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Discussione: [La mia città] - Roma

          
  1. #1
    Administrator L'avatar di DarkCoffee
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    [La mia città] - Roma

    Mi è venuta un'idea a parer mio interessante

    Siccome, sempre, descriviamo città come turisti a questo punto perchè non descrivere le proprie città sia come turisti che come residenti?

    Per tenere ordinato direi di intitolare i vari thread con la seguente sintassi:
    [La mia città] - NOME DELLA CITTA'
    Esempio: [La mia città] - Roma

    A questo punto parto io con Roma
    The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.

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  3. #2
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    E' simpatico. Ma io, per esempio, nel caso decida, dovrei parlare di Genova ( città a 30 km) o del mio paesotto, Arenzano?
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  4. #3
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    Come vuoi tu. Puoi anche farle tutte e due visto che le vivi entrambe
    The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.

  5. #4
    Logopedista nei sogni L'avatar di Estella
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    La Dorothy Circus Gallery è uno spazio dedicato all’arte pop surrealista e alle nuove tendenze dell’arte figurativa, apre a Roma nel 2007, “Ai confini tra New York e il paese delle Meraviglie”.
    La D.C.G. ha portato per la prima volta sulle scene dell’arte contemporanea italiana artisti del calibro di Ron English, Sas & Colin Christian, Miss Van, Camille Rose Garcia, Alex Gross, Joe Sorren, Tara McPherson, James Jean, Kazuki Takamatsu e molti altri.
    Dal 2011 nella sede nel centro storico di Roma, alza nuovamente il sipario sulla sua esclusiva programmazione dedicata al Pop Surrealismo e all’ Urban Art, confermandosi lo spazio ideale per ospitare l’animo inquieto di queste seducenti correnti artistiche.
    La suggestiva location nel cuore di Roma mantiene lo stile magico e il carattere unico del suo “Primo Circo”, aggiungendo ancora un tocco di lusso: veste di velluti bianchi l’Art Bookshop, dedicato a tutte le monografie sugli artisti esposti, reso unico dalla selezione di stampe “limited edition” e dei più rari Art Toys d’autore, e crea per la sala espositiva “ Red Hall”, una scenografia che ricorda l’Alice in Wonderland di Tim Burton.
    Il concept curatoriale della galleria è quello di proporre eventi espositivi sempre dedicati a temi specifici, aprendo l’orizzonte oltre la dimensione esclusivamente pittorica, e coinvolgendo il pubblico nei molteplici aspetti, non solo sensoriali, dell’Arte, in un confronto continuo con musica, letteratura e costume.
    La Dorothy Circus Gallery, già nel 2009 eletta tra le 100 gallerie e musei più importanti del mondo nella classifica della rivista americana Juxtapoz, è oggi la galleria d’arte di riferimento per il Pop Surrealismo in Europa. La Galleria ed i suoi Artisti sono sempre recensiti dalle più autorevoli testate giornalistiche e televisive, vantano numerose collaborazioni con le più rinomate gallerie internazionali ed istituzioni del settore.
    La D.C.G., nella persona della direttrice Alexandra Mazzanti, ha curato l’importante mostra antologica “Pop Surrealism: What a WonderFool world”, tenutasi nel 2010 presso il Museo di Palazzo Collicola a Spoleto, e numerose altre esposizioni presso Musei e prestigiose sedi istituzionali italiane come L’Acquario Romano – Casa dell’Architettura e Palazzo Valentini a Roma, e la retrospettiva “The Trouble with Angels”, presso Palazzo Saluzzo Paesana a Torino, dedicata all’Artista leader della digital art Ray Caesar, di cui la D.C.G. è l’unico rappresentante in Italia.
    A partire dal 2013 la D.C.G. ha avviato l’innovativo “Social Related Art Project” Spray for your Rights, coinvolgendo Artisti, Pubblico e l’Amministrazione di Roma Capitale su importanti temi sociali e culturali condivisi, quali la Convivenza, i Diritti delle Minoranze e la Tutela dell’Ambiente. Il primo importante intervento si è concretizzato nella realizzazione, da parte del rinomato urban artist brasiliano Eduardo Kobra, del murale fotorealistico dedicato all’attivista pakistana e Premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai, sulle facciata esterna del M.A.A.M., in Via Prenestina – Roma.
    Il secondo recente step, datato Novembre 2014, ad opera del belga ROA, uno tra i più importanti street artist mondiali, è ispirato alla triste vicenda dell’orsa Daniza, con la realizzazione di un muro in bianco e nero “old-school” presso il Mercato Vittoria in Prati – Roma.
    Godendo di fama e stima a livello internazionale, la Dorothy Circus Gallery è impegnata oltre che nel portare in Italia gli artisti più famosi della scena pop surrealista e urban art internazionale, anche nella ricerca e nella valorizzazione dei nuovi talenti della pittura contemporanea italiana, europea e d’oltre oceano. Pubblica numerosi cataloghi delle mostre proposte, e un ricco catalogo annuale in collaborazione con la casa editrice Drago Publishing, distribuito in tutto il mondo nelle librerie e nei musei.
    L’obiettivo della Dorothy Circus Gallery è di visualizzare gli autori di una corrente in continua evoluzione quali precursori del nuovo linguaggio dell’avanguardia figurativa, che si fonde e si alimenta nella vita della galleria stessa.

    Spero di riuscire a trovare prossimamente una mostra che mi interessi e di andare a visitare questo spazio.
    Via dei Pettinari 76.
    Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.


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  7. #5
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    A Roma in via dei Falegnami 9 c'è "La casa di Frida", un'altra tappa che devo assolutamente fare.
    La casa di Frida è il primo punto vendita a Roma dedicato all’arte e alla tradizione popolare messicana. Qui è possibile trovare autentici manufatti artigianali: argento, ambra, ceramiche, tessuti e altro ancora. Speciale attenzione è rivolta alla famosa pittrice messicana Frida Kahlo; in particolare, l’argenteria richiama quella che usava abitualmente la celebre artista.
    Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.


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  9. #6
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    A Roma ho visto che il Tevere non è bello, ma trascurato nelle banchine, da dove spuntano rive a cui non c'è chi metta mano. Nessuno usa le navi da carico brunite dalla ruggine, nemmeno le barche. .. A Roma ho visto nel ghetto che non bisogna lodare il giorno prima della sera. Ma nel giorno dell'espiazione a ciascuno sarà perdonato in anticipo per un anno..Ho visto a Campo de' Fiori che Giordano Bruno continua ad essere bruciato. Ogni sabato, quando smantellano le bancarelle intorno a lui restano solo le fioraie, quando la puzza di pesce, cloro e frutta marcita va disperdendosi sulla piazza, gli uomini raccolgono sotto i suoi occhi i rifiuti che sono rimasti dopo che di tutto è stato fatto mercato, e danno fuoco al mucchio.
    Sul Campidoglio l'alloro e nel foro l'erbaccia proditoria, e quando l'erba sulle colonne chiuse con assi e sulle mura spezzate piombava nel crepuscolo, ho udito il rumore della città, ingannevolmente lontano, e soave lo scivolare delle automobili.
    Ho visto, dove le strade di Roma finiscono, insinuarsi in città il cielo trionfante che non si chinava sotto nessun portone e si estendeva sopra i sette colli, azzurro dopo le scorrerie sulle coste della Sicilia e pieno dei frutti delle Isole del Mar Tirreno, illeso dopo gli assalti nei briganti d'Abruzzo e nero di grappoli di rondini, sopra gli Appennini.
    A Roma ho visto che tutto ha un nome e che bisogna conoscere i nomi.
    Alla stazione Termini ho visto che a Roma i commiati sono presi più alla leggera che altrove. Perché quelli che partono lasciano a quelli che restano lo scontrino della nostalgia.

    Ingeborg Bachmann - inedito, dal Messaggero del 17 settembre 2013, anticipazione del libro Quel che ho visto e udito a Roma, di Ingeborg Bachmann pubblicato da Quodlibet.
    Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.


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  11. #7
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    The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.

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  13. #8
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    Modigliani scrive così di Roma all'amico Oscar Ghiglia: "Di Roma non ti parlo. Roma che mentre ti parlo è non fuori ma dentro di me, come un gioiello terribile incastonato sopra i suoi sette colli, come sopra sette idee imperiose. Roma è l'orchestrazione di cui mi cingo, la circoscrizione in cui mi isolo e pongo il mio pensiero. Le sue dolcezze febbrili, la sua campagna tragica, le sue forme di bellezza e di armonia, tutte queste cose sono mie, per il mio pensiero e per la mia opera. Ma io non posso dirti tutta l'impressione che io trovo in lei, né tutte le verità che io ho saputo cogliere da lei. […] Cerco inoltre di formulare con la maggior lucidità le verità sull'arte e sulla vita che ho raccolto sparse nelle bellezze di Roma, e come me ne è balenato un collegamento intimo, cercherò di rivelarlo e di ricomporne la costruzione e quasi direi l'architettura metafisica per crearne la mia verità sulla vita, sulla bellezza, sull'arte. […]"
    Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.


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  15. #9
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    Credo che sia in tema.
    Una mia amica ( non di Roma) una volta mi disse…”se ti lasciassi per una settimana mio figlio dove lo porteresti?”
    Un bambino con cui trascorrere sette giorni ...un bell’ "impegno-gioia"!
    Chi ,dove, cosa …?
    Certo dipende dall’eta’ ,dal periodo e da altre cosette…
    senza considerare che e’ difficile condensare ( rima involontaria) comunque…..

    Primo giorno al museo EXPLORA ...

    un museo a misura di bambino, dove sono loro i protagonisti ...scene della vita quotidiana riprodotte per loro uso. Dall'ufficio postale, allo studio televisivo, i piccoli possono giocare ed apprendere cosa succede nel mondo dei grandi. C’é anche un ristorante dedicato.

    Poi un salto alla Casina di Raffaello a Villa Borghese dove c’è un immensa ludoteca immersa nel verde...oltre al parco giochi ci sono molti libri per la loro eta’...e un laboratorio dove dipingere e giocare.

    Secondo giorno a Technotown ..

    .che propone alcuni giochi interattivi, come la macchina del tempo, dove gareggiano due squadre per un incredibile viaggio nel tempo, alla scoperta di antichi luoghi della citta’ di Roma. Ti danno un guanto virtuale e occhiali speciali e interagisci con le varie scene.


    Terzo giorno dalle parti mie...

    al Gianicolo...spettacolo dei burattini , sparo del cannone a mezzogiorno, giretto in pony ,bellissimo panorama sulla citta’ ....e possibilita’ per me di adocchiare belle turiste....

    poi spuntino in un posticino con tavolini sulla piazza, proprio di fronte al Pantheon, una occasione unica per ammirare uno dei più famosi monumenti di Roma, mentre ascolteremo musica dagli artisti di strada. Credo che anche ai piu’ piccoli potra’ piacere fare un salto al quartiere Aventino, dove.proprio accanto al Giardino degli Aranci si trova il famoso “buco della serratura”, dal quale si guarda dritti sul Cupolone di San Pietro. Poi un salto alla Bocca della verita’, l’antico mascherone pronto ad accogliere la mano del turista…se non si dice la verita’ e’ pronto a morderti. I bambini non sono attratti dalle chiese…per agevolarli e incuriosirli vengono organizzati dei family tour .
    A San Pietro a d esempio con un’audioguida e una coloratissima mappa si puo’ fare una caccia al tesoro. Divertenti personaggi come il custode Gregorio, il dio Mercurio e Michelangelo in persona, si alternano sino alla Cappella Sistina con interessanti spiegazioni adatte ai piccoli. Sosta nell’area sacra di Largo Argentina dove gusteremo un bel frullato ( c’è un bar famoso per questo)


    Quarto giorno allo Zoomarine....

    un parco a tema che si sviluppa su 34 ettari ed ospita animali marini, uccelli acquatici e tropicali. Sono programmate esibizioni di animali addestrati( delfini pappagalli ecc) durante diversi momenti della giornata. Cinema in 3 D e area dove giocare con l’acqua.

    Il quinto giorno relax al mare…


    in alternativa o una visita a Cinecitta World dedicata al mondo del cinema o una passeggiata al parco dell’Appia antica …anche qui si organizzano attivitaì e percorsi per bimbi dai tre ai 12 anni.

    Il sesto giorno si riparte con un bel giretto al Bioparco uno dei giardini zoologici piu’ antichi d’Europa.


    Sulla via del ritorno una passeggiatina ai Fori imperiali e al Colosseo , magari gustando un bel cono gelato. Qualcosa sull’antica grandezza bisognera’ pure raccontarla …senza annoiarlo naturalmente.



    Il settimo partita allo stadio a vedere la Roma...e li io divento uno della sua eta’...ma con meno equilibrio.


    Ok la vacanza e’ finita.

    Per ricordo gli regalerei un piccolo libro “I bambini alla scoperta di Roma antica” di Anna e Elisabetta Parisi e Rosaria Punzi ricco di disegni e informazioni.
    Cosi magari, quando sara’ piu’ grandicello, chiedera’ ai genitori di riportarlo a Roma e sapere qualcosa in piu’ sulla storia e sull’arte di questa citta’…lunga 3000 anni.


    PS


    Dopo settimana cosi per riprendermi ne dovrei fare almeno un' altra alle Maldive.
    Io li odio i nazisti dell'Illinois...

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