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Fosca e altri racconti di Ugo Tarchetti.

Bah... finito ora.
Mi sento un pugile suonato.
Suonato dalla follia assurda di questo libro.


E dire che per tastarlo, avevo assaggiato uno dei racconti semi fantastici.
Bello, simpatico, inquietante, spiritoso, sagace, moderno... una morta si "impadronisce" del corpo un un bulletto, infrocendolo mica male.


Ma appena assaggiato il piatto forte, Fosca appunto, il primo sapore e' stato che il Tarchetti volesse, noi lettori, prenderci per i fondelli, quasi parodiando le leziosita' ottocentesche.
La storia di Giorgio coi suoi due amori, parzialmente contestuali e parzialmente sovrapposti.
Con una gran gnocca sposata e con un cesso immane libero e disponibile.
Sarebbe dovuta essere una trifolata di marroni abissale se non che il tutto era talmente estremizzato che non capisco ancora se era una parodia o addirittura era talmente serio da superare la piu' prespicace parodia.


Per fortuna e' finito.
Quasi quasi lo metto in serie A: va letto assolutamente almeno per aiutarmi a risolvere l' arcano
.
Serie A ma non piu' di 3 (su 10) come voto.


Ora passo agli altri 4 racconti.