’ “Buon natale anche a te… a tutti voi.Il mio tempo sta per finire. In quel momento dalla chiesa del Borromini si udi ancora un lieve suono di una campanella…richiamare i fedeli per la funzione.
“Ah se un giorno la vita,potesse finire come una messa breve e dolce di mezzanotte!”
Giro’ il volto nella sua posa classica…fece un sospiro e ritorno’ immobile.



*Per tutti gli asterischi vi rimando al topic "Curiosita' dal mondo".