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Il Sacro Graal: fantasia, frutto gnoseologico, cammino individuale, oppure locus storico?
Può essere nulla e può essere tutto, ossia la carnalità più intima , la strada più perigliosa ed affascinante che mai uomo abbia conosciuto.
Il Sacro Graal: se ne può avere una conoscenza mitica, tramandata, e perciò passibile di ogni variazione ed interpretazione. Mito, fola, cioè nulla? Ma il nulla non può produrre qualcosa. Quindi, anche il Tramandato, è stato fatto notare, ha basi storiche ben solide.
L'analisi storico-scientifica, basata sui testi, fa notare che nei giorni in cui Chretien de Troyes cominciò a vergare i suoi scritti -verso gli anni sessanta del XII secolo,allorquando si andava formando la 'cultura cortese' attorno alla duchessa e regina Eleonora di Aquitania, nipote del trovetore Guglielmo IX d'Aquitania - si creò un germe attorno a cui si formò un nucleo. Nucleo letterario? Nucleo politico? O qualche cos'altro?
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Verso la metà del XII secolo, l'Europa vedeva due grandi Imperi:
i) la Monarchia francese, che aveva i suoi centri sacrali a Reims, ove si conservava la Sacra Ampolla dell'olio recato dagli Angeli con cuisi ungevano i sovrani e a Saint-Denis, ove veniva custodita l'Orifiamma,vessillo concesso da Dio a Carlo Magno
ii) l'Impero Romano-Germanico, che vedeva il suo nucleo sacrale nella Cappella Palatina di Aquisgrana, ove riposano le reliquie di Carlo Magno stesso, che Federico Barbarossa avrebbe fatto canonizzare,poi, santo.
Ora, i sovrani Angioino-plantageneti che regnavano sia sull'Inghilterra che su vasta parte della Francia - Bretagna, Normandia e Anjou - stavano costruendosi un grand'Impero con le nozze tra Enrico II ed Eleonora d'Aquitania. Mancavano, però, le 'credenziali' mitico-storiche che li facesse rivaleggiar da pari con Francia e Germania. Col tramite della poesia e della prosa di Chretien de Troyes, si creò un 'centro sacrale' nell'Abbazia di Glastonbury, nel Somerset - dove nel 1191, terza Crociata, furono rinvenute le tombe di re Artù e della regina Ginevra, in una landa identificata poi con la leggendaria Avalon. Artù ed Avalon furono quindi i punti su cui costruì le proprie fondamenta il nuovo Impero.
E le composizioni del grande poeta trobadorico 'costruirono' oppure 'rintracciarono' così dei precedenti tanto dei Celti insulari e degli Anglosassoni quanto dei Normanni.
La 'Leggenda' del Sacro Graal, per gli storici, si muoverebbe in questo contesto.
Ma si obietta: i miti non sono sempre delle invenzioni, o quanto meno sono modellati su echi sì lontani, MA PUR VERI.
E poi una coppa che contenesse il sangue del Cristo, cioè quel che dà consistenza alla stessa vita umana, non può essere frutto di un'invenzione...

E', forse, il Sacro Graal la traccia su cui s'intesse la Storia d'Europa?