Alla fine di rue Guénégaud, venendo dal
Lungosenna, si trova il passaggio del Pont-Neuf,
una specie di corridoio stretto e cupo che
congiunge rue Mazarine a rue de Seine. Misura,
al massimo, trenta passi in lunghezza e due in
larghezza: è lastricato di pietre giallastre,
scheggiate e consunte che, con qualsiasi tempo,
trasudano un'acre umidità; la vetrata che lo
sovrasta, tagliata ad angolo retto, è nera di
sporcizia.
Nelle belle giornate estive, quando il peso
del sole incendia le strade, una luce biancastra
filtra dai vetri sporchi e si trascina penosamente
nel passaggio. Nei brutti giorni d'inverno, nelle
mattinate nebbiose, i vetri vomitano la notte su
quelle pietre umide, una notte sudicia e ignobile.

Teresa Raquin - Emile Zola