Thanks Thanks:  0
Likes Likes:  1
Visualizzazione dei risultati da 1 a 4 su 4

Discussione: Così parlò Bellavista - Luciano De Crescenzo

          
  1. #1
    Junior Member L'avatar di Krasin
    Registrato dal
    Dec 2014
    residenza
    Bologna
    Messaggi
    5
    Post Thanks / Like

    Così parlò Bellavista - Luciano De Crescenzo

    Nome:   2eyx645.jpg
Visite:  498
Grandezza:  7.5 KB

    Sempre di fretta.
    Ritmi quotidiani frenetici.
    La giornata tipo di ognuno di noi è piena di cose da fare: dagli appuntamenti di lavoro agli impegni personali, etc.
    Da dove deriva questa fretta?
    Esiste un antidoto?
    Sì...'nu bellu specchio


    ' nu bellu specchio, come ci racconta Luciano De Crescenzo e' l'antidoto piu' efficace.
    ' nu bellu specchio fu partorito da una mente geniale: quella del mitico don Attilio, portiere di un antico palazzo di Napoli, dove l'IBM, negli anni settanta, si era trasferita.
    In questo palazzo non ci stava solo l'IBM, ma anche tanti inquilini...e un'ascensore solo e "moscio".
    Le incazzature, per le attese dell' ascensore, erano quotidiane.
    Queste attese erano, al massimo, di cinque minuti, pero' a tutti, sempre di fretta, sembravano molto di piu'.
    I dipendenti dell'IBM erano sempre incazzati e in ritardo; e la colpa era sempre dell' ascensore.
    Mentre l'IBM stava escogitando come uscire da questo problema (l'ascensore non si poteva cambiare perche' era in stile col palazzo), il mitico don Attilio ebbe l' idea geniale e risolutiva: quella di mettere vicino al muro, a ogni pianerottolo, 'nu bellu specchio.
    Fu la soluzione vincente: la gente si guardava, si rimirava...e il tempo passava e nessuno se ne accorgeva. I ritardi...continuarono, ma le incazzature...finirono.
    Il narcisismo generale sconfisse la fretta.
    In sintesi, per vincere la fretta riempiamo la città di specchi.

  2. Likes pivi. liked this post
  3. #2
    Banned
    Registrato dal
    Dec 2014
    Messaggi
    36
    Post Thanks / Like
    Bel libro quello del De Crescenzo.
    Uno dei rari casi in cui pero' il film e' ancora piu' bello del libro.

    Mi ricordo piu' il film in effetti.
    Anche se il libro aveva una trovata geniale, pur se copiata dal mitico Vargas Llosa e la sua zia Julia: nei capitoli dispari si parlava di una cosa e in quelli dispari di un' altra.

    Bravo il De Crescenzo, se non che l' idea l' aveva rubata e che si e' sputtanato del tutto difendendo un ladro bastardo camorrista di forza ladri, sostenendo che essendo "amico suo" tanto farabutto non poteva essere.
    Una triste fine di un napoletano che sembrava intelligente.

  4. #3
    Administrator L'avatar di Mauro
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Milano
    Messaggi
    2,851
    Post Thanks / Like
    Questa dell'amico che tanto farabutto non poteva essere non la sapevo.
    Chi sarebbe il compare?
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  5. #4
    Senior Member L'avatar di Serena-fundy
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Roma
    Messaggi
    774
    Post Thanks / Like
    Ricordo sempre con piacere la battuta per la quale il portiere, sempre seduto in guardiola, veniva paragonato ad una figura mitologica formata da metà uomo e metà sedia.

    OT. Generalmente mi diverto a definire il mio gatto poltrone, una figura mitologica composta da metà gatto e metà letto.
    Due cose mi hanno sempre sorpreso: l'intelligenza degli animali e la bestialità degli uomini. Bertrand Russell

Segnalibri

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi
  •