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Discussione: Trans Europa Express - Paolo Rumiz

          

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  1. #1
    Master Member L'avatar di maureen
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    Trans Europa Express - Paolo Rumiz

    Continuo con Paolo Rumiz e il suo "Trans Europa Express".

    2008. Seimila chilometri a zigzag da Rovaniemi (Finlandia) a Odessa (Ucraina). Un percorso che sembra tagliare, strappare l'Europa occidentale da quella orientale. È una strada, quella di Rumiz, che tra acque e foreste, e sentori di abbandono, si snoda tra gloriosi fantasmi industriali, villaggi vivi e villaggi morti. Rumiz accompagna il lettore, con una voce profonda, ricca di intonazioni, per paesaggi inediti, segreti, struggenti di bellezza. E più avanza, più ha la sensazione di non trovarsi su qualche sperduto confine ma precisamente al centro, nel cuore stesso dell'Europa. Attraversa dogane, recinzioni metalliche, barriere con tanto di torrette di guardia, vive attese interminabili e affronta severissimi controlli, ma come sempre conosce anche la generosità degli uomini e delle donne che incontra sul suo cammino: un pescatore di granchi giganti, prosperose venditrici di mirtilli, un prete che ha combattuto nelle forze speciali in Cecenia. Siamo di fronte a un libro raro, dettato da una scrittura che magnifica il viaggiare e la conoscenza del mondo, di quel mondo, attraverso il viaggiare.

  2. #2
    Master Member L'avatar di maureen
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    Continuo con Paolo Rumiz e il suo "Trans Europa Express".

    2008. Seimila chilometri a zigzag da Rovaniemi (Finlandia) a Odessa (Ucraina). Un percorso che sembra tagliare, strappare l'Europa occidentale da quella orientale. È una strada, quella di Rumiz, che tra acque e foreste, e sentori di abbandono, si snoda tra gloriosi fantasmi industriali, villaggi vivi e villaggi morti. Rumiz accompagna il lettore, con una voce profonda, ricca di intonazioni, per paesaggi inediti, segreti, struggenti di bellezza. E più avanza, più ha la sensazione di non trovarsi su qualche sperduto confine ma precisamente al centro, nel cuore stesso dell'Europa. Attraversa dogane, recinzioni metalliche, barriere con tanto di torrette di guardia, vive attese interminabili e affronta severissimi controlli, ma come sempre conosce anche la generosità degli uomini e delle donne che incontra sul suo cammino: un pescatore di granchi giganti, prosperose venditrici di mirtilli, un prete che ha combattuto nelle forze speciali in Cecenia. Siamo di fronte a un libro raro, dettato da una scrittura che magnifica il viaggiare e la conoscenza del mondo, di quel mondo, attraverso il viaggiare.
    ...Sento uno scricchiolio che conosco. E' la finestra di un nuovo viaggio che si apre. Un viaggio da fare il prima possibile ...


    Ho sottolineato molto in questo libro, ma forse questo è il passaggio più rappresentativo o almeno quello che reputo essere il cuore del libro.
    Si decide di partire, zaino in spalla, e si affrontano 6000 chilometri con la voglia di scoprire e allargare i propri orizzonti.
    E grazie a Paolo Rumiz ritroviamo in questo libro colori, odori, volti, storie, passioni, disprezzi e ostilità che ci si porta dietro da tempi lontani, il piacere di parlare con persone che non si incontreranno forse mai più ma che ti hanno aperto la porta di casa e il loro cuore.
    Un viaggio intenso che ho seguito attraverso le parole di Rumiz in maniera appassionata.

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