La critica di Maria Pia Fusco (Repubblica.it)

La standing ovation che ha salutato Paolo Sorrentino, Michael Caine, Harvey Keitel, gli altri interpreti, i 17 minuti di applausi del pubblico, le tante risate durante la proiezione (per i dialoghi Caine-Keitel e alla fine del monologo di Jane Fonda...)... Una autentica festa ha accolto la proiezione ufficiale di Youth ieri sera, facendo dimenticare i buu (pochi) alla proiezione stampa della mattina, dalla quale erano usciti commenti divisi. Molti però quelli commossi, dall’inglese Buz Bamigboy del Daily Mail: «È stato come assistere ad una rappresentazione della forza della vita. Michael Caine insuperabile», all’americana Deborah Young di Hollywood reporter , che ha vissuto il film «come un concerto di emozioni, sovrabbondante, magnifico». La giovinezza è «il film che più ha diviso la stampa» scrive Variety . Si prevedono negative su Le Monde e Les Inrockuptibles , Libération lo stronca, ma entusiasti senza riserve le prime reazioni di Le Figaro, Les Echos, France Inter , il norvegese Dagbladet, NY Magazine, Toronto Star, Le Parisien (“È la sua Palma d’oro!”), The Times , l’olandese Het Parool, Le journal de dimanche (“ Una grazia infinita, un’emozione devastante, abbiamo appena visto la Palma d’oro”), Sight & Sound, l’australiano Sun Herald. Quasi unanime l’entusiasmo per Michael Caine, mentre la musica è magnifica per alcuni, troppa per altri. Qualche riserva è per il finale o l’eccesso di scene madri. “Troppe scene madri creano il vuoto”, secondo Vanity Fair Usa. Metro sintetizza: “Sorrentino dimostra che la giovinezza non ha età. Una bella commedia umana, colorata dalla grazia”.