Terminata qualche settimana fa la lettura di L'orchestra del Titanic arrivo con il mio solito delay a sviscerare una breve recensione

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La prima cosa che mi viene da dire circa questa terza indagine della psicologa-detective Anna Pavesi è che, per fortuna, è anche l'ultima, perché devo dire che le situazioni in cui la protagonista si va a cacciare cominciano ad avvicinarsi un po' troppo ai limiti della credibilità a partire dal momento in cui accetta, senza neanche scomporsi troppo, di recarsi in Tunisia per cercare di scagionare una ragazza con problemi psicologici dall'accusa, supportata da ampie prove, di omicidio volontario.
E anche una volta arrivata lì, pare non preoccuparsi troppo di andare in luoghi da cui tutti le consigliano di stare alla larga e pure in compagnia di perfetti sconosciuti cosa che non so quante donne (e nemmeno quanti uomini) in realtà farebbero.
A parte questo il romanzo si fa comunque apprezzare per la trama ben congegnata su cui scorre il bello stile narrativo di Perissinotto.