Da tempo abbiamo capito che non era più possibile rivoluzionare questo mondo, né riorganizzarlo, né fermare la sua sciagurata corsa in avanti.
Non c’era che un solo modo possibile per resistere: non prenderlo sul serio. Ma mi rendo conto che le nostre beffe hanno perso ogni potere. L’insignificanza, amico mio, è l’essenza della vita. È con noi ovunque e sempre.
È presente anche dove nessuno la vuole vedere: negli orrori, nelle battaglie cruente, nelle peggiori sciagure.
Occorre spesso coraggio per riconoscerla in condizioni tanto drammatiche e per chiamarla con il suo nome. Ma non basta riconoscerla: bisogna amarla, l’insignificanza, bisogna imparare ad amarla (…).

Milan Kundera da "La festa dell'insignificanza"