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Discussione: La leonessa bianca - henning mankell

          
  1. #1
    Master Member L'avatar di Rosy
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    La leonessa bianca - henning mankell



    Letto d'un fiato,
    nonostante le 550 pagine: era impossibile smettere.
    Se già ero una fan di Mankell
    , e del suo protagonista commissario Wallander, con questo romanzo l'autore mi ha...conquistata per sempre!
    Perchè lo spessore della storia, gli approfondimenti sociali e politici, l'introspezione dei molti personaggi, ne fanno un vero gioiello.

    Penso di poter affermare che Mankell
    con questo romanzo abbia raggiunto una maturità tale, da non essere da meno a Larsson ( di cui ho sempre detto essere il migliore dei nordici).


    La trama in breve.

    Venerdì 24 aprile
    1992, Louise Åkerblom, titolare di un'agenzia immobiliare di Ystad, nel sud
    della Svezia, scompare senza lasciare traccia. Quello stesso giorno, dall'altra
    parte del globo, in Sudafrica, un gruppo di boeri fanatici decisi a fermare il
    processo di democratizzazione in atto progetta un attentato contro uno degli
    uomini politici più in vista del paese. È il commissario Wallander a guidare le
    ricerche della donna, un caso complicato: Louise Åkerblom, attivo membro della
    chiesa metodista, è sposata felicemente con due bambine, è benvoluta e contenta
    del suo lavoro, non ci sono indizi che possano giustificare la sua scomparsa.



    La storia inizia dunque con una tranquilla madre di famiglia trovata uccisa con un colpo in fronte, quasi giustiziata. E con il macabro ritrovamento , nei pressi di una casa saltata per aria, di un dito mozzato. Nero.

    Cosa ci fa, si chiede Wallander, un dito nero in Svezia?e pure tagliato?

    Da qui prende l'avvio una vicenda complessa e densa di momenti drammatici, che ha le sue origini nel Sudafrica, dove il razzismo, neppure troppo celato, prosegue il suo nefasto cammino.....

    La storia procede su due versanti: quello svedese, in cui Wallander si dibatte per dipanare questa intricata matassa di morti senza senso ; quello sudafricano, dove un gruppo di boeri progetta in segreto un attentato a Nelson Mandela, per mantenere la supremazia della razza bianca....

    Sarà una storia incalzante, ricca di suspence e di colpi di scena.
    Bella la figura del nero, Victor Mabasha, killer sudafricano.

    Proprio lui, Victor, è il protagonista di questo brano che mi ha colpita...

    ...."le notti che aveva passato nel cimitero erano state piene dello spirito della SONGOMA ( n.d.R. spiriti della tradizione sudafricana).
    E fu durante quelle notti, circondato solo da morti sconosciuti, uomini e donne bianchi che non conosceva ma che avrebbe incontrato solo nell'aldilà, fra gli spiriti, che era riandato con il pensiero alla sua infanzia.
    Rivide il volto di suo padre, il suo sorriso, sentì la sua voce.
    Pensò che forse anche il mondo degli spiriti era diviso come lo era il Sudafrica.


    Forse anche l'aldilà era composto da un mondo per i bianchi e uno per i neri?

    Immaginò con tristezza che forse anche gli spiriti dei suoi antenati erano costretti a vivere in quartieri di catapecchie piene di fumo.
    Chiese alla Songoma di parlargliene.
    Ma l'unica risposta che ebbe fu l'ululato incomprensibile dei cani".



    Oppure questo breve brano, protagonista Wallander.

    "...Kurt Wallander aveva sempre immaginato la morte come una figura nera.Ora, mentre stava avanzando sulla spiaggia avvolta dalla nebbia, si rendeva conto che la morte era imprevedibile e che cambiava colore a proprio piacimento.
    Qui era bianca.

    La nebbia lo circondava completamente, gli sembrava di udire vagamente lo sciabordio delle onde sulla spiaggia, ma la presenza prepotente della nebbia aumentava la sua sensazione di non avere via d'uscita".


    ...per I fans di Mankell
    DA
    NON PERDERE.


    Rosy

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    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  2. #2
    Senior Member L'avatar di elisabetta
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    Anche a me La leonessa bianca è piaciuto molto!

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