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Discussione: Cucinando con passione

          
  1. #166
    Master Member L'avatar di Enribello
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    Siamo quasi nel periodo.....ancora prima della colazione di Pasqua e cioe' appena alzati, vi propongo....
    LO SQUAGLIO.(antica usanza romana un po' dimenticata)

    5 g di cacao amaro per ogni tazza di ’squaglio’, acqua bollente a volontà, zucchero e, se proprio volete cedere alla gola, panna montata.Come si fa: fate bollire l’acqua e versatela nelle tazze in cui scioglierete il cacao amaro, nelle dosi consigliate. Zuccherate a piacere ed eventualmente guarnite con la panna. Se volete utilizzate il latte al posto dell’acqua. E sopratutto voi femminucce ricordate di leccarvi i baffi.




    Poi , continuando a farsi del male...
    ricetta dei
    MARITOZZI CON PANNA dolce tipico romano da decenni è ottimo anche per fare colazione al mattino, se non vi piace la panna potete farcirli come meglio preferite, anche con la nutella comunque sono deliziosi...
    Ingredienti per la preparazione di 12 maritozzi:

    gr. 250 di farina
    gr. 25 di lievito di birra
    un uovo
    gr. 70 di burro (o margarina)
    1 cucchiaino da caffè di sale
    5 cucchiai di zucchero

    Preparazione:

    Prendete la farina e il lievito di birra e preparate l'impasto, aggiungendo (dopo aver impatato bene) anche l'uovo con il burro. Impastate bene con forza e aggiungete poi lo zucchero, ora dopo aver impastato bene anche lo zucchero mettete l' impasto in luogo tiepido a lievitare almeno 3 ore, potete anche aspettare meno ma guardate bene che la pasta abbia lievitato bene, deve diventare almeno il doppio del volume precedente.
    Ora prendete la pasta e dividetela in 12 parti e formate dei piccoli panetti e disponeteli su una teglia unta (poco) e schiacciateli leggermente col palmo della mano.
    Ora che i panetti sono nella teglia dovete aspettare altre due ore che la pasta lievita nuovamente, passate le due ore infornate quindi a oltre 250 gradi per 7-8 minuti, i maritozzi devono riuscire dorati e morbidi.
    Per dare il tocco finale spegnete il forno prendete i maritozzi spennellarli con un po' di zucchero sciolto in poca acqua e rinfornarli per un minuto circa, il tempo di far sciogliere lo zucchero.
    Ora vi è rimasto solo da montare la panna che inserirete nel maritozzo dopo che si sia raffreddato e dopo avervi fatto un taglio verticale nel centro, i vostri maritozzi sono pronti...


    Io li odio i nazisti dell'Illinois...

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  3. #167
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    Sì però leggere 'sti post poco prima della pausa mattutina ... adesso scendo al bar e saccheggio le brioches.
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

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  5. #168
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    LA ZINGARA ISCHITANA

    Un nome bizzarro per indicare uno dei piatti più famosi dell’isola di Ischia… non è solo un semplice panino e sarebbe davvero riduttivo definirla così…l'importante e' che tutti gli ingredienti siano di prima qualita'...se no sembrerebbe una normale caprese.

    – 2 fette di pane “cafone” (o Altamura) intere, spesse 1,5/2 cm
    – maionese;
    – lattuga;
    – pomodoro per l’insalata;
    – prosciutto crudo;
    – mozzarella di bufala (o fior di latte) ) Spalmare un velo di mayonese su entrambe le fette di pane. Aggiungere nell’ordine:
    – una o due foglie di lattuga (dal cuore dell’ortaggio); pomodoro per l’insalata tagliato a fette (non molto doppie); prosciutto crudo di qualità (San Daniele o Parma);
    – mozzarella o fior di latte (l’importante è il latticino non sia troppo acquoso).
    3) Chiudere le fette di pane.
    4) Cuocere il panino in una padella anti-aderente a fiamma bassa.
    Verificare che le fette di pane siano dorate da ambo i lati. Disporre la zingara su un tagliere. Tagliare a metà il panino. Avvolgere ciascuna metà in un tovagliolo. Servire il panino caldo.

    Occhio: Il pane deve essere croccante, non bruciato!
    A inizio cottura è buona norma coprire la padella con un coperchio, in modo da riscaldare meglio l’interno del panino.

    Io li odio i nazisti dell'Illinois...

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  7. #169
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    La stagione è propizia dato che fin qui di pomodori degni di tal nome non se ne sono, ovviamente, visti.
    Faccio una spesa appropriata e lo provo, però dico fin da subito che scarto la bufala proprio perché troppo acquosa e finirebbe per "bagnare" un panino che fa della croccantezza del pane una sua peculiarità ... lo stesso motivo per cui non ordino mai pizze con la mozzarella di bufala.
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  8. #170
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    Spesso cibo da strada, da scampagnata, da stadio,da muratore,da pausa veloce.
    Vi propongo un gustoso "intermezzo":
    un intramontabile pane e mortadella....ingredienti.....

    1) classico....una rosetta (pane) 50gr di mortadella con pistacchi e un animo studentesco

    2)Pane e Mortadella sbarazzino
    Mortadella a fette sottili avvolta attorno a un grissino, con una bella bionda (birra)

    3)Pane e Mortadella snob
    spiedini di cubetti di Mortadella e pane di Altamura, con un
    bel prosecchino

    4)Pane e Mordadella che se la tira
    sandwish di scaglie di sedano rapa e Mortadella con un
    brunello di Montalcino

    5) Beh qui la mortadella non c'entra...
    Compra dei bei pezzi di pizza bianca, quella un po’ salata in superficie e con poca mollica... compra il prosciutto crudo di Parma e i fichi maturi.
    Apri a metà la pizza, schiacciaci dentro i fichi spellati, mettici il prosciutto e…


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  9. #171
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    PASTA AGLIO E OLIO

    Io non la mangio mai....a parte perche’ dopo nun posso sbaciucchiare.....

    ma anche perche’ e’ nota come "la pasta del cornuto"
    ( la moglie presa dall’estasi dell’incontro con l’amante,dimentica l’ora del pranzo e arriva a casa trafelata all’ultimo momento...e cosa ti inventa? Un condimento veloce....cinque minuti sufficienti a nascondere il tradimento)
    .Questa e’ una variante... in un tegamino metto il solito olio extra vergine con aglio e soffriggo un attimo. Poi spengo.
    A parte trito con la mezzaluna se no cambia sapore ,un mazzetto di 6 erbe aromatiche : basilico,maggiorana, prezzemolo, timo, menta, rosmarino.
    Mentre cuoce la pasta , riaccendo sotto l'olio e butto un attimo a scaldare appena il trito finissimo di erbette. Poi condisco e aggiungo parmigiano.
    Quindi cari maschietti se trovate questo piatto in tavola...attenti a passare sotto le porte.




    foto presa dal web e puramente indicativa
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  11. #172
    Moderator L'avatar di kaipirissima
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    Ah ah, la pasta del cornuto!
    Approvo se bisogna sbaciucchiare astenersi dall'aglio!
    Una sera in discoteca al bar c'era un tipo che sapeva di aglio, e io ho voluto istruirlo sul fatto che non è il caso di mangiare aglio prima di andare in disco. Lo so, sono una rompipalle. Comunque... Mi ha dato ragione e promesso che non l'avrebbe più mangiato.

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  13. #173
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    Quote Originariamente inviato da Enribello Visualizza il messaggio
    PASTA AGLIO E OLIO

    Io non la mangio mai....a parte perche’ dopo nun posso sbaciucchiare.....

    ...................
    Mentre cuoce la pasta , riaccendo sotto l'olio e butto un attimo a scaldare appena il trito finissimo di erbette. Poi condisco e aggiungo parmigiano.
    Noi la mangiamo sempre tutti e due!!

    Ma davvero metti il parmigiano con l'aglio e olio?!?!?

  14. #174
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    Ma davvero metti il parmigiano con l'aglio e olio?!?!?
    E' una delle mille varianti...quella sopra la propone un mio amico chef.
    Personalmente sono per i tre ingredienti base e basta :aglio olio e peperoncino, perche' il bello di questa ricetta e' l'essenzialita'. Poi c'è' chi ci aggiunge un acciughetta o il pane grattugiato...chi lascia l'aglio intero e chi a pezzetti...chi usa le linguine e non gli spaghetti....che vuoi fare Elviruzza, de gustibus...


    Io li odio i nazisti dell'Illinois...

  15. #175
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    L'importante è salare l'acqua. A me piace pure in bianco la pasta. Burro o olio e via.
    Potremmo chiamarla la "pasta minimalista".

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  17. #176
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    La pasta è buona a prescindere e, come dice una nota pubblicità, la cosa fondamentale per fare una buona pasta è ... la pasta.
    Poi sono anch'io (nonostante la mia milanesità) un convinto sostenitore dei tre ingredienti e stop, mentre ricordo come uno dei più spregiudicati sperimentatori di varianti dell'aglio e olio, un amico di famiglia napoletano DOC.
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

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  19. #177
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    A Roma...Cazzimperio

    (Nel resto d'Italia Pinzimonio)

    Ingredienti

    Olio extravergine d'oliva
    sale
    pepe
    verdure crude


    Il termine potrebbe derivare dall’italiano arcaico "cazza", il cui significato è quello di mestolo, arnese degli alchimisti. E' un piatto tipico della cucina romana povera quando ,se andava bene, si mangiava la carne una volta a settimana. L'intingolo costituito da una giusta miscelazione di olio sale e pepe era utilizzato per intingervi verdure quali sedano,finocchi,ravanelli ma soprattutto carciofi.

    Isabel Allende, in "Afrodita" scriveva:

    “Di chi sfarfalleggia qua e là, si dice che abbia un ‘cuore di carciofo’, perché distribuisce foglie a destra e a manca. Si mangia con le mani e con lentezza: c’è un che di rituale nel denudare il carciofo privandolo delle foglie a una a una per intingerle in una salsa di olio, limone, sale e pepe, e condividerle poi con l’amante.”



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  20. #178
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    Una ricettina...cinematografica.
    I marrons glacés sono infatti al centro di una golosa scena del film "AMADEUS" di Milos Forman…. quando Salieri li offre alla moglie di Mozart, descrivendoli come “capezzoli di Venere”.




    Lessare dei marroni. Nel frattempo sciogliere in un tegame d’acqua: zucchero e un po’ di glucosio, e portare il tutto ad ebollizione.
    Le castagne, una volta raffreddate, dovranno essere pelate intere, e poi immerse nello sciroppo, dove saranno fatte riposare coperte per un giorno.
    Scolare e rimettere lo sciroppo sul fuoco per qualche minuto.
    Versarvi quindi i marroni, facendoli riposare per un’altra giornata. L’operazione andrà ripetuta ancora una volta, aggiungendo eventualmente un po’ d’acqua allo sciroppo, se questo tendesse a solidificarsi.
    Estrarre le castagne dall’ultimo bagno, e lasciarle ad asciugare su un vassoio da portata per almeno due giorni.
    Quando i marrons glacés avranno raggiunto la classica consistenza,
    si potranno degustare con l’aggiunta di gocce di rhum.

    dal web

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  21. #179
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    Altra ricettina cinematografica…”Via col vento”, un classico. Ricordiamo i capricci della bella Rossella O’Hara ricca e viziata ragazza del sud e il personaggio di Mamie. Mamie che le allaccia lo stringivita fino a disegnarle le forme dei fianchi, o che le porta un vassoio di dolcetti del Sud dicendo: “Miss Rossella le signorine di buona famiglia alle feste devono mangiare come un uccellino; prima di uscire mangia uno dei miei muffin”.


    Accendere il forno a 170 C°. Ungere ed infarinare una teglia per muffins. Sciogliere ilburro su fuoco dolce e far raffreddare. Sbattere i tuorli d’uovo con zucchero esale, affinché diventino morbidi come spuma. Aggiungere, farina setacciata,lievito, latte e il burro ormai freddo. La crema dovrà risultare senza alcun grumo. Montare quindi gli albumi a neve e amalgamarli con cura e delicatezza al composto.Riempire gli stampini per 2/3 della loro capacità ed infornarli per 20-25 minuti o finchè i muffins avranno assunto un colore dorato in superficie. Sformare e mettere a raffreddare su una gratella per dolci. Servire spolverati di zucchero a velo. Per verificare la cottura dei muffins potete infilare uno stuzzicadente al centro, se ne uscirà pulito ed asciutto, lacottura è ultimata.




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  23. #180
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    Ancora una ricettina cinematografica da una scena cult ( che vado a omaggiare nella sezione apposita)

    I FAGIOLI DEL PEONE o i FAGIOLI DI TRINITA'
    Dal film "Lo chiamavano Trinita' "

    INGREDIENTI

    2 scatole di fagioli cannellini
    1 cipolla tagliata finemente
    2 cucchiai olio di oliva
    100 g di pancetta a cubetti
    200 ml di vino rosso
    1 dado
    sale pepe e peperoncino
    (facoltativo)

    PROCEDIMENTO

    In una padella fate rosolare nell' olio la pancetta per circa cinque minuti. Aggiungete la cipolla tagliata fine e continuate a soffriggere finchè la cipolla non diventa bella dorata.. Versate poi i fagioli cannellini con un po' della loro acqua. Aggiungete il vino rosso e un dado. ( A fuoco basso in modo che si insaporiscano bene) per circa 15 minuti. Se volete, potete aggiungere alla fine del peperoncino.

    RIGOROSAMENTE da mangiare direttamente dalla padella con l'ausilio di un cucchiaio di legno e abbondante pane!



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