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Quando io morirò, tu portami il caffè, e vedrai che io resuscito come Lazzaro.
Eduardo De Filippo * Fantasmi
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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Master Member
'na tazzulella e cafè
Murolo-Arbore
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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Questo è il mio contributo al concorso sul caffè e Napoli proposto da Elvira.
Si doveva continuare un incipit, io ho scelto quello del caffè sospeso.
PER TE
Una volta, a Napoli, quando uno prendeva un caffè al bar ed era particolarmente allegro, invece di uno ne pagava due. Il secondo era per il cliente successivo. Ogni tanto poi c'era qualcuno che si affacciava al bar e chiedeva se c'era un "caffè sospeso". Insomma, come dire, era un caffè offerto all'umanità. Anche io oggi vorrei lasciare un caffè sospeso... per te, per trovare, in quella perduta tradizione, il tuo sorriso imbarazzato che si trasforma in piacere e il tuo sguardo stupito allargarsi su questa città che ti ricorda che la vita è bella
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DarkCoffee!
The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.
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Un caffè ... futurista
Moka
Sensazione fisica
Nero. Più nero. Troppo nero.
Moka.
Il sonno ruzzola giù dalle scale
della stanchezza.
Una voglia pazza d'intorno
ai nervi,
gira, gira, gira.
Il desiderio - ginnasta incomparabile -
a salto mortali nel cervello.
Le idee: mazzi di fiori,
grandi, grandi,
senza gambo,
pigiati nel vaso del cranio.
Gli occhi smisurati in ridda
dietro profili di cose strane.
Benessere.
Strappo acuto.
Forse vertigine,
Subitaneo smarrimento.
Ripresa la galoppo, per ogni fibra,
dei turbini del caldo eccitante.
Infine massaggio di mani
di negre bruttissime
su tutta la pelle,
ilarità del passaggio leggero
di una mammella floscia lungo la schiena.
Moka.
Nero nero.
Luciano Folgore
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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Caffè Piccolo albero delle Rubiacee, coltivato nelle regioni tropicali per i suoi semi che, torrefatti e macinati, servono a preparare una bevanda (infuso) tonica per il suo contenuto di caffeina; l'aroma caratteristico è dato dal caffeone, sostanza oleosa che si forma nella torrefazione; il caffè è originario dell'Etiopia; è stato introdotto in America nel 1718 ed il maggiore produttore è il Brasile. L'uso della bevanda fu introdotto in Europa nel XVI secolo dai veneziani.
"A riempire una stanza basta una caffettiera sul fuoco"
Erri De Luca
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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Cafè Terrace at night
Vincent Van Gogh
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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Voglia d'estate
"non vitae sed scholae discimus" (Seneca, Epistulae morales ad Lucilium, 106, 12)
Moderator
ma se nojosa ipocondrìa t'opprime,
o troppo intorno a le vezzose membra
adipe cresce, de' tuoi labbri onora
la nettarea bevanda ove abbronzato
fuma, ed arde il legume a te d'Aleppo
giunto, e da Moca che di mille navi
popolata mai sempre insuperbisce.
Parini, Mattino.
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L'ULTIMO CAFFE'
Non poter dormire,
pe’ vecchi, brutto segno
di morte vicina:
vuol dire
che il congegno
vitale si scombina.
Solo
sul tetto
della vecchia casa dirimpetto
esala un fumajolo
a spire
nell’alba
umidiccia e scialba
un lieve fumo.
Là dirimpetto
abita un buon vecchietto
che certo è in cucina
per il suo caffè.
(Vicina
la morte
a chi non può dormire.)
Curvo sul fuoco
soffia il vecchietto forte;
poi la bianca tazza
solita
prepara: tre pezzetti
di zucchero, che amaro
gli sa sempre il caffè.
Schizza faville il fuoco.
(Vecchietto caro,
tu forse non m ’aspetti.
Tra poco
pur verrai con me.)
Su la vasta piazza
dorme ancor l ’ombra bassa;
qualche mattiniero
nero
vi passa.
Languida qualche stella
dal cielo occhieggia ancora.
Salutan la novella
squallida aurora
da presso e da lontano
i galli. Eccolo: dietro
il vetro
del balcon, pian piano
ora
sorseggia il buon vecchietto
caldo il suo caffè.
Prima che tragga il sorso,
vi soffia; chiude gli occhi:
chi sa che mai ricorda!
Forse gli sciocchi
sogni di questa notte.
Venivano
da bianche tombe
lontane
tante colombe
a frotte.
Di sotto il guanciale
sgusciava una serpetta
che gli dava un morso
sul cuore
senza fargli male.
Ancora, ancora un sorso,
vecchietto, non dar retta.
Perché ti guardi attorno?
Silenzio. Batton l ’ore.
Le cinque. Chi t ’aspetta?
È giorno, vedi? è giorno
già chiaro.
Finisci il tuo caffè.
(Poi, vecchietto caro,
fa’ cuore,
te ne verrai con me.)
LUIGI PIRANDELLO
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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Saggezza caffeinica:
"non vitae sed scholae discimus" (Seneca, Epistulae morales ad Lucilium, 106, 12)
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Caffè Florian a Venezia
È il più antico caffè italiano e rappresenta uno dei simboli della città lagunare. Inaugurato il 29 dicembre 1720 da Floriano Francesconi con il nome di Alla Venezia Trionfante, fu ben presto ribattezzato dagli avventori "Floriàn", dal nome del proprietario nel dialetto veneziano.
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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All'americana
(Edward Hopper, Automat)
"non vitae sed scholae discimus" (Seneca, Epistulae morales ad Lucilium, 106, 12)
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The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.
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