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Discussione: XI° GdL - I dieci figli che la signora Ming non ha mai avuto di Eric-Emmanuel Schmitt

          
  1. #16
    Master Member L'avatar di maureen
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    Anche a me ha colpito, una donna che con la sua umiltà e dignità insegna tanto.
    Molto spesso siamo circondati da persone che credono di essere chissà chi, ma che in realtà rappresentano il vuoto totale. Schmitt attribuisce invece ad una persona umile e dignitosa il potere della parola e dell'insegnamento, potere che può cambiare chi ha voglia di ascoltare ed imparare.

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  3. #17
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    Eric-Emmanuel Schmitt, drammaturgo e scrittore belga.


    La Signora Ming incarnava la stabilità in un mondo incostante, prendendosi cura della toilette del Grand Hotel come se quell’edificio di nuova costruzione fosse sempre esistito, e soprattutto come se si trattasse di una missione della massima importanza. Fin dai nostri primi incontri pensai che la sua professionalità fosse sprecata in quel luogo. Il giorno che finalmente glielo dissi diventò rossa per l’imbarazzo e, piegando la nuca, mi rispose: «Compiere un’azione notevole è meglio che essere notati».”

    "In Cina il passato costituisce il presente dello spirito, non un’impronta sulla roccia. Il monumento rimane un fatto secondario, è molto più importante il cuore spirituale, mantenuto, trasmesso, vivo, sempre giovane, più solido di qualsiasi edificio. La saggezza risiede nell’invisibile, un invisibile che si rivela eterno attraverso le sue infinite metamorfosi, mentre la pietra si sgretola.”

    “Figlio mio caro, credo che la domanda sia: perché gli uomini non sopportano la verità? Prima di tutto perché la verità li delude. In secondo luogo perché la verità e spesso poco interessante. Terzo, perché la verità non ha affatto l’eleganza del vero: quasi sempre la menzogna è imbastita meglio. E, quarto, perché la verità fa male. Non voglio che tu scateni guerre credendo di diffondere la pace.”

    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

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  5. #18
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    Finito! Carino.. niente lacrime. Devo dire che pullula di spazi di riflessione nel disegno leggero di una favola, Forse anche troppi. Dico così perché il più delle volte di limita alla citazione di Confucio, oppure lancia il sasso e nasconde la mano. Cosa che non fa ad esempio nella descrizione della fabbrica di bambole, essenziale per capire il potere dell'immaginazione. Ecco forse qualche perla avrebbe avuto bisogno di uno spazio in più,oppure ne avrei tolta qualcuna.

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  7. #19
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    Finito anch'io! Un romanzo, questo di Schmitt, che mi ha piacevolmente sorpreso. Una storia delicata raccontata con una semplicità davvero disarmante e che pur nella sua brevità risulta essere un concentrato di spunti per molte riflessioni. Una sorta di parabola con la quale Schmitt tocca con levità alcuni temi “spinosi” che riguardano la moderna Cina ma non solo. Ci sono anche molte riflessioni sulla vita nei suoi diversi aspetti.
    La signora Ming è davvero un bel personaggio.Così dolce, pacato e amorevole ma contemporaneamente di grande forza e dignità. Capace, attraverso il racconto degli aneddoti sui suoi dieci figli, di innescare un processo di cambiamento e quindi di crescita nell'imprenditore francese che la sta ad ascoltare.
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

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  9. #20
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    «La verità è solo la bugia che ci piace di più»

    "è l'immaginazione che fa la singolarità, che ci strappa alla banalità, alla ripetizione, all'uniformità"

    "La verità mi ha sempre fatto rimpiangere l’incertezza"


    Sembra labile il confine tra verità e bugia, a volte la bugia è più reale del vero.
    Un gioiellino lieve questo piccolo libro, anche se devo dire che ho apprezzato di più Oscar e la dama in rosa.
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

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  11. #21
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    Si, anche io preferisco Oscar e la dama in rosa

    E' vero che ci sono molti punti nella storia che lo scrittore poteva sfruttare per analizzarli e scriverci sopra, ma secondo me è perfetto così. Io lo vedo come una fiaba. Per tutto il tempo della lettura avevo una strada semplice da seguire: la signora Ming e i suoi figli. L'imprenditore viene descritto poco; l'Hotel, la città, la Cina, sono tutti a carico del lettore. Come dice anche Kaipirissima
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    Nella descrizione della fabbrica di bambole, essenziale per capire il potere dell'immaginazione.
    Schmitt mi ha fatto vivere dentro una favola, lasciandomi il superfluo fuori, citando qualche frase per potermi far pensare, e andando dritto all'osso.

    Secondo voi qual è la morale della storia?
    The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.

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  13. #22
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    Secondo voi qual è la morale della storia?
    Per tutto il libro aleggia il dubbio; ma questi 10 figli esistono veramente o sono frutto della fantasia della signora Ming? L'imprenditore francese è incredulo...anzi è portato a credere che lei sia una bugiarda.Ma ci sono loro foto e lettere e il racconto appassionato di questa madre ne descrive minuziosamente il carattere.

    Qual'è la verità? Schmitt sembra dirci, in ultimo, che la verità è quella che si vuol vedere...in cui si è disposti a credere.
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

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  15. #23
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    Secondo voi qual è la morale della storia?
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    Qual'è la verità? Schmitt sembra dirci, in ultimo, che la verità è quella che si vuol vedere...in cui si è disposti a credere.
    Esattamente! La verità è ciò che vogliamo credere e l'immaginazione aiuta a vivere meglio. E' l'immaginazione che ci strappa alla banalità, alla ripetizione, all'uniformità.
    E andando anche oltre, cos'è la verità? La signora Ming viveva i suoi dieci figli, conosceva il loro carattere, ne parlava, riceveva lettere, la sua vita era arricchita enormemente dal pensiero dei figli, lei viveva meglio ed era appagata.


    P.S. Ho iniziato a leggere La giostra dei piaceri di Eric-Emmanuel Schmitt ed è estremamente avvincente!
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

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  17. #24
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    Esattamente! La verità è ciò che vogliamo credere e l'immaginazione aiuta a vivere meglio. E' l'immaginazione che ci strappa alla banalità, alla ripetizione, all'uniformità.
    yess! sono d'accordo. più che mostrare un personaggio vero, l'autore vuole fare passere questo messaggio.
    la signora Ming non mi sembra un personaggio molto realistico. ma vi immaginate una persona che parla solo per proverbi? una macchietta.
    la signora Ming non è reale, è una allegoria, non esiste una donna così. almeno secondo me.

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