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Discussione: Mare al mattino - Margaret Mazzantini

          
  1. #1
    Senior Member L'avatar di Sabrina71
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    Mare al mattino - Margaret Mazzantini



    E' uscito questo nuovo libro di Margaret Mazzantini che è un pò il seguito di "Venuto al mondo". Le recensioni sono davvero positive.

    TRAMA:

    "Pensava soltanto a quello. Riportare la sua vita a quel punto. Nel punto dove si era interrotta. Si trattava di unire due lembi di terra, due lembi di tempo. In mezzo c'era il mare. Si metteva i fichi aperti sugli occhi per ricordarsi quel sapore di dolce e di grumi. Vedeva rosso attraverso quei semi. Cercava il cuore del suo mondo lasciato". Farid e Jamila fuggono da una guerra che corre più veloce di loro. Angelina insegna a Vito che ogni patria può essere terra di tempesta, lei che è stata araba fino a undici anni. Sono due figli, due madri, due mondi. A guardarlo dalla riva, il mare che li divide è un tappeto volante, oppure una lastra di cristallo che si richiude sopra le cose. Ma sulla terra resta l'impronta di ogni passaggio, partenza o ritorno che la scrittura, come argilla fresca, conserva e restituisce. Un romanzo di promesse e di abbandoni, forte e luminoso come una favola.

  2. #2
    Master Member L'avatar di Rosy
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    lo metterò sicuramente nella wish list di Babbo Natale. Grazie dell'indicazione!
    ciao
    rosy
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    M.Medeiros

  3. #3
    Senior Member L'avatar di Baudin
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    Mare al mattino

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    Farid è piccolo, innocente, il suo sguardo si perde nel paesaggio del deserto dove è nato, il villaggio nell’oasi, gli occhi della gazzella con cui gioca, due cuccioli che si capiscono.
    Sua madre Jamila è giovane, quasi una sorella, lo guarda con la dedizione assoluta dell’amore. L’arrivo della guerra e della morte li costringe alla fuga verso il mare, li sorregge la speranza . E Jamila prega. Prega quando ricorda il marito ucciso; quando entra in una chiesa abbandonata “non è una moschea ma non importa, è ombra dove la gente si è inginocchiata e ha parlato con la voce del silenzio”. Prega ancora quando stringe a sé il figlio addormentato che cerca rifugio nel suo seno.

    Angelina non prega , è più dura con sé e gli altri. La sua vita è stata difficile, in Africa fino a 11 anni poi profuga con la famiglia in Italia, dove pian piano ha dovuto crescere e integrarsi. All’inizio ha il mal d’Africa, i ricordi dolcissimi dell’infanzia, i giochi, il primo innocente amore. In Italia cresce e diventa donna e madre, moglie solo per poco.
    Suo figlio Vito è venuto su tra i racconti dei ricordi africani, lo struggimento che diventa per gli adulti della sua casa ragione stessa di vita. Si ribella a tutto ciò, come tutti i giovani che lasciano l’adolescenza, ma ama la madre e cerca comunque di capirla, ne assimila inconsapevolmente gli insegnamenti .
    Sulla spiaggia siciliana ha visto la gara della solidarietà, degli aiuti, da parte dei poveri verso altri poveri.
    Perché Dio “chiede sempre a loro”.
    Ha raccolto sulla spiaggia avanzi del mare, pezzi di vite, di fughe. Ricordi di naufragi fermati nella memoria, perché qualcuno ne avrà bisogno un giorno. Guardarsi indietro e trovare la traccia di un passaggio.
    Un romanzo breve ma intensissimo.
    La storia dell’uomo che si ripete, perché è dettata dalla fame e dal bisogno di sopravvivenza e di speranza.

    Ciao

  4. #4
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Wow! può darsi che Babbo Natale ce l'abbia già pronto per me nel suo saccone!!!!!!!!!!!!!!!e poi lo leggerò subito.
    Quello che leggo, Baudin, mi piace!
    ciao,
    Rosy
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    M.Medeiros

  5. #5
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Smile Mare al mattino.

    Ho amato questo romanzo dalla prima all'ultima riga.
    Mi ha fatto piangere.
    Un'altra Mazzantini ancora; avevo detto in passato che un aspetto che mi piace di questa scrittrice è il saper cambiare stile, contenuti, radicalmente, ogni volta.
    Qui troviamo una poetessa, ma poesia vera! e sapete che è una delle mie passioni....
    Un romanzo "raccontato" in termini poetici.
    Frasi brevissime, come versi; pochi verbi, poco di tutto.
    Ma ogni riga racchiude un mondo.

    "...sua madre un giorno gli ha detto: devi trovare un luogo dentro di te, intorno a te. Un luogo che ti corrisponda.Che ti somigli, almeno in parte.
    Sua madre somiglia al mare, lo stesso sguardo liquido, la stessa calma, e dentro la tempesta.
    Lei non scende mai a mare, solo al tramonto, certe volte, quando il sole che s'imbuca arrossa le rocce fino al viola e il cielo fino al sangue e sembra davvero l'ultimo sole del mondo.
    ...Sua madre per undici anni è stata araba.
    Guarda il mare come gli arabi, come si guarda una lama.
    Sanguinando già."


    Due storie che "partono" dalla Libia.

    La storia di Vito, della madre Angelina ( l'"araba"), della nonna Santa, spinti in Africa dal Fascismo , e poi costretti a ritornare in Italia loro malgrado, come tanti.
    Persone che si ritrovano straniere in un paese che non è più la loro patria, e che vivono rimpiangendo quel mondo che hanno lasciato.

    Vito, ragazzo dei giorni nostri, che si fa raccontare , per la sua tesina dell'esame di maturità, dalla madre Angelina questo pezzo di storia dolorosa, che fa ancora male anche solo a ricordarla.

    "..Quella notte Angelina conobbe la guerra.
    Ogni confine abitato dalla fiducia si perse.
    Quella sensazione di vuoto, di rapina.
    Se fai un passo fuori posto, se guardi dove non devi, se le tue gambe cedono un pò.
    Oltre la fila c'è l'abisso.
    .....Il cuore batteva come un tamburo e Angelina aveva paura di quel rumore che non riusciva a fermare.
    Era così forte, le sembrava che tutti potessero udirlo....
    Intorno la notte era fuoco nero
    ."

    Poi , la storia di Jamila, una mamma africana di oggi, costretta a scappare dalla Libia alla fine dell'era Gheddafi, su una di quelle carrette del mare, che portano spesso alla morte.
    Pagine struggenti. Che danno un'angoscia senza fine.
    Come mi era già accaduto per la storia vera Nel mare ci sono i coccodrilli, ho vissuto insieme a questa madre dolorosa ed al suo figliolo Farid le sofferenze del viaggio, il terrore, la fame, la sete, la fine della speranza.
    Jamila spera che il suo Farid muoia per primo, perchè non veda la morte arrivare, senza avere più la sua mamma vicino.

    "...L'acqua è finita da un pezzo.
    Le labbra del bambino sono creste rotte come il legno della barca.
    Jamila fissa quell'asola scura, deserta. Si china, fa scivolare un pò della sua saliva tra le labbra del figlio.
    Il mare ormai è una miniera chiusa sulle loro teste, la casa del diavolo.
    ...E' stata disperata, atterrita.
    Ora aspetta soltanto il destino. L'ultima faccia della storia.
    La scruta, la cerca, la carne scavata dagli schizzi di sale, in un luogo dove non c'è più orizzonte.
    C'è solo mare.
    Il mare della salvezza, che adesso è un cerchio di fuoco bagnato.
    Un cuore nero.
    "

    Un romanzo che entra con forza fino in fondo al cuore.
    Rosy
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    M.Medeiros

  6. #6
    Senior Member L'avatar di Sabrina71
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    [U]Ho amato questo romanzo dalla prima all'ultima riga.

    Un romanzo che entra con forza fino in fondo al cuore.
    Rosy

    Dopo aver letto il tuo commento non ho potuto più tenere da parte questo libro e l'ho letto subito tutto in un fiato.
    Avendo imparato a conoscere la tua sensibilità attraverso le tue parole e pensando ai viaggi in quella meravigliosa terra che è l'Africa con la sua gente, i suoi profumi, i suoi colori, non posso far altro che comprendere e condividere ciò che hai scritto su questa nuova struggente storia della Mazzantini.
    Come sempre storie di umanità, di sentimenti, di amore per qualcosa o per qualcuno, raccontate con semplicità e senza giri di parole e che proprio per questo rimangono dentro a lungo.

    ... E quel bimbo morto così presto, lasciato in Libia con tanto dolore e mai più ritrovato...
    ... E la nostalgia per una terra povera che agli occhi di noi occidentali può sembrare sporca e sgradevole, ma che per chi ci ha vissuto a lungo è una casa vera, amicizie, amore, buone cose da mangiare.

    Tante riflessioni si possono fare e tanto si può imparare leggendo!

  7. #7
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    Dopo aver letto il tuo commento non ho potuto più tenere da parte questo libro e l'ho letto subito tutto in un fiato.
    Avendo imparato a conoscere la tua sensibilità attraverso le tue parole e pensando ai viaggi in quella meravigliosa terra che è l'Africa con la sua gente, i suoi profumi, i suoi colori, non posso far altro che comprendere e condividere ciò che hai scritto su questa nuova struggente storia della Mazzantini.
    Come sempre storie di umanità, di sentimenti, di amore per qualcosa o per qualcuno, raccontate con semplicità e senza giri di parole e che proprio per questo rimangono dentro a lungo.

    ... E quel bimbo morto così presto, lasciato in Libia con tanto dolore e mai più ritrovato...
    ... E la nostalgia per una terra povera che agli occhi di noi occidentali può sembrare sporca e sgradevole, ma che per chi ci ha vissuto a lungo è una casa vera, amicizie, amore, buone cose da mangiare.

    Tante riflessioni si possono fare e tanto si può imparare leggendo!
    Ti ringrazio per il tuo giudizio "buono" e CONDIVIDO OGNI PAROLA del tuo commento sul romanzo, sull'Africa, sualla sua gente!
    grazie ,
    Rosy
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    M.Medeiros

  8. #8
    Master Member L'avatar di daniela
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    Ho letto anch'io Mare al mattino, l'ennesima conferma che Margaret Mazzantini sa scrivere in modo straordinario, ma i suoi libri non mi piacciono.
    La ritengo una scrittrice molto commerciale, che, beata lei, sa scrivere benissimo.

    Mare al mattino è un racconto scritto divinamente e poeticamente, simile a Venuto al mondo, nel senso che c'è l'attualità, in questo caso la Libia e la caduta di Gheddafi (in Venuto al mondo la ex Jugoslavia), ma solo come pretesto per attualizzare la storia, come ambientazione per il ... film.

    P.S. Rosy, non volermene...
    P.P.S Baudin, non volermene...
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  9. #9
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    Ho letto anch'io Mare al mattino, l'ennesima conferma che Margaret Mazzantini sa scrivere in modo straordinario, ma i suoi libri non mi piacciono.
    La ritengo una scrittrice molto commerciale, che, beata lei, sa scrivere benissimo.

    Mare al mattino è un racconto scritto divinamente e poeticamente, simile a Venuto al mondo, nel senso che c'è l'attualità, in questo caso la Libia e la caduta di Gheddafi (in Venuto al mondo la ex Jugoslavia), ma solo come pretesto per attualizzare la storia, come ambientazione per il ... film.

    P.S. Rosy, non volermene...
    E PERCHE' MAI DOVREI VOLERTENE, DANIELA? Allora cosa ci sto a fare in un forum?
    Il forum è proprio per dare la possibilità di scambiare le proprie impressioni, per dire opinioni contrastanti, anche....
    E' lo stesso discorso del modo di leggere, dell'uso dei libri... a me piace leggere sistemi diversi dal mio... La stima e l'amicizia restano intatti.
    ..E poi noi condividiamo la poesia, no? ciao ciao
    Rosy
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    M.Medeiros

  10. #10
    Senior Member L'avatar di Baudin
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    Ho letto anch'io Mare al mattino, l'ennesima conferma che Margaret Mazzantini sa scrivere in modo straordinario, ma i suoi libri non mi piacciono.
    La ritengo una scrittrice molto commerciale, che, beata lei, sa scrivere benissimo.

    Mare al mattino è un racconto scritto divinamente e poeticamente, simile a Venuto al mondo, nel senso che c'è l'attualità, in questo caso la Libia e la caduta di Gheddafi (in Venuto al mondo la ex Jugoslavia), ma solo come pretesto per attualizzare la storia, come ambientazione per il ... film.

    P.S. Rosy, non volermene...
    Le composizioni di Bach sono straordinarie, divine e poetiche ma non mi piacciono perchè commerciali, scritte su commissione, per vil pecunia.
    Michelangelo ha eseguito affreschi straordinari, divini e poetici nella Cappella Sistina ma non mi piacciono perchè fatti su commissione. Beato lui, è stato bravissimo ma molto commerciale.
    Scusandomi in anticipo per l'eccesso potrei continuare a lungo...
    Naturalmente sto solo ironizzando, lungi da me mancare di rispetto alle altrui opinioni.
    E' semplicemente stato il primo pensiero che mi è venuto leggendo il commento di cui sopra, ma forse solo perchè è stato poco o per niente motivato...

  11. #11
    Master Member L'avatar di Claire
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    Le composizioni di Bach sono straordinarie, divine e poetiche ma non mi piacciono perchè commerciali, scritte su commissione, per vil pecunia.
    Michelangelo ha eseguito affreschi straordinari, divini e poetici nella Cappella Sistina ma non mi piacciono perchè fatti su commissione. Beato lui, è stato bravissimo ma molto commerciale.
    Scusandomi in anticipo per l'eccesso potrei continuare a lungo...
    Naturalmente sto solo ironizzando, lungi da me mancare di rispetto alle altrui opinioni.
    E' semplicemente stato il primo pensiero che mi è venuto leggendo il commento di cui sopra, ma forse solo perchè è stato poco o per niente motivato...

    Non ho letto nulla di quanto ha scritto la Mazzantini ma qualcuno me ne ha parlato come un'autrice non del tutto originale e per certi versi ammiccante a trattare in maniera"diluita" temi che vanno per la maggiore. Io non so se questo corrisponde a verità ma so per certo che oggi la figura dell'artista si colloca in un contesto ben diverso da quello di un tempo.


    Verissimo quando dici che Michelangelo e Bach hanno creato opere stupende su commissione. Ma a quel tempo c'era un ben diverso rapporto tra L'artista, genio creatore, e il commitente o mecenate. La vil pecunia influenzava molto poco il genio creatore. Il vero artista mal sopportava ingerenze nella sua arte da parte del committente.
    Al Committente o Mecenate bastava il prestigio, il vezzo derivante dall'essere stato promotore e sostegno per l'artista geniale e la creazione delle sue meravigliose opere. La conquista di una sorta di immortalità.
    Ma oggi tutto questo non è più. Nella società del benessere e malessere tanti si sentono scrittori e pubblicano opere scadenti con il solo obbiettivo di fare facili guadagni. Basta concentrarsi su un tema "gradito" al vasto pubblico e che possa far Vendere. Spesso è così! Quando vado per librerie sono disgustata dalla quantità di libri best sellers che dicono poco e nulla...Il "buon libro"lo devi cercare. Il genio creatore oggi viene misurato sulla base di quante copie venderesti e non sulla validità reale dell'opera. Purtroppo è cosa nota.
    Ciao

    Claire
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

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