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Descrizione:
Dalla lapide spezzata di una antica tomba emerge una lunga chioma rossa. Da questo evento scaturisce l’affascinante cronaca di una passione innaturale e distruttiva che vede protagonisti una bellissima amante bambina, un medico negromante e un giovane esorcista posseduto dal mal d’amore. Ancora una volta la magica arte di Gabriel García Márquez riesce ad avvincere il lettore, trascinandolo in un enigmatico universo capace di stravolgere i sensi e i sentimenti.

Opinioni:
In poche pagine, Garcia Marquez narra la storia di una ragazzina speciale, Sierva Maria, frutto di un legame senza amore tra un melanconico nobiluomo dallo spirito debole e una procace india dai voraci appetiti sessuali.
La ragazza si impone fin da subito con un fascino e un carisma che ti avvincono e ti fanno provare un'empatia silenziosa nei suoi confronti.
Nonostante il colore della pelle e i lunghi capelli color rame, Sierva Maria cresce sentendosi "nera", assorbendo abitudini, tradizioni e costumi degli schiavi di origine africana che l'allevano come una di loro, lontano dagli sguardi di una madre che la odia e non la riconosce e di un padre indifferente.
Quando la ragazzina verrà morsa da un cane rabbioso, la sua esistenza inizierà a complicarsi e ad assumere toni sempre più drammatici.
L'oscurantismo, i pregiudizi di una società ignorante e credulona, uniti al fanatismo religioso, costituiranno la melma letale che sporcherà le ali di una creatura che nulla ha ricevuto dalla vita se non la facoltà di essere libera e fiera, pur nella sua innocenza.
Ed è proprio la sua luce che lacera impietosamente la pochezza degli individui che la circondano, che si tratti di una madre egoista e cinica o di una perfida badessa o di un padre codardo e inetto.
In questo racconto Marquez riesce a sgranare il rosario delle miserie e delle passioni umane, concentrando in Sierva Maria la forza della Natura, con tutti i suoi lati animaleschi e istintivi ma mai cupi o vili, un'energia che neanche il buio e l'ottusità potranno spegnere.
A percorrere tutta la storia, come un fiume scrosciante e tortuoso, l'amore, che non assume mai tinte rosee o appaganti.
L'amore diventa negazione, come nel caso dell'amore filiale mai verificatosi tra Sierva e tra i suoi genitori.
E' ossessione sensuale e malattia, nelle vesti di Delaura.
Ed è, benché rimanga sullo sfondo, dedizione incondizionata, come nella figura enigmatica e aerea di Dulce Olivia.
E' un racconto struggente, un piccolo gioiello intriso di amarezza e non privo di qualche lampo di ironia.