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Discussione: Oggi ricordiamo...

          
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    Oggi ricordiamo...

    Mi sembra carino avere uno spazio anche per i personaggi del mondo dello spettacolo oltre a quello per la letteratura ....


    Con colpevole ritardo di un giorno...ieri 3 novembre ha compiuto gli anni un mito del cinema italiano: Maria Luisa Ceciarelli nota a tutti col nome d’arte: Monica Vitti. L’attrice nasceva infatti 85 anni fa a Roma.
    Nella sua lunga carriera ha recitato con quasi tutti i grandi,Gassman Delon Mastroianni …ed e’ stata diretta da mostri sacri come Antonioni,Scola e Bunuel.
    Voce roca, capelli biondi, lineamenti irregolari, e una spruzzata di efelidi, Monica Vitti disse di sé di aver avuto il merito di permettere alle “bruttine di fare carriera”, quasi lei si considerasse così….
    In realtà, aveva un fascino incredibile .
    Ha vinto una quantità di prestigiosi premi, tra cui 5 David di Donatello come migliore attrice protagonista ,3 Nastri d'Argento, 12 Globi d'oro e altri…. Attivissima anche in televisione dove ha recitato in commedie, sceneggiati, spettacoli di varietà.
    Non mi sembra che venga ricordata adeguatamente…stiamo parlando di una grande attrice intensa, eclettica…. che purtroppo una brutta malattia ha allontanato dai riflettori.
    Celebri le sue interpretazioni sia in ruoli drammatici che in quelli brillanti .
    Tra i film voglio ricordare “Dramma della gelosia”, “Amore mio aiutami” “La ragazza con la pistola” e , con il suo caro amico Alberto Sordi,”Polvere di stelle” un film straordinario dove interpreta la soubrette Dea Dani…
    Se digitate su google-immagini il nome di Monica Vitti troverete bellissime foto…io ne prendo una a caso.

    Buon compleanno Monica

    Io li odio i nazisti dell'Illinois...

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  3. #2
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    Grande attrice e donna affascinante.
    Ha sempre scelto ruoli interessanti (poteva permetterselo, certo) e non ha mai ceduto alla tentazione di film o foto scollacciati anche se, probabilmente, ci avrebbe guadagnato un bel po' di soldi.
    Auguri.
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

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  5. #3
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    A proposito del suo primo spettacolo….

    “La sera della quinta replica non c’erano spettatori. Ne arrivò uno mentre ormai si stava calando la serranda del teatro ma, ricordandomi le parole di mio padre “Professionalità significa recitare anche per un solo spettatore”, decisi di fare comunque lo spettacolo. Venni a sapere dopo che quello spettatore era Franco Cordelli, il critico di Paese Sera. Due giorni dopo uscì sul quotidiano un’intera pagina sul mio spettacolo, con un titolone: “È nato il nuovo Fregoli, si chiama Carlo Verdone”.”
    Dal suo libro "La casa sopra i portici"

    Carlo Verdone nasce a Roma il 17 novembre 1950. Durante gli studi universitari alla Sapienza di Roma (in cui si laurea in Lettere moderne nel 1977 con una tesi dal titolo “L’influenza della letteratura italiana nel cinema muto “) inizia la sua prima esperienza di attore con il ''Gruppo Teatro Arte'' diretto dal fratello Luca
    La strada che lo porta ad affermarsi passa attraverso tanta gavetta…documentari, cabaret televisione aiuto regista….…poi fu iniziato da un grande del cinema Italiano, Sergio Leone. Penso di condividere parecchie cose con lui...appassionato di musica,colleziona vinili e suona la batteria...grande tifoso della Roma e amante di filosofi come Seneca o Epitteto.
    Seguo i suoi film da sempre alcuni piu’ riusciti altri meno pero’ mi piace la sensibilita’, l'umanita' e la semplice genuinita’ delle sue pellicole…andare a vedere un film di Carlo e’ come andare a trovare un vecchio amico…….l’ho incontrato piu’ volte (abitiamo nello stesso quartiere) e conoscendo la sua riservatezza, solo una volta l’ho fermato per pochi secondi per fargli i complimenti….e lui mi ha ringraziato. Alcuni personaggi e sequenze dei suoi film più celebri sono entrati ormai nell’immaginario collettivo del nostro paese. (penso a Furio e Magda) ma anche alcune battute…le famose olive greche o la bandiera battente bandiera liberiana.A parte l'esordio "Un sacco bello" mi piace ricordare tre dei miei preferiti...
    “Borotalco” “Sono pazzo di Iris Blond” e “Al lupo al lupo” Nastro d'Argento come 'attore non protagonista' per 'La Grande Bellezza' di Paolo Sorrentino…ha preso vari premi e riconoscimenti. Da vedere un documentario su Alberto Sordi con il quale recito’ in due film
    Carino il sito ufficiale ....


    http://www.carloverdone.com/verdone360.aspx

    Ci sono anche i suoi 80 lp preferiti nella sez curiosita’….
    Auguri Carlo! Sei ....troppo forte!


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  7. #4
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    Con tre giorni di colpevole ritardo...ma ho avuto giorni intensi....

    Sergio Leone Roma (3 gennaio 1929 -30 aprile 1989 )


    Pioniere del western all’italiana, punto di riferimento per le generazioni cinematografiche successive, talentuoso maestro della mdp, uomo rude ma estremamente puro. Tutto questo era Sergio Leone. Un regista che con il cinema ha raccontato l’America. La sua America, figlia di una visione eroica dai tratti decadenti e nostalgici

    dal web


    Quando e' mancato stava lavorando a un progetto riguardante l'assedio di Stalingrado e mi sarebbe proprio piaciuto vederlo...perche' questo regista aveva uno stile inconfondibile che ha influenzato tanti registi da Quentin Tarantino o a Brian De Palma che spesso lo hanno citato e omaggiato....
    Praticamente e' lui ad aver inventato il genere noto come “spaghetti western” ...un vero maestro.
    I suoi film sono tutti da vedere...personalmente credo di conoscere a memoria le battute di quello che ritengo ,insieme a “Cera una volta in America” * il suo capolavoro e cioe' “Il buono il brutto e il cattivo” La scena finale e cioe' quella del cosidetto “triello”è considerata un magistrale esempio di montaggio, tanto da essere studiata in quasi tutte le scuole di cinema. Scena storica anche grazie alla musica di Ennio Morricone. Aiuto' Carlo Verdone (era amico del padre) nei suoi due primi film...lo stesso Carlo lo ricorda sempre con grande affetto...potete vedere su you tube un piccolo video “Verdone racconta Leone”
    La definizione che Sergio Leone dà di se stesso è scolpita sulla targa, sopra il portone di viale Glorioso 18,subito fuori Trastevere, alle falde di Monteverde , il mio quartiere.
    «Il mio modo di vedere le cose talvolta è ingenuo un po' infantile ma sincero come i bambini della scalinata di viale Glorioso».

    *
    Stasera 6 gennaio su rai tre

    i
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    Il 19 gennaio del 1943 nasceva a Port Arthur in Texas JANIS JOPLIN, “la voce femminile piu’ blues della storia del rock “.
    Nonostante una carriera molto breve ebbe vari riconoscimenti tra cui tre dischi d’oro.
    E’ considerata tuttora tra i 100 cantanti piu’ famosi della storia.
    Riconosciuta e ricordata per l’intensita’ delle sue interpretazioni, per la sua voce “nera” e per la sua energia, fece parte di quel movimento hippy e degli ideali del “Peace and Love”
    Anche lei come molti altri, muore troppo giovane, a 27 anni probabilmente per overdose di eroina.
    Le sue ceneri furono sparse nell’oceano Pacifico.
    Famosa una sua frase che forse fa capire tutta la sua fragilita’ emotiva:
    «Sul palco faccio l’amore con 25 mila persone. Poi torno a casa sola».



    Il suo miglior album e’ “Cheap Thrills” (contiene l’eterna “Piece of my hearth”) ma consiglio una bella raccolta...io ho questa....ma forse ne esiste una piu' completa.

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  11. #6
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    Anna Magnani (Roma,7 marzo 1908–Roma,26 settembre 1973)

    Fu l'attrice simbolo del neorealismo italiano. Con "Roma città aperta" di Roberto Rossellini vinse il nastro d'argento come miglior attrice non protagonista; il primo premio di una lunga serie.
    Lavoro' con tutti i piu' i piu' grandi attori dell'epoca da Marlon Brando a Burt Lancaster e con i piu' grandi registi, DeSica, Visconti, Fellini...

    Come recita il web....”La sua risata travolgente e sonora. Gli occhi limpidi e vividi. Lo sguardo magnetico. Le occhiaie e pure le rughe, che sanno di vita (e guai a voi a togliergliele, che "c'ho messo una vita a farle"
    "Toglietemi pure tutto- scriveva -, l’Oscar, il denaro, la casa,ma l’amore no, non portatemelo via: l’amore è pioggia e vento, è sole e stella. L’amore è respiro e, lo so, lo so, è veleno. E una mattina ti svegli nel letto e non hai più sangue. Ma poi ricomincia ed è meraviglioso". Versi che esprimono*tutta la forza e la fragilità *non di "una", ma de "la" attrice senza tempo, dallo sguardo vivido e dalla risata travolgente, che è stata la nostra grande Anna Magnani”
    “Nannarella”, era il simbolo di Roma. Una Roma popolare, umana e disincantata, come Fellini la immortalò nell’omonimo film, chiamando proprio lei a rappresentarla.
    Sotto un tributo video...

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  13. #7
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    Nino Manfredi nato il 22 marzo 1921 a Castro dei Volsci ,un piccolo paese ciociaro e morto a Roma il 4 giugno 2004.
    Uno dei piu' grandi attori del dopoguerra del cinema del teatro e della televisione….oltre che regista scrittore doppiatore e cantante.

    Vincitore di premi prestigiosi, ha attraversato cinquanta anni di cinema italiano dando volto con la sua mimica a tantissimi profili umani e sociali,in prevalenza umili ma ricchi di grande dignita’ .Uno dei famosi “cinque colonnelli” del cinema italiano insieme con Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Marcello Mastroianni e Vittorio Gassman.

    A me piace ricordare “Straziami ma di baci saziami” ( vi dice niente...? )
    “Nell’Anno del Signore” "C'eravamo tanto amati “Anni ruggenti “ “Pane e cioccolata” e "In nome del papa re" di cui metto una scena....ma faccio torto ad altri indimenticabili film.


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    Ho cominciato ad apprezzare Manfredi piuttosto tardi, i suoi film non li conosco.
    L'ho seguito nella miniserie "Un uomo qualunque" e mi ha molto colpito l'aspetto fragile ma allo stesso tempo dignitoso che ha saputo dare al suo personaggio, un uomo anziano provato da una storia familiare drammatica alle spalle.
    Poi l'ho scoperto quando davano le repliche della fiction "Linda e il brigadiere", dove con estrema semplicità e naturalezza interpretava un brigadiere in pensione con la passione per l'indagine, mi piaceva l'aspetto di "persona normale" che viveva la sua quotidianità condominiale con le proprie manie, il tono dissacrante con cui si relazionava con le persone che incontrava e verso le varie situazioni della vita, anche le più difficili.
    Aveva leggerezza, il che non vuol dire superficialità, tutt'altro.
    Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.


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  17. #9
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    "Non mi interessa come mi descrivono. Io sono io e questo è tutto. Lo ammetto, la mia faccia mi aiuta nella mia professione di comico. Prima mi preoccupava, a diciassette o diciotto anni, quando cercavo di rimorchiare. Ma adesso non mi preoccupo più”.


    In effetti la sua inconfondibile faccia divenne il suo marchio di fabbrica…. Stiamo parlando dell’attore inglese Marty Feldman ( 8 luglio 1934)
    Fu attivo membro del Partito Comunista Britannico anche se il suo sogno da giovane era diventare trombettista jazz…solo piu’ tardi scoprira’ la sua vocazione d’attore. Raggiunse il successo grazie ad alcuni programmi radiofonici. Nel 1961 inizia ad avere seri problemi tiroidei, che trasformano in maniera molto evidente i suoi occhi. Nella sfortuna , quello sguardo strabico lo rendera' piu’ comico.
    Nel 1974 interpreta il film che gli diede la notorieta’ mondiale: “Frankenstein junior” nei panni di Igor…anzi di “Aigor”…
    seguiranno altri film come "L'ultima follia" di Mel Brooks sempre a fianco di Gene Wilder. Purtroppo e’ scomparso a 48 anni per un attacco cardiaco. Personaggio non privo di contraddizioni…pur essendo vegetariano,fumava moltissimo e beveva litri di caffe’.
    Lo ricorderemo sempre per la sua comicita’ un po’ surreale ….e per le sue battute storiche…come "lupo ululà, castello ululì".


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  18. #10
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    Ingrid Bergman


    Stoccolma (Svezia) 29-08-1915 - Londra (GB) 29-08-1982



    Con piccolissimo ritardo mi piace ricordare questa grande attrice svedese, nata e morta nello stesso giorno e mese, e che parlava correttamente inglese svedese francese tedesco e italiano.
    Nel 1942 gira com Humprey Bogart,'Casablanca', film che adoro, che rimane forse la sua interpretazione più conosciuta. Furono definiti la coppia piu’ romantica del cinema. Con "Per chi suona la campana", tratto dall'omonimo romanzo di Ernest Hemingway la Bergman ottiene la prima nomination agli Oscar. Con Alfred Hitchcock l'attrice gira il grande successo "Notorious", ricordato, tra l'altro, per il più lungo bacio della storia del cinema, che è appunto quello tra la Bergman e Cary Grant. Nella vita privata Ingrid sembra essere la 'donna ideale', osannata dall'america puritana come il simbolo della ragazza dai buoni sentimenti dedita alla famiglia. Il 1949 è un anno particolare per Ingrid Bergman, è l'anno della lettera da ammiratrice scritta al regista italiano Roberto Rossellini. E' l'inizio di una seconda vita per Ingrid, lei e il regista, entrambi già sposati,s'innamorano. Per la Bergman, Rossellini lascia Anna Magnani, con la quale ha vissuto una grande storia d'amore. La loro relazione crea pero’ profondo sdegno e un vero scandalo. Piano piano riconquisto’ le simpatie del pubblico. Per le sue tante belle interpretazioni che gli valsero tre premi oscar e numerosi altri riconoscimenti, ha la sua bella stella nella Hollywood Walk of Fame.



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  20. #11
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    Secondo me sarebbe potuta diventare una delle piu’ grandi cantanti soul/jazz di tutti i tempi…sto parlando di Amy Winehouse che ricordo con qualche giorno di ritardo .
    Nasce infatti il 14 settembre 1983, la bambina che sognava di diventare una cameriera sui pattini a rotelle come quelle del film "American Graffiti" e che invece gia' a sedici anni imbocca la strada del professionismo vocale .Una ragazza sempre in bilico tra l’oscurità del suo male e la luce delle sue canzoni entrata purtroppo nel «club dei 27», le rockstar morte drammaticamente a 27 anni di cui fanno parte Jim Morrison, Jimi Hendrix, Brian Jones, Janis Joplin, Robert Johnson e Kurt Cobain.
    Il mini film “Amy Winehouse. The girl behind the name” di Asif Kapadia , premiato come miglior documentario con un oscar nel 2016 ( che probabilmente a lei non sarebbe piaciuto) racconta luci e ombre della sua vita inquieta e tormentata dall’ossessione amorosa per il marito che l’ha introdotta al crack e all’eroina. Unica artista britannica ad aver vinto più Grammy Awards: ben cinque. Viene ricordata sempre per i suoi eccessi come alcool e droghe, per le sue depressioni e per i suoi tanti tatuaggi…eppure pochi sanno che ha dato soldi e partecipato a tante iniziative benefiche. Di lei ci rimane il suo grande talento, la sua voce “nera”, calda…. ballate come “Love is a losing game” o “You Know I’m no good” sono pezzi senza tempo.


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  22. #12
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    Il film non l'ho visto. A te è piaciuto?

  23. #13
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    A me e’ piaciuto. Naturalmente deve interessare l'artista....e’ un documentario con molti filmati privati, che descrive la personalita’ fragile e inquieta di Amy e che rende molto bene l’idea del suo rapporto viscerale, autentico con la musica, ma anche l’effetto devastante dell’esposizione mediatica , sempre con tanta gente intorno. Ci sono le sue smorfie , le emozioni infantili ,l’alcool , la droga, il suo amore distruttivo per il marito….e soprattutto ci sono le sue splendide canzoni.
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  25. #14
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    Julie Andrews , vero nome Julia Elizabeth Wells, e’ nata il 1 ottobre del 1935.
    Bambina prodigio e figlia d’arte, a 13 anni canta davanti alla regina Elisabetta e a soli 18 anni approda a Brodway.
    Sua la parte principale in uno dei musical piu’ famosi “May Fair Lady” . Nel mondo dello spettacolo ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Pochi sanno che oltre che attrice e cantante e’ anche una scrittrice. I suoi film piu’ famosi sono comunque “Mary Poppins” e “Tutti insieme appassionatamente”
    Negli anni settanta era sua la voce usata dalla British Airwys sui propri aerei per dare il benvenuto ai passeggeri. Il suo personaggio e’ spesso citato in serie tv e al cinema.
    E’ considerata una leggenda vivente.E’ stata omaggiata da grandi artisti come Annie Lennox e i Queen…qualche anno fa Lady Gaga alla cerimonia degli oscar le ha reso omaggio con un medley delle sue più famose canzoni.
    Non la conoscevo - dice la Andrews - ci siamo e abbracciate 45 minuti prima dellasua performance, è una grande artista


    Tornando al film Mary Poppins…nel sequel annunciato, con Emily Blunt, non ci sara’ un suo cameo
    "Questo è il film di Emily Blunt, e io voglio che sia il suo film. Non voglio che il pubblico esclami ‘ah, ecco Mary Poppins’. Non voglio. Voglio che lei si appropri del ruolo e lo faccia suo, perché sarà fantastica”.
    Ci sara’ invece Dick Van Diyke , il suo vecchio patner , anche se non nei panni di Bert.
    Come video non posso che mettere questo…
    Chi non ha mai canticchiato "Supercalifragilistichespiralidoso" o “Basta un poco di zucchero e la pillola va giu’” ? Qui doppiata da Maria Pia di Meo ( attrice e doppiatrice italiana)
    Buon compleanno Julie!









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  26. #15
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    Regista, doppiatore ,cantante ma soprattutto straordinario attore di cinema e teatro.
    Se Ettore Petrolini avesse designato un erede credo sarebbe lui….
    sto parlando del “maestro” Luigi Proietti o semplicemente Gigi, nato a Roma il 2 novembre 1940.
    Dalla sua scuola sono usciti tanti artisti di successo. Visto a teatro innumerevoli volte tra cui l’one- man- show “A me gli occhi please” uno dei suoi maggiori successi, ma ricordo anche “Cyrano” e “I sette re di Roma” Per quanto riguarda il cinema penso di aver visto almeno tre volte quello che e’ rimasto un “cult movie”…”Febbre da cavallo” ..ma e’ stato diretto da tanti registi di prestigio .Si e’ cimentato anche nella scrittura con la sua autobiografia "Tutto sommato qualcosa mi ricordo." Tra ricordi e aneddoti, l'attore ripercorre la sua storia personale e professionale, «intrecciando le gioie della vita e quelle del palco e lasciando sempre sullo sfondo la sua Roma, città eterna e fragile, tragica e ironica, cinica e innamorata».

    Come recita il web “Personalità multiforme, scombiccherata, sessantottina, libero di costumi, ha scaldato veramente il cuore degli italiani con il suo istrionismo, la sua poesia, i suoi sonetti, la sua esuberanza e la simpatia. Riservatissimo sulla vita privata, coriaceo quando si tratta di lavoro, ha invaso il campo dell'arte con indomita bravura e una sobrietà che suggerisce di perdersi nella leggerezza della vita. “
    Che dire di piu’?
    Auguri Gigi !


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