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Discussione: Poesie contro la guerra

          
  1. #1
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    Poesie contro la guerra

    La guerra che verrΰ
    Non θ la prima. Prima
    ci sono state altre guerre.
    Alla fine dell'ultima
    c'erano vincitori e vinti.
    Fra i vinti la povera gente
    faceva la fame. Fra i vincitori
    faceva la fame la povera gente egualmente.

    Bertolt Brecht
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  2. #2
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    Re: Poesie contro la guerra

    Generale, il tuo carro armato

    Generale, il tuo carro armato θ una macchina potente

    spiana un bosco e sfracella cento uomini.
    Ma ha un difetto:
    ha bisogno di un carrista.

    Generale, il tuo bombardiere θ potente.
    Vola piω rapido d'una tempesta e porta piω di un elefante.
    Ma ha un difetto:
    ha bisogno di un meccanico.

    Generale, l'uomo fa di tutto.
    Puς volare e puς uccidere.
    Ma ha un difetto:
    puς pensare.

    Bertolt Brecht
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  3. #3
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    Re: Poesie contro la guerra

    Sul muro c'era scritto

    Sul muro c'era scritto col gesso:
    vogliono la guerra.
    Chi l'ha scritto
    θ giΰ caduto.

    Bertolt Brecht
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  4. #4
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    Re: Poesie contro la guerra

    Veglia
    Cima Quattro il 23 dicembre 1915

    Un'intera nottata
    buttato vicino
    a un compagno
    massacrato
    con la sua bocca
    digrignata
    volta al plenilunio
    con la congestione
    delle sue mani
    penetrata
    nel mio silenzio
    ho scritto
    lettere piene d'amore

    Non sono mai stato
    tanto
    attaccato alla vita

    G. Ungaretti
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  5. #5
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    Re: Poesie contro la guerra

    Fratelli
    Mariano il 15 luglio 1916

    Di che reggimento siete
    fratelli?

    Parola tremante
    nella notte

    Foglia appena nata

    Nell'aria spasimante
    involontaria rivolta
    dell'uomo presente alla sua
    fragilitΰ

    Fratelli

    G. Ungaretti
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  6. #6
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    Re: Poesie contro la guerra

    Tutto deve ancora avvenire
    nella pienezza:
    storia θ profezia
    sempre imperfetta.

    Guerra θ appena il male in superficie
    il grande Male θ prima,

    il grande Male
    θ Amore-del-nulla.

    David Maria Turoldo
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  7. #7
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    Re: Poesie contro la guerra

    Torniamo ai giorni del rischio,
    quando tu salutavi a sera
    senza essere certo mai
    di rivedere l'amico al mattino.

    E i passi della ronda nazista
    dal selciato ti facevano eco
    dentro il cervello, nel nero
    silenzio della notte.

    Torniamo a sperare
    come primavera torna
    ogni anno a fiorire.

    E i bimbi nascano ancora,
    profezia e segno
    che Dio non s'θ pentito.

    Torniamo a credere
    pur se le voci dai pergami
    persuadono a fatica
    e altro vento spira
    di piω raffinata barbarie.

    Torniamo all'amore,
    pur se anche del familiare
    il dubbio ti morde,
    e solitudine pare invalicabile…

    David Maria Turoldo
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  8. #8
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    Re: Poesie contro la guerra

    I quattro sonetti dell'Apocalisse


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    Hojas de Porra, 1985

    Nicanor Parra
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  9. #9
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    Su un verso di Antonella Anedda

    Anch'io di Sarajevo ricordo l'immagine
    di una donna che corre verso il rifugio
    proteggendosi la testa
    come se piovesse

    la pace che viviamo ha la fragilitΰ
    delle cose che succedono per caso
    essere sorpresi in strada troppo lontani da un riparo
    e bagnarsi solamente
    oppure morire

    Francesco Tomada
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  10. #10
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    Ci sono cose da fare di giorno
    lavarsi, studiare, giocare
    preparare la tavola
    a mezzogiono.

    Ci sono cose da fare di notte
    chiudere gli occhi per dormire
    aver sogni da sognare
    orecchie per sentire.

    Ci sono cose da non fare mai
    nθ di giorno nθ di notte
    nθ per mare nθ per terra
    per esempio la guerra.

    Gianni Rodari

    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  11. #11
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    QUANTA, QUANTA GUERRA

    Quel che fu scritto nella muraglia
    giace ora sottoterra,
    nello stesso monte,
    con lo stesso pino.
    Quanta, quanta guerra. Tanto ci importa,
    tanto ci muoviamo:
    nι ci trasferiremo da qui,
    nι ci trasferiremo da lμ.
    Nι smetteremo di trasferirci nι smetteremo di cantare:
    all'inizio spariamo e piangiamo,
    poi ci calmiamo
    e continuiamo a sparare.

    Rami Saari
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  12. #12
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    PRODIGIO a Marcia Scantlebury

    Se in quei giorni di ottobre
    le bende nere
    quando davvero la paura
    mordeva la carne
    e noi nascondevamo i nomi
    nelle pieghe del sudore.

    Mai fummo piω vicine
    alle rose
    Ti ricordi quelle rosse
    che paradossalmente crescevano lμ,
    nel cuore stesso del dolore?
    Belle rose…
    delle quali ci fu negato
    il favore del profumo
    ma non le tristi spine.
    Se in quei giorni di ottobre
    a Villa Grimaldi
    quando neanche il mio olfatto
    mi diceva che ti saresti svegliata,
    Marcia,
    ti avessi parlato
    solo per consolarti
    per curarti la ferita del viso
    per liberare l’aria da un brutto sogno
    per volgere lo sguardo all’indietro
    prendendo il tempo per le corna
    e ricostruire il velo di cipolla
    che ci coprμ
    fino ad allora.
    Se ti avessi fatto una promessa,
    se avessi predetto
    un incontro, in una cittΰ
    lontana, bella
    San Marco, Venezia
    la cittΰ del ritrovarsi
    prodigioso.
    Non mi avresti creduto
    Non mi avresti creduto
    perchι la morte batteva le ali
    lΰ fuori
    e la bontΰ taceva.


    Carmen Yαρez
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  13. #13
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    POVERO MONDO

    Lo distruggeranno
    lo faranno a pezzi
    alla fine scoppierΰ come una bolla
    o esploderΰ glorioso
    come una santabarbara
    o piω semplicemente
    sarΰ cancellato come
    se una spugna bagnata
    cancellasse il suo posto nello spazio.
    Forse non ci riusciranno
    forse lo ripuliranno
    gli cascherΰ la vita come fossero capelli
    e rimarrΰ a girare
    come una sfera pura
    sterile e mortale
    o in modo meno splendido
    andrΰ per i cieli
    decomponendosi adagio
    come un’unica piaga
    come un morto.

    IDEA VILARIΡO
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  14. #14
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    Lontano lontano...

    Lontano lontano si fanno la guerra.
    Il sangue degli altri si sparge per terra.

    Io questa mattina mi sono ferito
    a un gambo di rosa, pungendomi un dito.

    Succhiando quel dito, pensavo alla guerra.
    Oh povera gente, che triste θ la terra!

    Non posso giovare, non posso parlare,
    non posso partire per cielo o per mare.

    E se anche potessi, o genti indifese,
    ho l'arabo nullo! Ho scarso l'inglese!

    Potrei sotto il capo dei corpi riversi
    posare un mio fitto volume di versi?

    Non credo. Cessiamo la mesta ironia.
    Mettiamo una maglia, che il sole va via.

    Franco Fortini
    Bisogna essere leggeri come un uccello, non come una piuma. Paul Valery

  15. #15
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    ALLE FRONDE DEI SALICI

    E come potevamo noi cantare
    con il piede straniero sopra il cuore,
    fra i morti abbandonati nelle piazze
    sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
    d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
    della madre che andava incontro al figlio
    crocifisso sul palo del telegrafo?
    Alle fronde dei salici, per voto,
    anche le nostre cetre erano appese,
    oscillavano lievi al triste vento.

    Salvatore Quasimodo
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

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