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Discussione: Il film che ho visto piu' volte....

          
  1. #1
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Smile Il film che ho visto piu' volte....

    Tutti quelli che amano i films, ne avranno uno o più a cui sono legati in modo speciale.
    Che hanno visto più di una volta.
    Che ogni volta ..."piace" un pochino di più...
    In cui scoprono sempre una sfumatura nuova, che era sfuggita.
    ..domani comincio io a dire il mio ( 8 volte!) ciao
    Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  2. #2
    Moderator L'avatar di kaipirissima
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    ho perso il conto con:

    LA FINESTRA SUL CORTILE
    LA LUNGA ESTATE CALDA

  3. #3
    Io L'avatar di dolores
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    Quello che avrò visto un migliaio di volte e ogni volta mi piace di più e del quale apprezzo anche i più infimi particolari è sicuramente
    LA VITA E' MERAVIGLIOSA di FRANK CAPRA con l'attore che amo di più in assoluto: JAMES STEWART!!!


    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  4. #4
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Smile A me.....

    Nel 1972 uscì un film di Valerio Zurlini ( pochi, ma buoni films) che si intitolava LA PRIMA NOTTE DI QUIETE. Una storia d'amore, di malinconia senza rimedio, di morte.
    Il protagonista era Alain Delon.
    Un Delon diverso dai soliti suoi personaggi, più bello e dannato del solito, ma soprattutto BRAVO.
    Credo che in quel film abbia dato il meglio di sè.
    La storia era apparentamente banale, un grande amore destinato a finire male; ma con delle sfumature, dei momenti che considero piccoli gioielli.
    Lo sfondo: una Rimini invernale, lontana anni luce dalle musiche , dalle folle dell'estate; tristissima, grigio ferro, più affascinante che mai.
    Un mondo provinciale, un gruppo di "vitelloni "che trascorrono il loro tempo tra il gioco e le orge, una ragazza ormai bruciata dalle cattive compagnie, ma che conserva in fondo ancora qualcosa di buono.
    Una colonna sonora -tromba -così struggente da sembrare un pianto...
    Vi sembra banale?
    Vi assicuro che non lo è.
    Altri protagonisti: Giancarlo Giannini, Lea Massari, Alida Valli.
    Ed una splendida giovanissima attrice, Sonia Petrova, che interpretava la parte della protagonista Vanina, mai più vista dopo.
    Lo credereste? Ho visto questo film già 8 volte.
    Ad un certo punto, quando vedevo che non me ne saziavo mai, l'ho comprato e ora lo posso vedere a mio piacimento!
    Rosy

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  5. #5
    Senior Member L'avatar di Wentworth
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    Io credo Assassinio sull'Orient-Express di Lumet, almeno una decina di volte.
    L'atmosfera, il treno, il delitto, gli attori meravigliosi degli anni 70...sì non è un film molto profondo lo ammetto, ma ottimo per un paio d'ore di relax in un buio pomeriggio invernale.

    Poi i film di Woody Allen sono quelli che rivedo sempre molto volentieri.

    Rosy mi intriga molto questo film di Zurlini di cui ignoravo l'esistenza, vedrò di cercarlo in dvd.

  6. #6
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Io credo Assassinio sull'Orient-Express di Lumet, almeno una decina di volte.
    L'atmosfera, il treno, il delitto, gli attori meravigliosi degli anni 70...sì non è un film molto profondo lo ammetto, ma ottimo per un paio d'ore di relax in un buio pomeriggio invernale.

    Poi i film di Woody Allen sono quelli che rivedo sempre molto volentieri.

    Rosy mi intriga molto questo film di Zurlini di cui ignoravo l'esistenza, vedrò di cercarlo in dvd.
    SONO ONORATA DELLE TUE PAROLE.
    Ero pronta a ricevere una riga di esclamazioni, del tipo: chissà che c....a!
    Invece secondo me, nonostante sia una storia d'amore, ha molti altri motivi di interesse: l'atmosfera, l'ambientazione, le musiche, i dialoghi, intensi.
    Infatti le recensioni sono favorevoli!
    Ciao!
    Rosy
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    M.Medeiros

  7. #7
    Senior Member L'avatar di galloway
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  8. #8
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    Rosy guarda sono un appassionato degli anni 70, dal cinema alla musica, ai libri ovviamente. Poi trovo che gli attori di quel periodo erano molto più interessanti, non so se più bravi, sicuramente con più personalità.
    Ciao

  9. #9
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  10. #10
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    Rosy guarda sono un appassionato degli anni 70, dal cinema alla musica, ai libri ovviamente. Poi trovo che gli attori di quel periodo erano molto più interessanti, non so se più bravi, sicuramente con più personalità.
    Ciao
    Se sei appassionato degli anni 70 non potrà non piacerti( perdona il gioco di parole) il film di cui parlavo stasera, LA KRYPTONITE NELLA BORSA. Lì gli anni 70 infuriano! e sono ben raccontati. ciao!
    Rosy
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  11. #11
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    Anche a me è piaciuto tanto quel film!
    Rosy
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  12. #12
    Senior Member L'avatar di Wentworth
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    Se sei appassionato degli anni 70 non potrà non piacerti( perdona il gioco di parole) il film di cui parlavo stasera, LA KRYPTONITE NELLA BORSA. Lì gli anni 70 infuriano! e sono ben raccontati. ciao!
    Rosy
    Mmmh... Rosy mi interessano poco queste rivisitazioni, in questo caso sono d'accodo con te nel trovarli patetici, come ho letto nella tua recensione, in parte perché esasperano gli elementi che li hanno caratterizzati.
    Cioè io amo gli anni 70 (periodo che tra l'altro ho vissuto solo di striscio e con poca consapevolezza perché ero piccolo...)
    ma non vado in giro vestito con i pantaloni a zampa di elefante... Mi piacciono le cose prodotte in quel periodo e finite lì.
    Ciao

  13. #13
    Senior Member L'avatar di Baudin
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    Il terzo uomo di Carol Reed


    "Capolavoro assoluto del cinema britannico e vetta insuperata del genere noir, “Il terzo uomo”, diretto dal regista inglese Carol Reed, è uno di quei classici senza tempo che a distanza di oltre mezzo secolo continuano a conservare il loro status di film-cult. Sceneggiato dal celebre scrittore Graham Greene (che ne ha tratto anche un omonimo racconto), “Il terzo uomo” ha vinto la Palma d’Oro come miglior film al Festival di Cannes del 1949 ed ha ottenuto un grande successo in tutto il mondo, al punto da dar vita perfino ad una serie radiofonica dal titolo “Le avventure di Harry Lime”. Protagonista della pellicola, nel ruolo di un disilluso scrittore americano di nome Holly Martins, è Joseph Cotten, affiancato dall’attrice italiana Alida Valli nella parte di Anna Schmidt, una donna affascinante ed ambigua espatriata dalla Cecoslovacchia, che aiuta Martins nelle sue indagini e della quale egli finisce irrimediabilmente per innamorarsi.

    La trama di questo thriller cupo ed enigmatico è incentrata sul personaggio di Harry Lime, intimo amico di Martins, e sul mistero della sua morte, sulla quale sembrano gravare numerosi dubbi e torbidi segreti. Sullo sfondo di questo intricato giallo c’è la Vienna del 1946: una città devastata dalla guerra, sulla quale regna una costante atmosfera di paura e di sospetto, accentuata dai toni notturni della fotografia. Su questo scenario decadente e gravido di angoscia si muovono i vari personaggi del film: individui che si trovano a varcare quella zona grigia al confine fra Bene e Male, impegnati nell’ossessiva ricerca di una verità sfuggente ed impalpabile. Realtà e finzione si confondono così in un sottile gioco di specchi nel quale nulla è ciò che appare, e in cui tutti quanti agiscono con un secondo fine: dal protagonista, diviso tra la fedeltà al suo amico, l’amore per la bella Anna ed il proprio dovere morale, alla polizia britannica, che tenta di servirsi di Martins per catturare un pericoloso contrabbandiere.

    L’intreccio narrativo a dir poco perfetto costruito da Greene è sostenuto da una serie di personaggi di grande spessore psicologico, fra i quali emerge il sardonico criminale ritratto da Orson Welles, che compare dopo un’ora dall’inizio del film e regala un’interpretazione mefistofelica, degna dei più diabolici villain nella storia del cinema. Moltissime le sequenze da antologia, fra cui la prima apparizione di Welles, nascosto in un angolo immerso nell’oscurità, il drammatico inseguimento finale nelle fogne di Vienna ed il lungo piano-sequenza conclusivo della camminata di Alida Valli; senza dimenticare la scena ambientata nel parco-divertimenti, nella quale Welles pronuncia la sua famosissima battuta sull’Italia, la Svizzera e il Rinascimento. Straordinaria la regia barocca di Reed, che si serve dell’obiettivo angolare e delle inquadrature inclinate per distorcere le immagini ed infondere un senso di vertigine allo spettatore; ma va ricordata anche la stupenda colonna sonora composta da Anton Karas, con il romantico fraseggio musicale suonato con la cetra che fa da leit-motiv all’intera pellicola. Lo splendido bianco e nero di Robert Krasker, basato sui suggestivi contrasti fra luce ed ombra nelle strade e nei vicoli di Vienna, ha ricevuto il premio Oscar per la miglior fotografia."

  14. #14
    Moderator L'avatar di kaipirissima
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    l'ho rivisto ieri sera, e come sempre mi piace, anche se è melenso, anche se forse è un po' stucchevole, un po'... vabbè a me piace.
    titolo italiano: L'ULTIMO SOGNO, in inglese LIFE AS A HOUSE.
    Un film di Irwin Winkler con Kristin Scott Thomas, Kevin Kline, Hayden
    Christensen, Jena Malone. USA 2001
    parla di un uomo che scopre di essere malato di cancro all'ultimo stadio e decide di fare qualcosa per il figlio alla deriva. un progetto che coinvolgerà più persone e tutte ne trarranno beneficio. un film a lieto fine per tutti tranne per Kevin Kline che ovviamente muore.

  15. #15
    Member L'avatar di postoristoro
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    'io e annie' e 'prendi i soldi e scappa' di woody allen per sentirmi a casa
    'clerks' di kevin smith per l'insuperabile volgarità
    'honk kong express' di wong kar way per l'atmosfera
    'caro diario', 'aprile' e 'bianca' di nanni moretti perchè sono ossigeno
    'i goonies', robe di billy crystal, film di bud e terence con mio fratello quando voglio regredire
    ma il film che in assoluto credo di sapere di più a memoria (dialoghi e musiche) è 'mary poppins'.

    mi sento un tantino schizofrenica

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