Grande Ozpetek. Non mi delude mai.

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Un film che contiene tutto: passione, tenerezza, rabbia, amicizia, dolore ,ancora dolore, speranza.....

E' la storia di un grande amore, ma così travolgente, che nulla può fermarlo : differenze sociali, stile di vita, controindicazioni varie.
Elena ed Antonio, dopo un primo incontro-scontro, si innamorano a tal punto da mollare i rispettivi partners e sposarsi. Lei bella, raffinata, fragile di aspetto. Lui "burino", grosso, tutto tatuato, rozzo nel parlare. Ma tant'è....
Li ritroviamo tredici anni dopo.
Lui fa sempre il meccanico, è ancora peggio di allora; la tradisce con donne occasionali e demanda ad Elena - che nel frattempo ha realizzato il suo sogno di aprire un locale alla moda con un amico gay -anche l'educazione dei figli.
Tutto procederebbe nei binari della normalità, nonostante i cambiamenti del loro ménage, se Elena un giorno per caso non scoprisse di avere un brutto cancro al seno.
Sconvolgimento totale .

Comincia un calvario che coinvolge in modi diversi tutti i membri della famiglia e della piccola comunità di amici. Qui mi fermo, perchè la seconda parte del film è tutta da scoprire; struggente, senza mai scendere nel patetico o nel lacrimoso, e con un simile argomento non era facile!

Grande storia di sentimenti. L'amicizia, che per Ozpetek ha un'importanza immensa. Gli affetti familiari. L'amore. La speranza. La storia si chiude con un segno di speranza.
Perfino l'amicizia occasionale, ma quella che lascia un segno. C'è, in questo film, un gioiello, nella figura della compagna di stanza di Elena, in ospedale ;un'attrice straordinaria , Paola Minaccioni, che interpreta in modo stupendo una malata terminale , e riesce persino a farci ridere!

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Tutte le figure del film sono azzeccate, Il quasi esordiente Francesco Arca( Antonio), l'amico di Elena , gay tenerissimo ( Filippo Scicchitano), la coppia mamma-zia , ( Carla Signoris ed Elena Sofia Ricci)

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Un discorso a sè merita la protagonista, Kasia Smutniak, bravissima, intensa sia nelle scene d'amore, che nei momenti della malattia e del dolore. Splendida nei momenti di gioia, ed ugualmente bella pallidissima e senza capelli. Credo con questa interpretazione abbia raggiunto una buona maturità di attrice drammatica.

Un film che consiglio vivamente. Gli estimatori ( come me) di Ozpetek non resteranno delusi!!
Rosy

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