Akira Rumo, un anziano stilista giapponese, vive a Parigi in una casa piena di libri. Le sue origini sono misteriose: non si sa da dove venga, non si sa che età abbia. Un giorno come tanti Akira decide di assumere una giovane bibliotecaria, Virginie Latour, per catalogare la sua immensa collezione di opere dedicate al più mutevole dei soggetti: le nuvole. A lei, che lentamente saprà conquistarne la fiducia, racconta del quacchero Luke Howard che all’inizio del XIX secolo riusci’ a catalogare strati cirri e nembi…del pittore inglese Carmichael che poco alla volta tolse dalle sue tele ogni soggetto,lasciandovi solamente la bellezza del cielo e il movimento infinito delle nuvole….queste e altre avventure,intrecciate a quelle dei due protagonisti,compongono questo romanzo,fatto di racconti reali e immaginari,in cui trovano posto la fallimentare campagna in Russia di Napoleone,la nuvola atomica di Hiroshima i bordelli indonesiani e le taverne di San Francisco...

Dal web

Romanzo d’esordio (nel 2009) di Stèphane Audeguy… non e’ raro trovare scrittori francesi che si interessino all' universo giapponese…penso a Amelie Nothomb …d’altra parte gia’ nel 1800 l’influenza che ebbe il Sol levante sugli artisti europei mosse i primi passi proprio all’ombra della torre Eiffel…si conio’ anche un termine, “Japonisme”.
Personalmente ho trovato molto belle e delicate le pagine dedicate a Hiroshima….ma anche le descrizioni della battaglia di Waterloo. Naturalmente ci sono anche altre pagine che qua e là emergono…
Di contro certi personaggi mi sono sembrati un po’ forzati. Riconosco a questo romanzo ( pluripremiato) l’originalita’…. ma non mi ha particolarmente coinvolto. Forse perche’ un po’ lento…
come il pigro scorrere delle nuvole…