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Administrator
Manie da lettore
Il titolo è abbastanza esplicativo.
Ognuno di noi ha qualche sua mania, dai non negatelo
Per dirne una, io ho scoperto che, da quando prendo i mezzi, non posso portare a letto lo stesso libro che porto sulla metro!
Così ho iniziato a tenere due libri tipo i vestiti: giorno e notte eheheheh
Voi che tipo di manie avete?
The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.
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Questa dei due libri giorno/notte è una cosa che faccio anch'io, specialmente quando sono in ferie dove mi permetto letture molto impegnate di giorno che però alla sera sarebbero soporifere da morire per cui le sostituisco con qualche thriller adrenalinico.
Un'altra mania è la scelta del segnalibro in base alle dimensioni dello stesso rispetto al libro ... deve essere il più grande possibile senza però sporgere al di fuori delle pagine.
Sono malato, lo so
Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.
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Senior Member
Il libro deve essere nuovo di zecca. Non mi piacciono i libri rovinati. Inoltre deve essere mio e basta. Non riuscirei a leggere i libri di una biblioteca.
Due cose mi hanno sempre sorpreso: l'intelligenza degli animali e la bestialità degli uomini. Bertrand Russell
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Administrator
Originariamente inviato da
Serena-fundy
Il libro deve essere nuovo di zecca. Non mi piacciono i libri rovinati. Inoltre deve essere mio e basta. Non riuscirei a leggere i libri di una biblioteca.
E anche queste sono cose che condivido al 10.000%
Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.
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Moderator
Le mie manie da lettore compulsivo. Capo secondo: manie tassonomiche
Molte sono le possibili chiavi dicotomiche di classificazione del mio mondo bibliomaniaco.
- Violabilità. Divido i libri in due categorie: quelli in cui è sacrilego lasciare tracce scritturali o d'altra natura e quelli nei quali è lacito, o addirittura necessario scrivere, sottolineare, cassare, glossare, emarginare, compendiare, interpolare, annotare... Insomma la seconda categoria comprende i manuali, i conmpendi, le opere di consultazione, i supporti tecnici, strumenti utiilitari, tesi-scritte-da-cani-che -non-avresti-mai-e-poi-mai-voluto-leggere-ma-non ti-sei-sentito-di-rifiutare-una-gentilezza (e nessuna buona azione resta mai impunita)... insomma materiale di scrittura autorigenerante. Inutile dilungarmi sulla prima categoria. Quelli che non si tioccano, non si prestano, non escono di casa e causano crisi isteriche quando un famigliare tenta di utilizzare il przioso tomo come zeppa adducendo l'inane scusa che il libro "pareva vecchio".
- cerco di raggruppare i libri per prossimità di argomento, periodo, autore e genere. Naturalmente tutti questi criteri tendono ad entare in conflitto tra loro e l'entropia lentamente scivola verso il caos, fino a quando si impone un drastico intervento di ridefinizione dei criteri. Tempo fa, redendo di fare una cosa carina, una mia nipote mi ha riorganizzato le librerie dell'atrio di casa disponendo i libri in modo omogeneo secondo la grandezza e il colore della copertina. Non capiva perche fossi diventato furibondo.
- Devo soottolieare costantemente la demarcazione tra libri miei e libri non miei. Per una ragione che sfugge alla mia comprensione quelli della seconda categoria vogliono sempre ardentemente diventare parte della prima .
"non vitae sed scholae discimus" (Seneca, Epistulae morales ad Lucilium, 106, 12)
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Originariamente inviato da
Rupert
Molte sono le possibili chiavi dicotomiche di classificazione del mio mondo bibliomaniaco.
- Violabilità. Divido i libri in due categorie: quelli in cui è sacrilego lasciare tracce scritturali o d'altra natura e quelli nei quali è lacito, o addirittura necessario scrivere, sottolineare, cassare, glossare, emarginare, compendiare, interpolare, annotare... Insomma la seconda categoria comprende i manuali, i conmpendi, le opere di consultazione, i supporti tecnici, strumenti utiilitari, tesi-scritte-da-cani-che -non-avresti-mai-e-poi-mai-voluto-leggere-ma-non ti-sei-sentito-di-rifiutare-una-gentilezza (e nessuna buona azione resta mai impunita)... insomma materiale di scrittura autorigenerante. Inutile dilungarmi sulla prima categoria. Quelli che non si tioccano, non si prestano, non escono di casa e causano crisi isteriche quando un famigliare tenta di utilizzare il przioso tomo come zeppa adducendo l'inane scusa che il libro "pareva vecchio".
Fino a qualche tempo fa capitava anche a me, ma essendo la mia lettura solamente amatoriale e mai professionale (quella si limita alla manualistica lavorativa che, da anni, non porto più a casa) la mia sola categoria è la prima.
Originariamente inviato da
Rupert
- cerco di raggruppare i libri per prossimità di argomento, periodo, autore e genere. Naturalmente tutti questi criteri tendono ad entare in conflitto tra loro e l'entropia lentamente scivola verso il caos, fino a quando si impone un drastico intervento di ridefinizione dei criteri. Tempo fa, redendo di fare una cosa carina, una mia nipote mi ha riorganizzato le librerie dell'atrio di casa disponendo i libri in modo omogeneo secondo la grandezza e il colore della copertina. Non capiva perche fossi diventato furibondo.
Io purtroppo, per carestia di spazio (sofferenza che condividevo con Rosy finché non è passata al Kindle) mi trovo a organizzare i libri per criteri dimensionali in modo tale da ottimizzare al massimo la loro stipatura nella mia, mai abbastanza capiente, libreria
Originariamente inviato da
Rupert
- Devo soottolieare costantemente la demarcazione tra libri miei e libri non miei. Per una ragione che sfugge alla mia comprensione quelli della seconda categoria vogliono sempre ardentemente diventare parte della prima .
Questo lo faccio anch'io ... non uso metodi organici animali, ma poco ci manca.
Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.
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Master Member
Anch'io ho il libro-da-giorno e il libro-da-sera! Ma per motivi del tutto diversi dai vostri. Quasi sempre mi addormento con il libro in mano e così lo appoggio sul comodino e spengo la luce. Il mattino dopo quasi sempre mi dimenticavo di prendere il libro e metterlo nello zaino e regolarmente uscivo senza! Così ho cominciato con il doppio libro, quello che vive nel comodino e quello che abita nello zaino
Non mi interessa se il libro è spelacchiato o usato o imprestato (non potrei permettermi solo libri nuovi!) In ogni modo io lo tratto sempre benissimo, niente orecchie, nè sottolineature. (varie volte mi è capitato di cancellare le sottolineature altrui dai libri della biblioteca...)
Se c'è la sovracopertina, la tolgo e la metto da parte e la rimetto alla fine della lettura
Cerco sempre di interrompere alla fine del capitolo, se riesco
Tengo da parte vari segnalibri che prontamente infilo nelle pagine dove c'è una frase interessante da ricopiare o un riferimento ad un luogo o persona sulla quale voglio saperne di più, così poi interrogo Internet in proposito
Leggo ovunque, non ho problemi, non mi danno fastidio i rumori o le persone
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Administrator
Originariamente inviato da
Elvira Coot
Se c'è la sovracopertina, la tolgo e la metto da parte e la rimetto alla fine della lettura
Regola aurea
Originariamente inviato da
Elvira Coot
Cerco sempre di interrompere alla fine del capitolo, se riesco
Lo farei volentieri ma, specialmente nella lettura serale, il sonno colpisce a tradimento, io però quando riprendo il libro riparto dall'inizio del capitolo non terminato.
Originariamente inviato da
Elvira Coot
Leggo ovunque, non ho problemi, non mi danno fastidio i rumori o le persone
Idem.
La mia performance migliore è quando leggo in un piccolo parco circondato da torme urlanti di bambini impegnati in attività ludiche a volume da jet in decollo.
Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.
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Master Member
Non so se le mie siano manie, o più semplicemente, usanze. Ne ho parecchie ed alcune in contrasto netto con ciò che ho letto finora( vi scandalizzerò?).
- Presto volentieri i miei libri ad amici e parenti( col risultato che ogni tanto ne perdo).
- Non prendo libri in prestito dalla biblioteca per principio. Mi rende insofferente il dovere di renderli con scadenza, anche se dovessi leggerli in due giorni!
Ma dagli amici li prendo, se me li offrono .
-mi piace sottolineare o evidenziare con un colore tenue le righe che devo ricordare o rileggere. Se un mio libro non è sottolineato o evidenziato, mi è piaciuto abbastanza, ma non al massimo.
Al contrario, tratto benissimo i libri che mi prestano( l'evidenziare è una cosa mia); addirittura li fodero di plastica trasparente , dopo aver tolto le sopracopertine.
-Leggo sempre un capitolo fino alla fine , a costo di tenere gli occhi aperti con gli stuzzicadenti! Se poi ero già mezza addormentata, lo rileggo il giorno dopo.
- Leggo volentieri a letto, in poltrona, in campagna, sul mio terrazzo. Meno alla spiaggia, tra sabbia e gente urlante.
-Una mania, che il consorte mi critica(va)?
Portarmi sempre più libri in viaggio, per timore di restare senza lettura.Se mi prende l'insonnia sono capace di leggere un libro in una notte e allora il risultato era che in valigia avevo sempre chili di libri.
Dico avevo, perchè col Kindle ho risolto. Anche se non mi piace, è comodo e mi porto quello. Con buona pace del marito.Che si porta il suo! Ho detto tutto?
Ciao ciao
Rosy
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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Moderator
Originariamente inviato da
Elvira Coot
Non mi interessa se il libro è spelacchiato o usato o imprestato (non potrei permettermi solo libri nuovi!) In ogni modo io lo tratto sempre benissimo, niente orecchie, nè sottolineature. (varie volte mi è capitato di cancellare le sottolineature altrui dai libri della biblioteca...)
Cocordo, condivido e quoto in pieno
Originariamente inviato da
Elvira Coot
Se c'è la sovracopertina, la tolgo e la metto da parte e la rimetto alla fine della lettura
Idem. Se però promuovo un libro al rango di "degno d'occupare spazio prezioso nei miei sovraffollati scaffali" la sovracoperta, spesso orribile e sempre scomodissima, la elimino definitivamente.
Originariamente inviato da
Elvira Coot
Cerco sempre di interrompere alla fine del capitolo, se riesco
La mia versione della stessa cosa è: Cerco sempre di interrompere alla fine del capitolo, se riescono a strapparmeno di mano.
Originariamente inviato da
Elvira Coot
Tengo da parte vari segnalibri che prontamente infilo nelle pagine dove c'è una frase interessante da ricopiare o un riferimento ad un luogo o persona sulla quale voglio saperne di più, così poi interrogo Internet in proposito
Postit. Sempre sia lodato l'inventore dei postit. Postittizzo selvaggiamente soprattutto manuali e saggi.
Originariamente inviato da
Elvira Coot
Leggo ovunque, non ho problemi, non mi danno fastidio i rumori o le persone
Quoto in pieno. Credo di avere pochi rivali in questo. Mia moglie dice che soffro di una forma di autismo biblio-indotto.
"non vitae sed scholae discimus" (Seneca, Epistulae morales ad Lucilium, 106, 12)
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Administrator
Mauro, la storia del segnalibro è la prima volta che l'ho sentita. Ti aggiudichi il primato eheheh
Elvira, anche per me fermarmi alla fine del capitolo è importante. Mi aiuta a non perdermi il discorso.
Un'altra mia mania? Non prestare mai i libri a mia madre! Se glieli do, direttamente glieli regalo! Non posso sopportare l'idea che lei apra il libro e strofina la parte bassa del palmo della mano al centro delle pagine (nella rilegatura) per "spaccarle" in due e poterle leggere meglio! E per di più ad ogni pagina!
The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.
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Master Member
Originariamente inviato da
DarkCoffee
Non posso sopportare l'idea che lei apra il libro e strofina la parte bassa del palmo della mano al centro delle pagine (nella rilegatura) per "spaccarle" in due e poterle leggere meglio!
E per di più ad ogni pagina!
Sacrilegio!
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Master Member
Ora devo uscire, ma più tardi vi dirò le mie, che sono copiose.
Rosy
" Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
M.Medeiros
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Moderator
Originariamente inviato da
Mauro
Questa dei due libri giorno/notte è una cosa che faccio anch'io, specialmente quando sono in ferie dove mi permetto letture molto impegnate di giorno che però alla sera sarebbero soporifere da morire per cui le sostituisco con qualche thriller adrenalinico.
Le mie letture non hanno un ciclo diurno e uno notturno. Faccio anche spesso fatica a distinguere tra lettura impegnata e lettura da diporto. Il mio pane quotidiano me lo forniscono la storia e la didattica (della storia) e quindi mi capita molto spesso di leggere testi storici, che a volte mi piacciono molto, a volte meno, a volte per nulla, ma per cause intrinseche al libro, non per il genere o l'argomento.
Mi piace invece moltissimo saltabeccare e variare le letture. posso cominciare e portare avanti in modo parallelo la lettura di una decina di libri... scientifici o da trastullo che siano.
Originariamente inviato da
Mauro
Un'altra mania è la scelta del segnalibro in base alle dimensioni dello stesso rispetto al libro ... deve essere il più grande possibile senza però sporgere al di fuori delle pagine.
Sono malato, lo so
Originariamente inviato da
twiner
Mi piace lasciare all'interno dei libri che mi hanno colpito un segno tangibile, ad esempio uno scontrino, un biglietto di un concerto, .. che mi fanno ricordare quando ho letto quel libro.
Biglietti del treno, d'aereo, dell'autobus e cartoline illustrate. Questo è il mio arsenale di segnalibri standard. L'origine è sempre il viaggio... che continua nel libro. Mescolo un po' le caratteristiche dei segnalibro di Mauro con quelle dei memorabilia di Twiner.
"non vitae sed scholae discimus" (Seneca, Epistulae morales ad Lucilium, 106, 12)
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18-December-2014, 23:23
#15
Moderator
Con le migliori intenzioni e volendomi fare un piacere, mia nipote ha perpetrato un delitto quasi imperdonabile che le è valsa uno scroscio di improperi e di strali furibondi da parte mia.
La tapina ha pensato di far cosa gradita "riordinando" i tomi di un paio di scaffali che secondo i suoi sentimenti erano in disordine. Li ha estratti, raggruppati per lingua e genere (secondo una sua percezione personale del concetto) e li ha riposti con una certa attenzione alla coerenza dei formati.
ORRORE!
Ho ritrovato libri sulla rivoluzione russa assieme alle agiografie e ai manuali di paleografia latina perché scritti in tedesco. I sonetti di Shakespeare tra i testi sulla prima guerra mondiale e l'urbanizzazione nel tardo medioevo, conglomerati solo perché scritti in inglese. In Francese c'era di tutto un po' alla rinfusa... una disperazione.
E voleva farmi un favore. Chissà se avesse voluto farmi un dispetto...
"non vitae sed scholae discimus" (Seneca, Epistulae morales ad Lucilium, 106, 12)
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