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Discussione: Riflessioni

          
  1. #16
    Master Member L'avatar di Enribello
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    Ricordi d'estate

    IERI…

    Quando andare al mare era un piccolo avvenimento….si partiva la mattina presto per tornare
    a sera stanchi morti e cotti dal sole…macchina carica,giocattoli ,costumi di ricambio,
    crema da sole thermos col caffe’ acqua e frutta….poi si prendeva possesso della grande cabina di legno e via!
    Il mare , vicino Roma, non era quello di oggi dal colore incerto…l’acqua era pulita e facevamo bagni interminabili….
    io cercavo di mangiare pochissimo perche’ poi non volevo aspettare le classiche due ore di digestione..perche’ aspettare ,
    anche facendo tutti i giochi possibili, era troppo lungo…anche se ricordo memorabili partite a pallone
    che finivano con risultati astronomici…64 a 59………con gli amici aspettare che i getti di irrigazione dei campi girando su se stessi, inaffiassero la strada per poi passarci sotto, per ridere e rinfrescarci dalla calura estiva...una bella passeggiata in pineta, susine e albicocche lavate sotto l'acqua fredda delle fontanelle... e la musica era gia' un po' ribelle...ricordo su una terrazza che guardava il mare la mamma e la nonna ripiegare
    le lenzuola appena lavate e io mi infilavo sotto e chiudevo gli occhi, come se fossi al riparo...sono sicuro che qualcuno/a di voi lo ha fatto...
    . Eh si e’ la memoria…le voci dei nostri genitori,quelle voci lontane….ogni tanto sento il bisogno di fermarmi, guardare indietro e dire …………..grazie.
    Pare ancora di sentirle, le estati perdute, di tanti…..tanti anni fa.


    OGGI…

    Gli alberi di ulivi, il frinire delle cicale, un'amaca, un libro, un' isola, il profumo dei fichi, e il blu intenso del mare...c’è da guardarla questa estate che va, in un soffio di vento, tra nuvole in viaggio…il pesce
    alla griglia, le bollicine ghiacciate ...il cielo cosi azzurro… un desiderio in un solo battito di cuore.
    Come dice Jovanotti…?
    Ah si….
    "Estate.
    L’eternita’ e’ un battito di ciglia."

    Sono i piaceri d'agosto di ieri e di oggi...sogni nella notte come stelle cadenti...
    se volete aggiungete i vostri e...buon proseguimento d'estate







    --------------------------------------------------------------------


    Intanto ,lontano,immobile,il generale Inverno aspetta.

    Fermo sul suo cavallo bianco,avvolto in una lunga sciarpa
    Racconta di paesaggi innevati,di caffe’ bollenti,di soldati che ha visto
    indietreggiare per la sua forza...
    non ha fretta.
    Arrivera’.

    Io li odio i nazisti dell'Illinois...

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  3. #17
    Moderator L'avatar di kaipirissima
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    Che bene che scrivi! Ci si tuffa dentro, ma non solo, ti sembra proprio di partecipare... 64 a 59? Stupendo! Rende proprio l'idea della giovinezza assurda e straordinaria!

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  5. #18
    Master Member L'avatar di Elvira Coot
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    IERI…
    la mamma e la nonna ripiegare
    le lenzuola appena lavate e io mi infilavo sotto e chiudevo gli occhi, come se fossi al riparo...sono sicuro che qualcuno/a di voi lo ha fatto...
    Mille volte. Era bellissimo, ma durava pochi istanti. O forse era bello proprio perchè durava poco?

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  7. #19
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    Lei non lo sa,
    ma dipende da loro. Lei non li conosce né li incontrerà mai nella sua vita, ma quei gran figli di puttana hanno nelle mani, nell’agenda elettronica, nel tasto enter del computer, il suo futuro e quello dei suoi figli.
    Lei non sa che faccia hanno, ma sono loro che la mandano disoccupato in nome di una percentuale del tre punto sette, o di un indice di probabilità dello zero virgola zero quattro.
    Lei non ha niente a che vedere con quei tizi perché è impiegato di una ferramenta o cassiere di Pryca, e loro hanno invece studiato ad Harvard e fatto un master a Tokyo – o anche il contrario -, vanno tutte le mattine alla Borsa di Madrid o a quella di Wall Street, e dicono in inglese cose come long-term capital management, e parlano di fondi ad alto rischio, di accordi multilaterali di investimento e di neoliberalismo economico selvaggio, come chi commenta la partita della domenica.
    Lei non li conosce nemmeno in fotografia, ma quegli automobilisti suicidi che circolano a duecento all’ora su un furgone carico di denaro la travolgeranno il giorno che meno se l’aspetta, e neanche le rimarrà la consolazione di andare su una sedia a rotelle a tagliargli con una sforbiciata le palle, perché non hanno volto pubblico, a dispetto del fatto di essere celebre analisti, squali della finanza, prestigiosi esperti nel denaro degli altri. Tanto esperti che finiscono sempre per farlo proprio, quel denaro; perché essi guadagnano sempre, quando guadagnano, e non perdono mai, quando perdono.
    Non creano ricchezza, ma osservano. Lanciano al mondo combinazioni fastose di economia finanziaria che niente ha a che vedere con l’economia produttiva. Alzano castelli di carte e li garantiscono con miraggi e con fumo, ed i potenti della terra sono disposti vendersi il culo per dar loro una leccata e portarli sul loro carro.
    Questo non può fallire, dicono. Qui nessuno perde; il rischio è minimo. Li avallano premi Nóbel per l’Economia, prestigiosi giornalisti finanziari, gruppi internazionali con sigle di riconosciuta solvibilità. Ed allora il presidente della tal banca transeuropea, ed il presidente dell’unione delle banche svizzere, ed il capataz della banca latinoamericana, ed il consorzio euroasiatico e la madre che li ha fatti tutti, si imbarcano con allegria nell’avventura, inventano un sacco di stronzate, e dopo si siedono ad aspettare quella gran pacchettata di soldi che li ingozzerà ancora di più, tutti loro e i loro rappresentati.
    E non appena ha buon esito la prima operazione già stanno arrischiando di più nella seconda, che l’occasione è l’occasione, e interessi di un tot percento non si trovano mica tutti i giorni.
    E benché questo miraggio speculativo non abbia niente a che vedere con l’economia reale, con la vita di ogni giorno della gente della strada, è tutta un’euforia, e gran pacche sulla schiena, e perfino le istituzioni bancarie ufficiali compromettono le loro riserve di valuta. E questo, signori, è Bengodi.
    E all’improvviso risulta di no. All’improvviso si scopre che la trovata aveva le sue falle, e che quella dell’alto rischio non era solo una frase bensì esattamente quello: alto rischio in realtà. Ed allora tutto il baraccone se la prende nel culo. E quei fondi speciali, pericolosi, che ogni volta hanno più peso nell’economia mondiale, mostrano il loro lato oscuro. Ed allora – oh, prodigio!- mentre i benefici erano per gli squali che controllavano la combriccola e per quelli che speculavano col denaro degli altri, risulta che le perdite no, non lo sono.
    Le perdite, la crisi finanziaria, il costo degli errori di quei fighetti che giocano con l’economia internazionale come se giocassero a Monopoli, ricadono direttamente sulle spalle di tutti noi. Allora succede che mentre il profitto era privato, gli errori si fanno collettivi e le perdite vanno socializzate, accorrendo con misure d’emergenza e con fondi di salvataggio per evitare effetti domino e la fregna della Bernarda.
    E questa solidarietà, indispensabile per salvare la stabilità mondiale, la pagano con la propria pelle, coi propri risparmi, ed a volte coi propri posti di lavoro, Mariano Pérez Sánchez, di professione impiegato di commercio, ed i milioni di infelici Mariano che in lungo e in largo per il mondo s’alzano ogni giorno alle sei di mattina per guadagnarsi da vivere.
    Questo è quello che succederà, temo. Nessuno perdonerà cinque centesimi del debito estero dei paesi poveri, ma non mancheranno mai fondi per coprire i buchi di speculatori e canaglie che giocano alla roulette russa con la testa degli altri.
    Cosicché continuiamo ad avere le mani legate. Questo è il panorama che i padroni dell’economia mondiale ci offrono, col resoconto di tanto neoliberalismo economico e di tanta merda, di tanta speculazione e di tanta poca vergogna.


    Arturo Pérez-Reverte giornalista e scrittore spagnolo.
    Articolo del 18 novembre 1998.
    Io li odio i nazisti dell'Illinois...

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  9. #20
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    E' un peccato capitare nel posto giusto nel momento sbagliato.
    Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.


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  11. #21
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    E' un peccato capitare nel posto giusto nel momento sbagliato.
    quanto è vero, a volte ti crea malinconia, altre fastidio, altre tristezza...

    È tua questa Estella?

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  13. #22
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    Si kaipirissima, mi è venuta da dentro, e aggiungo "quanto è amaro incontrare la persona giusta nel momento sbagliato".
    A volte penso che sia meglio non incontrare affatto un potenziale amore che incontrarlo sapendo di non poterlo avere.
    Provare emozioni è la cosa più bella che ci sia, fino a quando non ti fanno male nel profondo.
    Si arriva ad un punto in cui si è stanchi di camminare nel deserto, vedere in lontananza l'acqua e sapere già che non la raggiungerai.
    Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.


  14. #23
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    Si kaipirissima, mi è venuta da dentro, e aggiungo "quanto è amaro incontrare la persona giusta nel momento sbagliato".
    A volte penso che sia meglio non incontrare affatto un potenziale amore che incontrarlo sapendo di non poterlo avere.
    Provare emozioni è la cosa più bella che ci sia, fino a quando non ti fanno male nel profondo.
    Si arriva ad un punto in cui si è stanchi di camminare nel deserto, vedere in lontananza l'acqua e sapere già che non la raggiungerai.
    mah. Per quanto mi riguarda sono single già da un po' e sinceramente un'osai vera o immaginaria non mi farebbe schifo.

  15. #24
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    Non mi interessa cosa fai per guadagnarti da vivere, voglio sapere quale sia il desiderio che ti brucia nel cuore
    Non mi interessa cosa fai per guadagnarti da vivere,voglio sapere se osi sognare di trovarti davanti al tuo desiderio più profondo.
    Non mi interessa la tua età, voglio sapere se rischierai di fare la figura del fesso: per amore, per il tuo sogno, per l'avventura di essere vivo.
    Non mi interessa quali pianeti hai in quadratura alla Luna. Voglio sapere se hai toccato il cuore del tuo dolore
    Non mi interessa quali pianeti hai in quadratura alla luna. Voglio sapere se i tradimenti della vita ti hanno aperto , o se ti hanno solo appassito e chiuso per paura di soffrire ancora!
    Non mi interessa quali pianeti hai in quadratura alla Luna. Voglio sapere se puoi sostenere il dolore , il tuo e il mio, senza adoperarti per nasconderlo, velarlo o cercarne un rimedio
    Non mi interessa quali pianeti hai in quadratura alla Luna. Voglio sapere se puoi essere nella gioia, la mia e la tua
    Non mi interessa quali pianeti hai in quadratura alla luna. Voglio sapere se puoi ballare con abbandono e permettere che l'estasi ti riempia fino alla punta delle tue dita senza consigliare la cautela, il realismo o ricordarci i limiti della condizione umana.
    Non mi interessa se quello che racconti è vero. Voglio sapere se puoi deludere un altro per essere fedele a te stesso
    Non mi interessa se quello che racconti è vero. Voglio sapere se puoi sopportare l'accusa di essere un traditore e non tradire la tua anima
    Non mi interessa se quello che racconti è vero. Voglio sapere se puoi essere fedele e quindi affidabile
    Non mi interessa se quello che racconti è vero. Voglio sapere se puoi riconoscere la bellezza anche se non è bello tutti i giorni.
    Non mi interessa se quello che racconti è vero. Voglio sapere se puoi trarre la tua forza sulle rive del lago e urlare alla luna piena " Sì "
    Non mi interessa dove vivi e quanti soldi hai. Voglio sapere , se dopo una notte di dolore e disperazione , ti puoi alzare stanco e ferito nel profondo per fare ciò che deve essere fatto per i figli
    Non mi interessa chi conosci e come sei arrivato qui. Voglio sapere se ti metterai al centro del fuoco con me senza tirarti indietro
    Non mi interessa dove o cosa o con chi hai studiato. Voglio sapere che cosa ti sostiene dentro quando tutto il resto viene a mancare.
    Non mi interessa dove o cosa o con chi hai studiato. Voglio sapere se puoi essere solo con te stesso e se ti piace veramente la compagnia che ti ritrovi nei momenti di vuoto


    Gocce di rugiada colte da “Orion Mountain Dreamer”
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  17. #25
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    Una volta , tanto tempo fa a dire il vero, in un parco naturale , una giovane guida mi spiegava che le volpi avevano imparato a mettersi in posa per le foto.
    Sapevano che avrebbero avuto da mangiare dai turisti. Percio' quando li sentivano arrivare, eccole li,con la bella coda in primo piano.
    I genitori scattano foto,i bambini si avvicinano,poi danno agli animali un pezzetto di panino,una fetta di salame,una merendina.
    Ovviamente tutto questo e' sbagliato ci dice la guida.
    Prendere troppa confidenza e' pericoloso,perche' rimangono animali selvatici senza contare che quel cibo fa male agli animali.
    Poi, aggiunge, "e' molto triste vedere le volpi mettersi in posa per avere un panino...cosi
    si addomesticano e alla fine smettono di essere vere volpi. "

    Nella vita di tutti i giorni, nel lavoro o in tv, vedo gente che per un "panino" si mette in posa..
    .vendendo la propria dignita'.

    ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------

    Da poco "nella foresta"e' arrivato un supermegadirigente con la poltrona di pelle umana,promettendo qualche soldino (quattro spicci)a chi collaborasse di piu' con lui....ed e' tutto un via vai di pose e adulazioni.....io quando ho sentito il "corno" da lontano,mi sono defilato....staremo a vedere.....

    Il mio augurio ,soprattutto ai piu' giovani, e' questo.....

    Non rinunciate mai ad essere volpi.
    Io li odio i nazisti dell'Illinois...

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  19. #26
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    Non rinunciate mai ad essere volpi.
    Vuoi per comodità, vuoi per necessità, ormai di vere volpi ne sono rimaste poche

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  21. #27
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    Mi verrebbe da dire che ha ragione la guida.
    Le volpi non sono più vere volpi così come di persone vere ce ne sono pochissime a discapito di quelle false atteggiate ai voleri di chi brandisce il panino.
    La cosa triste è che molto spesso non falsano sè stessi per un panino (bisogno reale) ma per tutta una serie di beni materiali e materialistici che sono solo frustrazione sociale e non bisogno.
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

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  23. #28
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    LA NAVE DI TESEO

    Prendo spunto da un pensiero di Daniela che parlava del forum com’era prima…(post del 13 novembre su “Volevo dirvi che”…)

    allora credo che tutti conosciate il famoso paradosso.....in breve....
    Si narra che la nave in legno sulla quale viaggiò il mitico eroe greco Teseo fosse conservata intatta nel corso degli anni, sostituendone le parti che via via si deterioravano. Giunse quindi un momento in cui tutte le parti usate in origine per costruirla erano state sostituite, benché la nave stessa conservasse esattamente la sua forma originaria.
    Ragionando su tale situazione (la nave è stata completamente sostituita, ma allo stesso tempo la nave è rimasta la nave di Teseo), la questione che ci si può porre è: la nave di Teseo che si è modificata nella sostanza ma senza variazioni nella forma, è ancora proprio la stessa entità? O le somiglia soltanto? Applichiamo il paradosso a questo forum…la riflessione /domanda e'...se ce ne andassimo tutti in blocco e venissero altre persone...Scompaginando sarebbe lo stesso forum?

    Io li odio i nazisti dell'Illinois...

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  25. #29
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    Ti rispondo di no supportandomi con l'aforisma di Eraclito "Panta rei"

    Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell’ impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va

    Nemmeno noi stessi siamo più i medesimi di cinque minuti fa ... io, per esempio, fino a due minuti fa non conoscevo il paradosso della nave di Teseo.
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  26. #30
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    LA NAVE DI TESEO

    Prendo spunto da un pensiero di Daniela che parlava del forum com’era prima…(post del 13 novembre su “Volevo dirvi che”…)

    allora credo che tutti conosciate il famoso paradosso.....in breve....
    Si narra che la nave in legno sulla quale viaggiò il mitico eroe greco Teseo fosse conservata intatta nel corso degli anni, sostituendone le parti che via via si deterioravano. Giunse quindi un momento in cui tutte le parti usate in origine per costruirla erano state sostituite, benché la nave stessa conservasse esattamente la sua forma originaria.
    Ragionando su tale situazione (la nave è stata completamente sostituita, ma allo stesso tempo la nave è rimasta la nave di Teseo), la questione che ci si può porre è: la nave di Teseo che si è modificata nella sostanza ma senza variazioni nella forma, è ancora proprio la stessa entità? O le somiglia soltanto? Applichiamo il paradosso a questo forum…la riflessione /domanda e'...se ce ne andassimo tutti in blocco e venissero altre persone...Scompaginando sarebbe lo stesso forum?

    Bellissimo questo paragone (nemmeno io conoscevo questo paradosso)!
    Secondo me, l'unica certezza nella vita è il CAMBIAMENTO, perciò per la nave in legno di Teseo l'unica possibilità di continuare ad esistere era la sostituzione dei pezzi. Così per Scompaginando l'unica possibilità di continuare ad esistere è la presenza di forumisti attivi e di nuova linfa. Nel caso del forum le interazioni nascono dall'incontro con nuove persone, se i soliti quattro gatti continuassero a scrivere in eterno, il forum morirebbe comunque, perchè non potrebbero far altro che ripetersi all'infinito. Io continuerei a seppellirvi con poesie e pena di morte.
    Per la domanda se sono (nave e forum) ancora la stessa entità dopo i cambiamenti, la mia personale risposta è no, ovviamente no. Ma andrei anche oltre, se la nave di legno non avesse subito sostituzioni, la vecchia nave di legno marcito sarebbe stata uguale alla nave originaria? Direi di no. Così la Daniela di oggi è uguale alla Daniela di allora? No, certo che no, ne è passata di acqua sotto i ponti. Nulla rimane uguale a se stesso, nemmeno noi.
    Senza di noi Scompaginando sarebbe un forum diverso, ma anche con noi è un forum diverso dalle origini, perchè cambiamo noi, e cambia il mondo intorno a noi.
    L'unica possibilità di andare avanti è cambiare, adeguarsi alle nuove situazioni. L'immissione di nuova linfa permetterebbe alla vita del forum di proseguire, modificandosi e arricchendosi. Perchè l'incontro con gli altri ci cambia e ci arricchisce, e come uno specchio ci consente di conoscere meglio noi stessi.
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

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