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Discussione: 22/11/63 - Stephen king

          
  1. #1
    Master Member L'avatar di daniela
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    22/11/63 - Stephen king

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    22-11-1963, il giorno in cui Lee Oswald uccise John Fitzgerald Kennedy a Dallas, la data spartiacque dopo il quale l’America non è più stata la stessa. King immagina che un tranquillo professore di letteratura scopra, per caso, la possibilità di viaggiare nel tempo e decida di impedire l’attentato.

    "Jake Epping ha trentacinque anni, è professore di inglese al liceo di Lisbon Falls, nel Maine, e arrotonda lo stipendio insegnando anche alla scuola serale. Vive solo, ma ha parecchi amici sui quali contare, e il migliore è Al, che gestisce la tavola calda. È proprio lui a rivelare a Jake il segreto che cambierà il suo destino: il negozio in realtà è un passaggio spaziotemporale che conduce al 1958. Al coinvolge Jake in una missione folle - e follemente possibile: impedire l'assassinio di Kennedy. Comincia così la nuova esistenza di Jake nel mondo di Elvis, James Dean e JFK, delle automobili interminabili e del twist, dove convivono un'anima inquieta di nome Lee Harvey Oswald e la bella bibliotecaria Sadie Dunhill. Che diventa per Jake l'amore della vita. Una vita che sovverte tutte le regole del tempo conosciute. E forse anche quelle della Storia."

    Nonostante pare che sia il più "divino" dei libri di King, non posso dire mi sia piaciuto molto, anche se riconosco che c'è qualche felice intuizione, che però a mio parere è sepolta da una tonnellata di pagine ripetitive, prolisse e confusionarie.

    Non è un autore nelle mie corde, a parte forse nei racconti, che essendo brevi esaltano la sua originalità, senza appesantirla con un'eccessiva lunghezza.
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

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  3. #2
    Master Member L'avatar di daniela
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    La mole di questo libro è a mio parere un po' eccessiva, qualche taglio avrebbe giovato.

    Quello che mi è piaciuto di più è l'ambientazione, la narrazione del modo di vita nella provincia americana alla fine degli anni Cinquanta, la riflessione sul cosa sarebbe accaduto se.. , sul battito d'ali di una farfalla in Cina che provoca conseguenze altrove, e anche sul passato che non vuole essere cambiato. Credo sia un libro "filosofico".

    Ho letto che questo libro vuol essere una riflessione sulla memoria, l’amore, la perdita e il libero arbitrio. È un libro pieno di domande: può un uomo fare la differenza? C’è un modo per cambiare la storia o essa è ineluttabile? L’amore può conquistare ogni persona?

    Lo stesso King ha dichiarato di aver cominciato a elaborare l’idea originaria del libro nel lontano ’72, di averla abbandonata e ripresa nel corso degli anni decidendosi a portarla a termine solo nel 2011, dopo aver acquisito le informazioni necessarie e aver maturato la convinzione che i tempi fossero maturi a sufficienza perché si potesse tornare a riflettere su una pagina di storia che ancor oggi rappresenta una ferita aperta.

    “…Dov’ero rimasto?” All’effetto farfalla. “Giusto. Significa che piccoli eventi possono avere grandi ramificazioni. L’idea di fondo è che se un tizio uccide una farfalla in Cina, può darsi che quarant’anni dopo ci sia un terremoto in Perù. Sembra folle anche a te?”
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  4. #3
    Master Member L'avatar di Enribello
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    Secondo me e' un bel libro...fuori dai soliti schemi di King… (potrebbe venirci fuori un film niente male)
    anche se come dice Daniela un po' di pagine in meno avrebbero giovato.
    Sullo sfondo di un avvenimento storico reale (l'assassinio di JFK) si snocciola una trama che verte sull'eterno quesito: se si potesse tornare indietro e cambiare il nostro passato..il nostro presente sarebbe veramente migliore?
    L'autore ci riporta tra riferimenti a suoi vecchi libri (IT) e citazioni varie in un epoca che a noi schiavi di internet e smartphone sembra lontana anni luce…eh si l'America degli anni ‘60, il mondo dei Beatles e di James Dean, del twist ,delle Cadillac e delle Dodge..(ma non era tutto rose e fiori…)
    La storia coinvolge da subito e da quella principale, filo conduttore, ne partono altre che riescono a prenderti e ad appassionarti allo stesso modo….tra cui una bellissima storia d’amore.
    Le teorie sui paradossi temporali, o sull’effetto farfalla sono note ma l'autore le riprende in maniera originale… imprevisti e colpi si scena non mancheranno .. Lungo il romanzo , pieno di sfumature, alcune simpatiche e tenere, altre inquietanti, prende poi forma una riflessione sul tempo e sul libero arbitrio: Jake scoprirà a sue spese che il passato “si armonizza”, il passato “si protegge” dalle intrusioni, tendendo a rendere nullo qualunque tentativo di modificarlo.

    Il passato non vuole essere cambiato.
    Questa frase ricorre spesso nel libro e mi e’ rimasta impressa.
    Il finale è molto toccante perchè in fondo, l’amore trascende il tempo.
    La vita è una sola e tutti i momenti più belli sono tali proprio perchè sai che rimarrano unici, magari ne aggiungerai altri ma non potrai mai semplicemente sostituirli. .

    “Poi la musica mi porta via, la musica allontana il tempo, e ballo. “…………

    Ps
    Per quanto riguarda la morte di Kennedy, Stephen King non crede alla tesi del complotto.
    Sulla rete se vi interessa troverete i pro e i contro…. anche se probabilmente ,come per altri fatti, certe domande sono destinate a rimanere senza risposta,io la penso diversamente.
    Io li odio i nazisti dell'Illinois...

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  6. #4
    Master Member L'avatar di Elvira Coot
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    Sono uscite le prime puntate della miniserie, per ora purtroppo solo in lingua originale. Speriamo che presto arrivi anche in Italia

  7. #5
    Junior Member L'avatar di ApuoWolf
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    Da fan di King ho cercato di riavvicinarmi ai suoi libri, acquistando proprio questo romanzo che mi è stato caldamente consigliato. Non mi è ancora arrivato, quindi non posso commentare sulla qualità o meno della storia. Quello che auspico è che King sia tornato al fulgore degli esordi e sia uscito da quella lenta spirale discendente che, a mio parere, ha caratterizzato la sua produzione degli ultimi anni. Personalmente l'ho apprezzato fino a circa metà della saga sulla Torre Nera. Da quel punto in poi l'ho trovato decisamente appannato. Sarei veramente felice se 22.11.63 mi facesse ricredere sul suo conto.

  8. #6
    Moderator L'avatar di kaipirissima
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    King secondo me è uno di quegli autori come Hesse, c'è un momento della vita in cui ci si ferma per leggerlo e un momento per passare oltre. Io sono oltre.

  9. #7
    Junior Member L'avatar di ApuoWolf
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    Oltre. A entrambi o solo a King?

  10. #8
    Moderator L'avatar di kaipirissima
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    Entrambi.

  11. #9
    Administrator L'avatar di DarkCoffee
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    Quote Originariamente inviato da kaipirissima Visualizza il messaggio
    King secondo me è uno di quegli autori come Hesse, c'è un momento della vita in cui ci si ferma per leggerlo e un momento per passare oltre. Io sono oltre.
    Effettivamente, anche io ho avuto periodi dedicati a king e poi più nulla. Non ho proprio la voglia di riprenderlo. Boh...
    The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.

  12. #10
    Administrator L'avatar di Mauro
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    Anch'io sono incuriosito da King dopo che ho letto "Mr. Mercedes", ma tutti questi commenti che evocano una sua flessione creativa mi mettono molti dubbi addosso.
    Forse dovrei andare a pescare fra i suoi "classici" migliori.
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  13. #11
    Moderator L'avatar di kaipirissima
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    Ricordo positivamente Le notti di Salem. La costruzione dei personaggi era davvero ben fatta. All'inizio descrive gli abitanti della città e devo dire che il lavoro di caratterizzazione è invidiabile.

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  15. #12
    Master Member L'avatar di Elvira Coot
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    il lavoro di caratterizzazione è invidiabile.
    In quello è un maestro

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