Una mia amica giornalista una volta mi ha detto...
"prova a raccontarti in 24 righe al massimo...
senza punteggiatura , puoi usare solo i puntini sospensivi..."
io ci ho provato ...e sono riuscito in 19.....se volete cimentatevi anche voi, se volete...

Enri :

Eccomi bambino con il cestinetto dell’asilo che aveva un odore unico..di mele o torte o chissa’ che altro e la magia di una casa con un giardino pieno di fiori e alberi da frutto... con il nasino schiacciato sul vetro della grande finestra vedevo Roma cosi immensa e sgranavo gli occhi davanti alle favole inventate da mia madre.. in fondo alla via mio padre ancora forte e giovane...e le corse dietro a un pallone e ferite sui ginocchi...e girando “l’angolo” l’odore del mare e il primo bacio a una ragazzina dai lunghi capelli biondi con le lentiggini.... le manifestazioni con i pugni chiusi alzati al cielo e la voglia di cambiare....e rivedo facce di amici come se avessero ancora oggi ventanni quando la voglia di dormire perdeva contro la voglia di ridere fino a notte fonda in quella piazza..sogni di amore libero,di rivoluzioni, di progetti ...e all’alba l’odore del caffe’ che usciva dalla moka e il batticuore degli esami tra Seneca e i Pink Floyd... e i silenzi dei pomeriggi d’estate quando tutto taceva e si poteva sentire il vento muovere le foglie...la vecchia honda 400 e i capelli un po’ lunghi... la prima ragazza e’ ancora laggiu’ che mi sorride dopo una corsa e baci sotto la pioggia.... intanto Neruda con le sue parole colpiva al cuore e i pomeriggi ad ascoltare i vecchi vinili dei Led Zeppelin.. Woodstock profumava di liberta’.. l’architettura, l’arte, la storia....la laurea ,l’America e l’Africa....suoni e colori....e il mare delle isole greche,blu intenso… come gli occhi che ti faranno innamorare... il dono supremo, una nuova vita…
poi l’incontro con altri occhi ..occhi da orientale...pensavi a una cosa leggera e invece morirai per lei....ed oggi.... staccare un biglietto per un altro giro di giostra…vedere il cielo ancora azzurro....e credere nonostante tutto, a quel meraviglioso viaggio chiamato vita.


....com’è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia...
Montale.

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