-
Master Member
"La signora Ramotswe non aveva affatto dimenticato il suo defunto furgoncino bianco. Non stava tanto a rimuginarci sopra, al contrario di certe persone che si fissano con il passato, ma capitava che le tornasse in mente, spesso nei momenti più imprevedibili. I ricordi di ciò che non abbiamo più sono strani alle volte: possono passare settimane, mesi o addirittura anni senza che ci pensiamo e poi, all'improvviso, qualcosa ci rammenta un amico perso o un oggetto a cui eravamo affezionati che si è rotto o è finito chissà dove e ci ritroviamo a dire a noi stessi: "Ecco, questa cosa ce l'avevo e ora non ce l'ho più".
"Un matrimonio all'aperto" Alexander McCall Smith
-
Post Thanks / Like - 0 Thanks, 1 Likes
-
Master Member
Wolfe fissò il nostro visitatore con gli occhi spalancati, segno per lui di indifferenza o di irritazione. Nel caso specifico, si trattava ovviamente di irritazione.
"Ve lo ripeto, signor Frost: è inutile dichiarò. Non esco mai di casa per lavoro e non esiste ostinazione umana che mi possa costringere a farlo. Ve lo avevo già detto cinque giorni fa. Buongiorno."
"La scatola rossa" - Rex Stout
-
Master Member
Tre minuti alle cinque. Si accende un bottone bianco sull'immensa pianta di Parigi che ricopre un pezzo di parete.
Un impiegato posa il panino, infila una spina in uno dei mille buchi del centralino telefonico.
"Pronto! Pronto! Quattordicesimo? ... Il vostro furgone è uscito?..."
"Firmato Picpus" di Georges Simenon.
-
Master Member
Breeze entrò con fragore a San Junipero, seduto al posto del navigatore nella Ford Pinto station wagon di Billy Winston. La Pinto virò pericolosamente dal bordo al centro della carreggiata: Billy stava tentando di arrotolare uno spinello con una mano mentre con l'altra teneva una lattina doppia di Coors. Allo stesso tempo ondeggiava al ritmo della canzone di Bob Marley che gracchiava dallo stereo.
"Demoni. Istruzioni per l'uso" - Christopher Moore.
Segnalibri