Ma Rosy mi riferivo al gruppo dei ribelli maoisti!!!!!!! Ah ah
Scherzi a parte, ti capisco, anch'io non ho più l'età per certe avventure.
Ciao
Ma Rosy mi riferivo al gruppo dei ribelli maoisti!!!!!!! Ah ah
Scherzi a parte, ti capisco, anch'io non ho più l'età per certe avventure.
Ciao
Ah , i Ribelli Maoisti? beh ora là le cose sono cambiate, forse non hai più tempo...ah ah ah ah
Non hai più l'età? ti pensavo un giovinetto...
buona settimana.
Qui sempre gelo.
Oggi mio giorno libero ( faccio part time) ma spezzato a mezzogiorno dagli scrutini!!!!!!!! ciao
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
Da un pò vorrei parlare del Messico- mio ultimo viaggio- alla mia maniera, ma me n'è mancato finora il tempo.
Così posto qui un assaggio.
E' un argomento che mi ha colpita profondamente , e vorrei farne parte a chi può essere interessato.
Il sentimento religioso in Messico è molto profondo e sentito.Ci sono però delle discrepanze impressionanti nei vari modi di professare la fede...che ho incontrato in due momenti del viaggio.
Per spiegare meglio questo fenomeno, è necessaria una breve digressione nella storia del paese.
Quando, nei primi anni del 1500, gli spagnoli giunsero alla costa della penisola dello Yucatan, furono accolti benevolmente dall’imperatore atzeco Montezuma, che ,seguendo segni premonitori , li credeva mandati dagli dei..
Molto presto , però,gli indios furono sgominati dalle truppe spagnole – di cui uno dei comandanti fu il noto Hernàn Cortès - ed assogettati anche dal punto di vista religioso, quindi fatti convertire al cattolicesimo.
Mentre oggi la religione predominante è la cattolica- quasi 90%,- restano ,in alcune zone delle Chiapas, nello Yucatan, delle minoranze che praticano una mescolanza di cattolicesimo tradizionale e riti pagani, veramente interessante e degno di essere raccontato.
Ma inizierò parlando del…sacro.
Il profano, a dopo.
Durante il soggiorno a Città del Messico, una visita d’obbligo è quella al Santuario di Nostra Signora di Guadalupe:un grandioso “apparato della fede”, con due cattedrali , una vecchia ed una nuova, ed un mercato molto animato, legato ai pellegrinaggi, che stimano in più di venti milioni l’anno di persone!
Questa è la vecchia Cattedrale:
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E questa è la nuova:
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( devo precisare che mai avevo visitato- per precisa scelta- qualche importante Luogo della fede , tipo Lourdes, o Medjugorje, o Fatima ecc)
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
A questo luogo è legato un racconto suggestivo.
La Madonna apparve nel 1531 ad un povero indio, Juan Diego.
Per far sì che il vescovo del luogo gli credesse, la Madonna fece nascere fuori stagione un grande quantità di rose, che l’uomo raccolse nel grembiule da lavoro(la TILMA, tessuta di fibre di agave), per portarle come prova di verità al Vescovo. Quando Juan Diego fece cadere il fascio di fiori, sulla tilma era impressa la figura della Madonna!
Questo grembiule è a tutt’oggi esposto nella Basilica nuova- che può accogliere un numero immenso di pellegrini.
[IMG][/IMG] Ecco la "TILMA".
Pare che studi di ogni genere –perfino nei laboratori della Nasa- non siano riusciti a spiegare il mistero di questa figura impressa, che non è fotografia, né dipinto con sostanze conosciute… Molte altre singolarità si riscontrano in essa , ma questa…è un’altra storia.
Un vero mistero,comunque, che alimenta la fede già profonda dei messicani: è commovente osservare la devozione e l’amore con cui si accostano a questa Madonna…
Le preghiere sono sentite ; i fiori , innumerevoli, e composti in ghirlande di ogni foggia; le Messe si susseguono senza tregua.
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" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
Anche Giovanni Paolo II aveva celebrato la Messa in questo santuario, ed una sua statua troneggia sul piazzale antistante: statua costruita col metallo fuso di milioni di chiavi portate all’uopo da tutti i Messicani, che amavano quel Pontefice.
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Restiamo intrappolati nella fiumana di persone che lentamente camminano verso la Tilma, per vederla anche solo un attimo; qualcuno è commosso,altri muovono le labbra in preghiera, altri ancora alzano verso di Lei i bambini , quasi a volerli benedire. Qualunque sia il nostro credo, in quel momento lo stato d’animo è di profonda partecipazione e commozione.
La nostra guida continua a ripeterci che non potevamo partire dal Messico , senza avere visitato il “loro” Santuario!
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M.Medeiros
( premetto che le foto degli interni di questa Chiesa sono presi da Internet, perchè era tassativamente proibito fotografare!)
Alcuni giorni e molte emozioni dopo, ci troviamo nelle Chiapas, nello Yucatan, in prossimità di due villaggi , Zinacantàn e San Juan Chamula.
Gli abitanti sono Tzotzil, e sembrerebbero normali popolazioni, con i loro costumi variopinti, la tranquilla vita di paese, le vecchie che impastano tortillas in cucine fumose , i bambini che giocano….
Invece qui assisteremo ad una scena che difficilmente riusciremo a dimenticare!
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All’ingresso del villaggio di San Juan Chamula dobbiamo pagare una tassa; pare non gradiscano molto i turisti, questi indigeni, e la quota da pagare è un piccolo deterrente.
Un uomo ci ammonisce severamente che , se vogliamo visitare la loro Chiesa è tassativamente proibito fare fotografie o filmini, pena il carcere!
Già il cimitero che incontriamo è strano: un ammasso di croci sovrapposte , tra rami secchi di pino( che ritroveremo , perchè hanno un significato speciale..): le croci sono bianche ( bambini defunti), Blu ( adulti ) nere ( anziani).
Abbastanza sinistro, nel complesso.
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M.Medeiros
La sensazione iniziale è quella di entrare in un territorio proibito, che ci inquieta. Ma la curiosità è grande; inoltre la Chiesa è di una bellezza solare, bianco luminoso con decori verdi e turchesi.
La macchina fotografica ben nascosta negli zaini, ci avviciniamo, sempre scortati dal ..guardiano locale .
Le persone, cercandoci macchine fotografiche nelle mani, nascondono il volto dietro le mani aperte, e lo nascondono ai bimbi: non vogliono che si rubi loro l’anima![IMG][/IMG]
[IMG][/IMG] La chiesa di San Juan CHAMULA.
cont.
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M.Medeiros
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