"A Venere e al suo mondo che ha acceso sogni, infiammato cuori e inebriato i sensi fin dagli inizi dei tempi”

“Omnia vincit amor” Virgilio


Con queste due dediche iniziali,Alberto Angela ci introduce in un mondo lontano e affascinante ( che ha tante analogie con il nostro)affrontando con leggerezza elinguaggio semplice,un argomento accattivante che per alcuni e’ ancora tabu’.Siamo ai tempi di Traiano nel 115 d.c. , con Roma all’apice del suo potere. Stavolta non si parla di grandi conquiste ,delle grandi opere d’ingegneria o di grandi personaggi ma di come ci si baciava, se gli innamorati regalavano fiori alle proprie donne, dove si poteva portar fuori la propria fidanzata, che tipi di contraccezione esistevano,.come si “rimorchiava” e si tradiva, le posizioni amorose,il fatto che divorziare era molto piu’ facile , che gia’ allora si praticava la chirurgia estetica,le prime proteste “femministe”, di una legge anti-stalking (Lex de adtemptata pudicizia) e tantissime altre curiosita’.
Che l’impero romano fosse culla di concetti per noi intollerabili è risaputo (società estremamente maschilista, matrimoni combinati ecc) ma su di una cosa erano paradossalmente più avanti di noi:

pag.199 “…mentre noi viviamo il sesso con il senso del peccato, i romani lo vivono come uno dei piaceri della vita. Senza per questo cadere nella volgarità, nella depravazione o nella trasgressione. È semplicemente uno dei regali degli dèi, da cogliere e assaporare al volo…

Per ricostruire un quadro completo ci si e’ basati su centinaia di reperti nei musei ,affreschi, statue e da una consistente bibliografia antica (Catullo Cicerone Marziale ma soprattutto Ovidio, maestro d’amore, i cui consigli sono ancora attuali) e anche di recenti studi moderni.
C’e’ un accenno anche ai “Florialia” feste in onore della dea Flora con cinque giorni di strip femminili...vedete?
Io lo dico sempre,ecco dove dovevo vivere,all’epoca dell’Impero Romano ! ...sai gli sbaciucchi...
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