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Discussione: IL DISTACCO, Detachment, di Tony Kaye, 2012

          
  1. #1
    Moderator L'avatar di kaipirissima
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    IL DISTACCO, Detachment, di Tony Kaye, 2012

    … a chi piacciono i film di guerra; … a chi piacciono i film dell'orrore; … a chi piacciono i film gialli, rosa o noir; ebbene a me piacciono, ma non sono certo l'unica se si considera il successo de L'attimo fuggente, i film in cui c'è la scuola, ci sono ragazzi problematici, e c'è da questa e dall'altra parte qualcuno che vuole fare la differenza e, a volte, ci riesce.
    Mi chiedo quale sia il ruolo dell'insegnante in una società così complessa. Deve impartire nozioni? Spiegare il programma ministeriale? Quanto è libero nel metodo? Quanto in là può spingersi? La scuola, i genitori e gli studenti stessi quanto sono collaborativi o d'ostacolo?


    Ebbene ieri ho visto IL DISTACCO (Detachment)


    GENERE: Drammatico
    REGIA: Tony Kaye
    SCENEGGIATURA: Carl Lund
    ATTORI: Adrien Brody, Lucy Liu, Bryan Cranston, Christina Hendricks, James Caan, Renée Felice Smith, Blythe Danner, Marcia Gay Harden, Tim Blake Nelson, Sami Gayle, Doug E. Doug, Isiah Whitlock Jr.


    trama:
    Un supplente con un passato traumatico, e non risolto, alle spalle.
    Una scuola in cui ogni giorno si combatte una battaglia, alcune volte si vince a volte si perde.
    Nessun grazie per le volte in cui si vince, nessun grazie per le volte in cui si combatte e si perde, nessun grazie perchè ancora ci credi, ancora speri di fare la differenza, e forse è solo un'illusione per non soffrire.
    Quanto mondo c'è fuori, e quanto mondo ci si porta dentro quell'aula tra quei banchi, quanta paura, amore voglia di condividere... e fuori c'è un mondo che non capisci, che non ti ama, ma che c'è e forse a volte restare distaccati è difficile. Lasciare entrare, dare agli altri rischiando se stessi. E alla fine quelli più disposti a dare sono i ragazzi, potenzialmente tutti alla fine solo qualcuno.
    In questo film c'è un professore di letteratura la cui vita s'intreccia con due adoloscenti in difficoltà, riuscirà ad aiutarle aiutando così anche se stesso?


    Critica tratta da comingsoon:

    Da un lato Kaye con coraggio cerca di colpire allo stomaco, non addolcendo la pillola: dialoghi rabbiosi, decadimento fisico e persino il veloce dettaglio di una gonorrea (!). Dall'altro però incanala tutta la volontà sovversiva in luoghi comuni antitetici alle sue stesse intenzioni di freschezza: la prostituta bambina richiama sin troppo l'analoga suggestione di Taxi Driver, così come le peregrinazioni notturne del protagonista. Schematici sembrano poi i traumi di un passato insostenibile, e meccanico il tragitto interiore della complessata alunna con padre insensibile come nell'Attimo fuggente. “(Domenico Misciagna) http://www.comingsoon.it/Film/Scheda...nt-Il-distacco

    ebbene, pur condividendo (a posteriori) quanto detto da Misciagna a me il film è piaciuto. Convengo soprattutto sul passato del professore (cioè secondo me non serve avere un passato traumatico per essere degli adulti problematici).

    Questo film è la storia del professore, di un uomo, che si muove attraverso ciò che si trascina dentro dal passato (i flashback della madre), la solitudine del presente (casa di riposo e passeggiate notturne), e la scuola come unico luogo in cui poter accorciare la distanza, un microcomso di storie ed emozioni, (l'incontro con l'altro)


    Consigliato?
    sì.

  2. #2
    Junior Member L'avatar di Debs
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    concordo in pieno! (e quindi siamo già in due)

    Non condivido invece la critica un po' severa di Misciagna: le citazioni sono lontane dal plagio quanto un complimento dallo stalking

  3. #3
    Moderator L'avatar di kaipirissima
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    .
    Non condivido invece la critica un po' severa di Misciagna: le citazioni sono lontane dal plagio quanto un complimento dallo stalking
    ah ah, è vero, severo è proprio il termine giusto.
    nemmeno io condivido, ma mi aveva stupito (e poi devo ammettere che quelle citazioni mi erano sfuggite, e comunque non le trovo tali da inficiarne il giudizio) e così ho pensato che forse avrebbero stupito anche altri.

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