Un colpo di pistola chiude la vita di un ricco imprenditore tedesco. È un incidente? Un suicidio? Un omicidio? La risposta vera è un’altra: è una mossa di scacchi. Risalendo indietro, mossa per mossa, troveremo due maestri del gioco, opposti in tutto, e animati da un odio inesauribile, che attraversano gli anni e i cataclismi politici pensando soprattutto ad affilare le proprie armi per sopraffarsi. Che uno dei due sia ebreo e l’altro sia stato un ufficiale nazista è solo uno dei vari corollari del teorema. Un grande maestro del gioco, Kasparov, disse una volta: «Gli scacchi sono lo sport più violento che esista».

dal web

All’ inizio la narrazione assume la cadenza di un giallo…poi cambia scenario. L’atmosfera cupa di questa storia raccontata da piu’ punti di vista con la tecnica del flashback,e’ abbastanza coinvolgente con un alta tensione psicologica, forse a volte un po’ contorta....come atmosfera a me ha ricordato un po' "Le braci" di Sàndor Màrai.
Piacera' a chi ama gli scacchi ma penso anche a chi non conosce il gioco perche' ne e' solo la "cornice" ...la trama infatti fonde piu’ elementi affrontando 50 anni di vita europea tra cui l’Olocausto.
Originale…anche se deve qualcosa ,come ammesso dallo stesso autore , alla “Novella degli scacchi” di Zweig.
Da leggere.

“Ogni scelta implica, di per sé, l’abbandono di tutte le alternative.”