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Discussione: Numero zero - Umberto Eco

          
  1. #1
    Master Member L'avatar di Enribello
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    Numero zero - Umberto Eco



    Siamo nel 1992.Una redazione raccogliticcia che prepara un quotidiano destinato, più che all’informazione, al ricatto, alla macchina del fango, a bassi servizi per il suo editore. Un redattore paranoico che, aggirandosi per una Milano allucinata (o allucinato per una Milano normale), ricostruisce la storia di cinquant’anni alla luce di un piano sulfureo costruito intorno al cadavere putrefatto di uno pseudo Mussolini. E nell’ombra Gladio, la P2, l’assassinio di papa Luciani, il colpo di stato di Junio Valerio Borghese, la Cia, i terroristi rossi manovrati dagli uffici affari riservati, venti anni di stragi e di depistaggi. Un cadavere che entra in scena all’improvviso nella più stretta e malfamata via di Milano.

    Dal web

    Umberto Eco,scomparso da poco, non ha bisogno di molte presentazioni…saggista, scrittore, semiologo, filosofo e linguista…uno dei grandi della nostra letteratura. In questo romanzo breve, lo scrittore usa gli anni 90 come metafora per i tempi in cui viviamo oggi,ricostruendo gli avvenimenti meno edificanti della nostra repubblica. E lo fa raccontandoci di come si possa manipolare o creare una notizia… di come una certa informazione giornalistica in Italia, sia al servizio di interessi personali o di partito pensando unicamente a forgiare i gusti del pubblico …. d’altra parte se ci pensate ormai si da per scontato e per normale cio’ che non lo e’. Non a caso, il romanzo si sarebbe dovuto intitolare
    "E’ la stampa, bellezza"( vecchia battuta cinematografica di Humphrey Bogart). In mezzo un esile storia d’amore e un pizzico di spy story. Detto questo mi sembra un libro un po’ tirato via…niente a che vedere con “Il nome della rosa” ( che Eco ha definito il suo peggior romanzo )
    o “Il pendolo di Focault”…diciamo che da lui mi aspettavo di piu’. Rimane un libro scritto bene e su questo non c'erano dubbi, godibile soprattutto per gli appassionati della nostra storia.

    Il caporedattore del giornale Colonna:

    "Il lettore capisce quello che sta succedendo solo se si dice siamo a un muro contro muro, il governo annuncia lacrime e sangue, la strada è tutta in salita, non va demonizzato, siamo con l’acqua alla gola, ovvero siamo nell’occhio del ciclone. E il politico non dice o afferma con energia, ma tuona. E le forze dell’ordine hanno agito con professionalità”


    Da un intervista con Eco:

    "Per quanto riguarda l’Italia in Numero zero mi sono ispirato al caso di quel magistrato, Raimondo Mesiano, giudice del Lodo Mondadori, che nel 2009 fu messo alla gogna solo perché fumava e portava calzini turchesi. È il classico esempio di macchina del fango: parlare di un particolare senza alcun rilievo per screditare un avversario."
    Io li odio i nazisti dell'Illinois...

  2. #2
    Junior Member L'avatar di primopierotz
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    Beh, di sicuro lo leggerò, anche se "Il Nome della Rosa" in effetti sarà difficile da eguagliare!
    Sono molto triste per questo 2016... Stanno morendo tutti i migliori
    Adoro lasciarmi inebriare dai libri.
    Siti che consiglio di visitare: World Open News - Fatti strani dal mondo

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