La a storia del gioielliere sordomuto John Singer e della piccola comunità di perdenti che popola una piccola città nella Georgia anni Trenta, nel profondo sud degli Stai Uniti ...e del suo fatale incontro con Mick Kelly,una ragazza piena di talento e voglia di vivere che sfoga nella musica la sua ribellione contro un mondo gretto e meschino, colmo di pregiudizi e di razzismo.
Un romanzo indimenticabile che dà voce ai reietti e ai dimenticati, e attraverso Mick, all'insopprimibile ricerca della bellezza.

Dal web

Questo romanzo quasi misconosciuto e dal bellissimo titolo si inserisce nella tradizione americana sulla scia di Steinbeck ( l’atmosfera mi ha ricordato un po’ “Uomini e topi” ) e Tenesse Williams , tra l’altro amico della giovanissima autrice. Questa infatti e’ la sua opera prima scritta quando aveva solo 23 anni. Eppure riesce a parlare di una comunita’ di personaggi “minori”, tutti emarginati, perdenti, ben delineati nella loro solitudine e questo non sorprende,avendo lei stessa avuto una vita travagliata ,segnata da depressioni e fragilita’ fisiche.
Una storia intima e delicata, una narrazione lenta, forse in alcuni passaggi anche troppo, ma intensa.
Un critico di nome Fiedler ha detto che i temi della scrittrice americana sono "l'impossibilità dell'amore reciproco, la tristezza di un mondo nel quale crescere significa solo apprendere che la solitudine è un destino comune". Insomma per mettersi alla lettura di questo romanzo bisogna avere la predisposizione d'animo giusta.
Una curiosita'...nel bel film "Una canzone per Bobby Long" c'è una scena dove la bella Scarlett Johansson legge in una stazione un libro,completamente rapita ....
trattasi appunto de "Il cuore e' un cacciatore solitario".....