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Discussione: Poesie contro la guerra

          
  1. #31
    Master Member L'avatar di daniela
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    I bambini giocano alla guerra

    I bambini giocano alla guerra.
    E' raro che giochino alla pace
    perché gli adulti
    da sempre fanno la guerra,
    tu fai pum e ridi;
    il soldato spara
    e un altro uomo
    non ride più.
    E' la guerra.

    C'è un altro gioco
    da inventare:
    far sorridere il mondo,
    non farlo piangere.

    Pace vuol dire
    che non a tutti piace
    lo stesso gioco,
    che i tuoi giocattoli
    piacciono anche
    agli altri bimbi
    che spesso non ne hanno,
    perché ne hai troppi tu;
    che i disegni degli altri bambini
    non sono dei pasticci;
    che la tua mamma
    non è solo tutta tua;
    che tutti i bambini
    sono tuoi amici.

    E pace è ancora
    non avere fame
    non avere freddo
    non avere paura

    Bertold Brecht
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  2. #32
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    Armi dell'allegria


    Eccole qua
    le armi che piacciono a me:
    la pistola che fa solo pum
    (o bang, se ha letto qualche fumetto)
    ma buchi non ne fa...
    il cannoncino che spara
    senza fare tremare
    nemmeno il tavolino...
    il fuciletto ad aria
    che talvolta per sbaglio
    colpisce il bersaglio
    ma non farebbe male
    né a una mosca né a un caporale...
    Armi dell'allegria!
    Le altre, per piacere,
    ma buttatele tutte via!



    Gianni Rodari
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  3. #33
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    Torture
    Nulla è cambiato.
    Il corpo prova dolore,
    deve mangiare e respirare e dormire,
    ha la pelle sottile, e subito sotto – sangue,
    ha una buona scorta di denti e di unghie,
    le ossa fragili, le giunture stirabili.
    Nelle torture di tutto ciò si tiene conto.

    Nulla è cambiato.
    Il corpo trema, come tremava
    prima e dopo la fondazione di Roma,
    nel ventesimo secolo prima e dopo Cristo,
    le torture c’erano e ci sono, solo la Terra è più piccola
    e qualunque cosa accada, è come dietro la porta.

    Nulla è cambiato.
    C’è soltanto più gente,
    alle vecchie colpe se ne sono aggiunte di nuove,
    reali, fittizie, temporanee e inesistenti,
    ma il grido con cui il corpo ne risponde
    era, è e sarà un grido di innocenza,
    secondo un registro e una scala eterni.

    Nulla è cambiato.
    Tranne forse i modi, le cerimonie, le danze.
    Il gesto delle mani che proteggono il capo
    è rimasto però lo stesso.
    il corpo si torce, si dimena e si divincola,
    fiaccato cade, raggomitola le ginocchia,
    illividisce, si gonfia, sbava e sanguina.

    Nulla è cambiato.
    Tranne il corso dei fiumi,
    la linea dei boschi, del litorale, di deserti e ghiacciai.
    Tra questi paesaggi l’anima vaga,
    sparisce, ritorna, si avvicina, si allontana,
    a se stessa estranea, inafferrabile,
    ora certa, ora incerta della propria esistenza,
    mentre il corpo c’è, e c’è, e c’è
    e non trova riparo.


    WISLAWA SZIMBORSKA
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  4. #34
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    Due anni fa, Riservista,
    avresti voluto bruciare
    la cartolina oppure
    sparire, disertore.
    Invece sei rimasto a servire
    l'Aereonautica. La testa sfornava
    cattive pensate, mandavi
    il cuore in porta
    come un pallone, il tuo buon cuore
    che mai e poi mai cessa
    di riconoscere i suoi torti.
    Da Frisco hai fatto una telefonata.
    Poi ti hanno confezionato
    un Aereomedico
    che riappiccicava insieme
    pezzi umani staccati
    dagli spari. Alcuni rispediti al mittente
    troppo morti per essere malati.
    Ma io non tenni un diario
    a quel tempo
    e tu dici che oggi
    fai di peggio
    Oggi scarichi corpi di uomini
    alla base aereonautica
    di Travis - maledetta -
    niente alberi, un cratere
    circondato da colline.
    Lo Starlifter dal
    Vietnam, megacarro funebre,
    atterra. Cento
    ne arrivano giorno dopo giorno
    solo quarantott'ore
    dopo la morte, carichi
    addirittura a volte
    di sessanta bare in schiera.
    Manuale Meno Numero
    Sedici Prontuario
    preferisce intitolare il tutto
    I resti umani.
    Questa è la posizione
    che ha preso il mondo
    con i figli del nemico
    e le conquiste del nemico.
    Tu li scarichi - scivolano
    in sacchi di gomma
    dentro una bara di alluminio -
    questi resti umani,
    ché mantengono sempre la testa più alta
    dei dieci ditini dei piedi.
    Hanno la precedenza assoluta quando
    vengono rispediti
    con lo stipendio di quattro mesi
    e con le spese di sepoltura
    acclusi.
    Quali riguardi
    per quei resti umani!
    Servono per le statistiche!
    Non sia mai che vengano
    gettati a mare da aerei in panne.
    Restino a bordo! Sono più importanti
    ora che sono morti.
    E tu mi dici: "Finché non t'ammazzano
    ti trattano come una merda".
    E vengono poi portati nella Caverna
    quei resti umani timbrati
    su uno Starlifter, un Cargomaster,
    un aereo postale, un Hercules
    mentre il napalm bolle in pentola,
    mentre il napalm s'acquatta nel nido di morte.
    E qui da noi si faceva
    la Marcia della Pace -
    questa Washington che occupiamo.

    Anne Sexton
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  5. #35
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    Il museo della guerra di Karlovac è
    una caserma bombardata che puzza di urina
    nel cortile ci sono cannoni e mezzi corazzati
    quelli nemici semidistrutti
    quelli croati nuovi e lucidi
    come se la battaglia dovesse ricominciare domani.

    nel mezzo quello che resta di un Mig
    i ragazzini lo guardano entusiasti
    gli corrono attorno

    ma io vorrei dirgli che la coda di un aereo abbattuto
    non è come quella di una lucertola
    che si stacca senza dolore
    se la stringi tra le mani

    sulla fusoliera c’è una stella rossa
    vorrei dirgli che anche in volo
    non ha mai brillato come quelle vere
    dal suo cielo di lamiera.

    Francesco Tomada
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  6. #36
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    AGAMENNONE

    Dalla polvere della battaglia
    torna
    con il cuore ferito
    e due braccia di tamburi e oro.
    Sognando le dolci labbra di Clitennestra
    che intanto si scioglievano
    una notte dopo l’altra,
    sulle labbra del suo amante Egisto.

    Quando aprì la porta
    vide sulle sue labbra viscide
    le migliaia di cadaveri lasciati
    sul campo di battaglia,
    e si accorse di avere dimenticato
    di lasciare là il suo corpo.

    ADNAN AL-SAYEGH
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  7. #37
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    L'eroe al caffè

    È stato al fronte, sì, ma col pensiero,
    però ti dà le spiegazioni esatte
    delle battaglie che non ha mai fatte,
    come vi fosse stato per davvero.

    Dovresti vedere come combatte
    nelle trincee d'Aragno! Che guerriero!
    Tre sere fa, per prendere il Montenero,
    ha rovesciato il bricco del latte!

    Col suo sistema di combattimento
    trova ch'è tutto facile: va a Pola,
    entra a Trieste e ti bombarda Trento.

    Spiana i monti, sfonda, spara, ammazza...
    - Per me - borbotta - c'è una strada sola...
    E intinge i biscotti nella tazza.

    Trilussa
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  8. #38
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    Il disertore

    In piena facoltà
    egregio presidente
    le scrivo la presente
    che spero leggerà.
    La cartolina qui
    mi dice terra terra
    di andare a far la guerra
    quest'altro lunedì
    Ma io non sono qui
    egregio presidente
    per ammazzar la gente
    più o meno come me
    Io non ce l'ho con lei
    sia detto per inciso
    ma sento che ho deciso
    e che diserterò.
    Ho avuto solo guai
    da quando sono nato
    i figli che ho allevato
    han pianto insieme a me.
    Mia mamma e mio papà
    ormai son sotto terra
    e a loro della guerra
    non gliene fregherà.
    Quand'ero in prigionia
    qualcuno mi ha rubato
    mia moglie e il mio passato
    la mia migliore età.
    Domani mi alzerò
    e chiuderò la porta
    sulla stagione morta
    e mi incamminerò.
    Vivrò di carità
    sulle strade di Spagna
    di Francia e di Bretagna
    e a tutti griderò.
    Di non partire più
    e di non obbedire
    per andare a morire
    per non importa chi.
    Per cui se servirà
    del sangue ad ogni costo
    andate a dare il vostro
    se vi divertirà.
    E dica pure ai suoi
    se vengono a cercarmi
    che possono spararmi
    io armi non ne ho.

    Boris Vian

  9. #39
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    A presto, amico mio, a presto.

    Mio caro, sei nel mio cuore.
    Questa partenza predestinata
    Promette che ci incontreremo ancora.

    A presto, amico mio, senza mano, senza parola
    Nessun dolore e nessuna tristezza dei sopraccigli.
    In questa vita, morire non è una novità,

    ma, di certo, non lo è nemmeno vivere.

    Sergej Aleksandrovič Esenin
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  10. #40
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    Un soldato di Lee

    L’ha raggiunto una palla sopra la riva
    D’una chiara corrente di cui il nome
    Ignora. Cade bocconi (è vera
    La storia, e più d’un uomo fu quell’uomo.)
    La brezza d’oro muove gli oziosi
    Aghi delle pinete. La paziente
    Formica scala il volto indifferente.
    Sale il sole. Già molte cose cambiarono
    E molte cambieranno sino a questo
    Giorno dell’avvenire in cui ti canto.
    Per te, che senza il beneficio del pianto
    Sei caduto, come cade un uomo morto,
    Non c’è marmo, che custodisca la tua memoria;
    Sei piedi di terra sono la tua oscura gloria.

    J.L. Borges
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  11. #41
    Master Member L'avatar di Claire
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    NON TI HO MAI AMATA TANTO

    Non ti ho mai amata tanto, ma soeur,
    come quando ti ho lasciata in quel tramonto.
    Il bosco m' inghiottì, il bosco azzurro, ma soeur,
    sopra stavano sempre le pallide costellazioni dell'Occidente.

    Non risi neppure un poco, per niente, ma soeur,
    -io che per gioco andavo incontro ad un oscuro destino-
    mentre i volti dietro di me lentamente
    sbiadivano nella sera del bosco azzurro.

    Tutto era bello in questa sera unica, ma soeur,
    -non fu mai più così dopo nè prima-
    certo: ora mi restavano solo i grandi uccelli
    che a sera, nel cielo oscuro, hanno fame.

    Berthold Brecht

    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  12. #42
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    NON SI SA MAI

    Ballò con l'erba alta
    per un momento, come dondolasse
    con una donna. Le canne dei nostri fucili
    si accesero incandescenti.
    Quando arrivai da lui,
    un alone blu
    di mosche l'aveva già reclamato.
    Tirai via la foto sbriciolata
    dalle sue dita.
    Non c'è altro modo
    per dirlo : m'innamorai.
    La mattina si schiarì di nuovo,
    solo un mortaio lontano
    e elicotteri in decollo da qualche parte.
    Gli misi il portafogli in tasca
    e lo girai, così non sarebbe rimasto
    a baciare la terra.

    Yusef Komunyakaa
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  13. #43
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    Voce di donna

    Io nacqui sposa di te soldato.
    So che a marce e a guerre
    lunghe stagioni ti divelgon da me.
    Curva sul focolare aduno bragi,
    sopra il tuo letto ho disteso un vessillo -
    ma se ti penso all’addiaccio
    piove sul mio corpo autunnale
    come su un bosco tagliato.
    Quando balena il cielo di settembre
    e pare un’arma gigantesca sui monti,
    salvie rosse mi sbocciano sul cuore:
    che tu mi chiami,
    che tu mi usi
    con la fiducia che dai alle cose,
    come acqua che versi sulle mani
    o lana che ti avvolgi intorno al petto.
    Sono la scarna siepe del tuo orto
    che sta muta a fiorire
    sotto convogli di zingare stelle.

    Antonia Pozzi
    18 settembre 1937
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  14. #44
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    Il cielo è di tutti

    Qualcuno che la sa lunga
    mi spieghi questo mistero:
    il cielo è di tutti gli occhi,
    di ogni occhio è il cielo intero.

    E' mio, quando lo guardo.
    E' del vecchio, del bambino,
    del re, dell'ortolano,
    del poeta, dello spazzino.

    Non c'è povero tanto povero
    che non ne sia il padrone.
    Il coniglio spaurito
    ne ha quanto il leone.

    Il cielo è di tutti gli occhi,
    ed ogni occhio, se vuole,
    si prende la luna intera,
    le stelle comete, il sole.

    Ogni occhio si prende ogni cosa
    e non manca mai niente:
    chi guarda il cielo per ultimo
    non lo trova meno splendente.

    Spiegatemi voi dunque,
    in prosa od in versetti,
    perchè il cielo è uno solo
    e la terra è tutta a pezzetti.

    (Gianni Rodari)
    The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.

  15. #45
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    Il 24 marzo 1980 Monsignor Romero, arcivescovo di San Salvador, viene ucciso da un sicario mentre sta celebrando la Messa, a causa del suo impegno nel denunciare le violenze della dittatura.

    In memoria del vescovo Romero

    In nome di Dio vi prego, vi scongiuro,
    vi ordino: non uccidete!
    Soldati, gettate le armi...
    Chi ti ricorda ancora,
    fratello Romero?
    Ucciso infinite volte
    dal loro piombo e dal nostro silenzio.
    Ucciso per tutti gli uccisi;
    neppure uomo,
    sacerdozio che tutte le vittime
    riassumi e consacri.
    Ucciso perché fatto popolo:
    ucciso perché facevi
    cascare le braccia
    ai poveri armati,
    più poveri degli stessi uccisi:
    per questo ancora e sempre ucciso.
    Romero, tu sarai sempre ucciso,
    e mai ci sarà un Etiope
    che supplichi qualcuno
    ad avere pietà.
    Non ci sarà un potente, mai,
    che abbia pietà
    di queste turbe, Signore?
    nessuno che non venga ucciso?

    Sarà sempre così, Signore?
    David Maria Turoldo
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

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