Proseguiamo con le uscite natalizie, per segnalarvi altre uscite da Piemme:
Elena Gorokhova - Una montagna di briciole
“Le regole sono semplici. Ci mentono, noi sappiamo che lo fanno e loro sanno che noi lo sappiamo, ma continuano comunque a dirci bugie, e noi continuiamo a pretendere di credere loro”. A un certo punto, verso i dieci anni, nella primissima adolescenza, Elena Gorokhova diventa cinica verso il comunismo, cinica nei confronti di quella Russia Sovietica in cui è nata nel 1955, quando San Pietroburgo si chiamava ancora Leningrado ed era la città di Puskin ma anche delle file interminabili per un rotolo di carta igienica. Scettica e ribelle verso la “Grande Madre Russia” così come nei confronti della madre Galina, “nata insieme all’Unione Sovietica” e proprio come lei “arrogante, protettiva e difficile da lasciare”, il padre iscritto al Partito, Elena comincia negli stessi tempi a innamorarsi della lingua inglese di cui prende lezioni ufficialmente proibite, a incantarsi dei suoni di quelle “l” palatali, di quelle “r” arrotate così sconosciuti alla sua lingua madre. Proprio l’inglese, poi insegnato agli stranieri all’Università di Leningrado, la porterà via, oltre la cortina di ferro fino nella temutissima America, quando Elena sceglierà di sposare, non proprio per amore ma più che altro per “diplomazia”, uno studente texano. È il 1980 e Elena ha 24 anni.Questa è la sua storia fino ad allora, Una montagna di briciole, il gioco raccontato dalla nonna ai suoi figli nel periodo della Grande Carestia e diventato emblema dell’infanzia di Elena nella Russia di Kruschev tra gli anni ’60 e ’70: se i bambini si lamentano perché da mangiare c’è solo una zolletta di zucchero e una fettina di pane, la nonna li sbriciola nel piatto, trasformandoli in “una montagna di pane e di zucchero”.Pubblicato negli Usa nel 2010 da Simon & Schuster con il titolo di A mountain of crumbs e poi in Gran Bretagna da Windmill Books (Random House), l’esordio della Gorokhova è una memoir toccante, ironica, magnificamente scritta – “Gorokhova racconta la sua propria storia con il dono del romanziere”, scrive il New York Times -, in cui l’anelito per una vita diversa e la denuncia dell’ipocrisia della società sovietica non sono mai disgiunti da un amore sincero e nostalgico per la Russia , il suo popolo e la sua cultura. Affettuose pagine di aneddoti e ricordi “russi” in realtà raccolti in tanti anni di “vita americana” e che solo dopo aver frequentato un corso di scrittura tenuto dal Premio Pulitzer Frank Mc Court (Le ceneri di Angela 1996, Che paese, l’America! 1999), la Gorokhova ha trovato la spinta per mettere insieme in un’opera compiuta.Con recensioni su The New York Times, The Washington Post, The Seattle Times, Usa Today, The Telegraph, The Guardian, The New Yorker, Elle, Oprah Magazine, NPR, Una montagna di briciole è stato tra i Top Ten Books 2010 diBookPage.
Susan Wilson -Lezioni di vita randagia
Dopo il commuovente L’arte di correre sotto la pioggia, dopo Cleo, arriva Lezioni di vita randagia, un romanzo entrato in classifica sul New York Times con protagonista Chance, un pit bull cresciuto tra i combattimenti clandestini, abituato a farsi largo nella vita a morsi. Il giorno in cui riesce a scappare dalla sua gabbia, però, Chance, scopre un mondo nuovo e nuove sfide. Incontrerà Adam, uno yuppie schiavo del successo che in un solo giorno ha perso tutto, dal lavoro alla famiglia. Insieme scopriranno il modo di fare piazza pulita di un passato scomodo e doloroso, con la tenacia che hanno solo i veri combattenti.“Forse è il caso che vi dica un paio di cose su di me. Ho compiuto tre anni da poco, ho gli occhi scuri e denti sani, la coda dritta come un fuso. Non so bene di che colore sia il mio pelo, non l’ho mai considerato un dettaglio importante. Fin dalla nascita il mio destino è stato quello di combattere. Perché quelli come me vengono allevati proprio per questo. Di solito la gente ha paura di me, ma io non sono cattivo. Non sono neanche un tipo che si arrabbia facilmente. In fondo, come per gli antichi gladiatori, sono sempre stati gli altri a decidere con chi me la dovevo prendere. Sono cresciuto in una vecchia cantina maleodorante, passando dalla gabbia al recinto in cui si svolgevano gli incontri. Non posso neanche dire che quella vita non mi piacesse, perché non ne conoscevo altre. Eppure, il giorno in cui mi si è presentata l’occasione, non ci ho pensato due volte e sono scappato. Da quel momento non ho più voluto rinunciare al profumo della libertà.”
Frances Park - I piaceri intimi del cioccolato
Frances e Ginger, due sorelle poco più che ventenni, decidono di aprire una piccola pasticceria tutta dedicata al cioccolato: un luogo intimo e dall’atmosfera magica, dove i clienti possano cedere alle tentazioni del palato e al piacere di raccontarsi. I primi tempi sono duri, ma dopo mille avventure e altrettante disavventure arriverà il successo. Tra ripieni vellutati e coperture croccanti, tartufi casalinghi e barrette al caramello, una storia vera, deliziosa e divertente, di peccati di gola e passioni del cuore.
Un giorno senza cioccolato è un giorno perso. Questa è sempre stata la massima di Frances e Ginger, cresciute cuocendo dolcetti al cacao nel Dolceforno e ascoltando i racconti della mamma, che per vincere la paura durante i bombardamenti nel suo paese, la Corea , mangiava tavolette di cioccolato: per loro il cioccolato è come la colonna sonora in un film. Carezza nei momenti tristi, ricompensa per i successi, afrodisiaco per l’amore, tonico per lo spirito. Per questo, poco più che ventenni, decidono di aprire a Washington un piccolo negozio dedicato fin dall’insegna al loro cibo preferito: Chocolate chocolate. Il successo che poco alla volta arriva ripaga le sorelle del dolore per la perdita del padre e delle difficoltà incontrate nella realizzazione del progetto.In breve, il negozio diventa un paradiso per una clientela affezionata in cerca di piccoli piaceri. Tanto che, tra bancone e scaffali, spunta persino un Angolo delle confidenze, dove nascono amicizie e si confidano segreti. Tra i clienti ci sono la Bellezza del Sud, che quando arriva porta il sole; il Dottor Zivago, di origini russe, che sembra uscito da un romanzo di Tolstoj; e l’esplosiva Gypsy Bess, esuberante coi suoi orecchini ad anello e gli abiti svolazzanti, femminista convinta e migliore amica di Ginger. Amori, delusioni, bambini in arrivo, clienti che se ne vanno e altri che arrivano con nuove storie da raccontare: la vita di Ginger e Frances scorre tra gli effluvi corroboranti e "terapeutici" del cioccolato. E se le cose si mettono male, come a volte capita, basta prendere un House Truffle, specialità della casa, e portarselo alle labbra. E lasciare che la polvere di cacao cada dove vuole. Se non è filosofia questa..
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