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Discussione: Chi ha paura degli zombies?

          
  1. #1
    Io L'avatar di dolores
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    Exclamation Chi ha paura degli zombies?

    LA GENEALOGIA DEI MORTI VIVENTI







    Segnalo il link a un articolo del blog "ZOMBIE Knowledge Base", un sito molto ben fatto, sul quale si possono trovare un sacco di curiosità e di approfondimenti sull'argomento ZOMBIE:

    http://www.zombiekb.com/2010/07/zomb...dei-morti.html


  2. #2
    Master Member L'avatar di Elvira Coot
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    Quote Originariamente inviato da dolores Visualizza il messaggio
    Avete libri sugli zombies da suggerirmi?

    Grazie.
    Dolores
    Hai già letto il famosissimo "Io sono leggenda" di Richard Matheson?

  3. #3
    Administrator L'avatar di DarkCoffee
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    Mi hai incuriosito, credo che lo comprerò
    The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.

  4. #4
    Senior Member L'avatar di Cecilia (Teresa)
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    Complimenti per la discussione, dolores. Leggo con interesse questo thread, anche se, sinceramente, gli zombie proprio non li digerisco! Pensa che la Fazi Editore mi aveva proposto di leggere il libro che hai indicato sul primo post, "Warm bodies", ma non ho voluto addentrarmi...
    Penso che, a parte qualche libro in particolare, questo sia un genere più adatto ai più..giovani, ma magari mi sbaglio

  5. #5
    Senior Member L'avatar di Andrea
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    Sì, cara Elvira, grazie.
    Matheson è un autore che mi piace molto e "Io sono leggenda" ha contribuito a farmelo apprezzare.
    Però nel libro si parla di vampiri, trasformati in pseudo zombies nel film con Will Smith
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  6. #6
    Senior Member L'avatar di Andrea
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    Non saranno presenti invasioni di non-morti, aa, sull'argomento, ho sempre trovato molto efficace "Pet Sematary" di Stephen King, edito da Sperling & Kupfer. Romanzo cupissimo, triste e decisamente funereo.

    In una limpida giornata di fine estate, la famiglia Creed si trasferisce in un tranquillo sobborgo residenziale di una cittadina del Maine. Non lontano dalla loro casa, al centro di una radura, sorge Pet Sematary, il cimitero dei cuccioli, un luogo dove i ragazzi del circondariato, secondo un'antica consuetudine, usano seppellire i propri animaletti. Ma ben presto la serena esistenza dei Creed viene sconvolta da una serie di episodi inquietanti e dall'improvviso ridestarsi di forze oscure e malefiche.
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  7. #7
    Io L'avatar di dolores
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    IL CAPOSTIPITE: GEORGE A. ROMERO



    George Andrew Romero (New York, 4 febbraio 1940) è un regista, sceneggiatore, montatore, attore e direttore della fotografia statunitense naturalizzato canadese. Nato e cresciuto a New York City, da padre cubano di remote origini spagnole e da madre statunitense di origini lituane, Romero studia alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Pennsylvania. Dopo essersi diplomato, inizia a girare diverse pellicole, perlopiù cortometraggi (come il suo primo film girato solo a tredici anni in 8 mm, The Man from the Meteor) e pubblicità.



    Insieme ad alcuni amici forma
    la Image Ten
    Productions nei tardi anni sessanta. Mettono insieme circa 10.000 dollari per produrre quello che sarebbe diventato il più celebre film horror di tutti i tempi, scritto da Romero insieme a John A. Russo: La notte dei morti viventi (1968). Il film divenne un vero e proprio cult negli anni settanta ed è considerato anche il film che ha codificato il genere zombie movie.
    I successivi film diretti da Romero ebbero meno fortuna: There's Always Vanilla (1971), La città verrà distrutta all'alba (1973), La stagione della strega (1973) e Wampyr (1977). Anche se non acclamati come il film d'esordio o alcune delle pellicole successive, tutti questi film contengono, come "firma" dell'autore, una forte critica sociale, legata alla trama di genere horror della pellicola. Come la maggior parte dei film di Romero vennero girati nei dintorni della sua città, Pittsburgh.



    Nel 1978, Romero tornò al genere zombi, di cui è considerato unanimemente capostipite, con Zombi (1978). Girato con un budget di solo 1,5 milioni di dollari, il film ne incassò oltre 40, ed è stato inserito nella lista dei film cult più importanti dalla rivista Entertainment Weekly nel 2003. Dopo il successo commerciale (scritto da Stephen King) Creepshow (1982) Romero completò la sua "Trilogia dei morti viventi" nel 1985 con il meno acclamato e più cupo Il giorno degli zombi. In seguito dirige Monkey Shines - Esperimento nel terrore e il film a episodi con Dario Argento Due occhi diabolici. Nel 1993 dirige La metà oscura, che si rivela un flop. Il regista torna a dirigere un film solo dopo sette anni, con Bruiser - La vendetta non ha volto, che non ha successo né di critica né di pubblico. Nel 2004 gli Universal Studios hanno prodotto un remake di Zombi, non coinvolgendo però in alcun modo Romero.



    Romero, che vive tuttora a Pittsburgh, ha girato nel 2006 il quarto capitolo della sua serie sugli zombi, La terra dei morti viventi, una produzione di 16 milioni di dollari (il più alto della sua carriera), girato a Toronto, Ontario, Canada. Il film vede come protagonisti Simon Baker, Dennis Hopper, Asia Argento e John Leguizamo.
    A La terra dei morti viventi hanno fatto seguito Diary of the Dead - Le cronache dei morti viventi (2007), girato in digitale, e Survival of the Dead - L'isola dei sopravvissuti (2009) che è stato presentato in anteprima mondiale alla 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  8. #8
    Io L'avatar di dolores
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    Uscito da poco in edizione economica, l'ho acquistato perché mi incuriosiva: Manel Loureiro - Apocalisse Z - TEA - Euro 9.00

    Trama:
    Ha trent'anni. E' avvocato. Vive in una cittadina della Galizia. Come tutti, apprende la notizia dalla televisione: in una piccola repubblica del Caucaso, un gruppo di guerriglieri ha preso d'assalto una base militare russa. Un atto terroristico in una delle zone più turbolente e instabili del pianeta? Così sembra.
    Ben presto, però, s'insinua il sospetto che sia successo qualcosa di più grave. Qualcosa di irrefrenabile. Un'esplosione atomica? Un virus? Tra lo sconcerto generale, la Russia annuncia la chiusura delle proprie frontiere e, nel giro di pochi giorni, tutti i Paesi dell'Unione Europea fanno lo stesso. Intere città vengono isolate e messe in quarantena. Entra in vigore la legge marziale. Ma è tutto inutile. Ormai niente è più come prima. Non c'è elettricità, manca l'acqua potabile, la benzina è finita, gli scaffali dei negozi sono vuoti. Nessun uomo gira per le strade. Perché chi lo fa non è più un uomo. E' diventato uno zombie.
    Ha trent'anni. E' un avvocato. Vive in una cittadina della Galizia. E forse è l'unico sopravvissuto all'Apocalisse Z...


    "Sono qui. Li vedo dalla finestra. Ce ne sono decine, centinaia, migliaia. Sono ovunque. Che Dio mi protegga...".




    Manel Loureiro
    è un avvocato e vive in Galizia. Durante gli anni di studio presso l'Università di Santiago de Compostela, ha lavorato per la Television de Galicia, sviluppando una passione per il giornalismo che continua a coltivare collaborando abitualmente con Cadena SER, la più importante radio privata spagnola, e scrivendo per le testate della sua regione. Ad Apocalisse Z ha fatto seguito Apocalisse Z: i giorni oscuri.
    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

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