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Discussione: La poesia del dolore

          

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  1. #1
    Senior Member L'avatar di Andrea
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    Le cose non esplodono,
    si affievoliscono, sbiadiscono,

    come il sole sbiadisce dalla carne,
    come si esaurisce rapida la schiuma nella sabbia,
    perfino il lampo fulmineo dell'amore
    non ha un esito tonante,
    muore con il suono
    dei fiori che sbiadiscono come la carne
    sotto la pietra pomice sudante,
    tutto concorre a questa forma
    finché veniamo lasciati
    col silenzio che circonda la testa di Beethoven.

    Derek Walcott
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  2. #2
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Smile

    ..questo non è solo dolore vivo. E' gelo; amarezza; disperazione.
    Le parole di Anna Achmatova arrivano in fondo al cuore.


    ULTIMO BRINDISI


    Bevo a una casa distrutta,
    alla mia vita sciagurata,
    a solitudini vissute in due
    e bevo anche a te:
    all'inganno di labbra che tradirono,
    al morto gelo dei tuoi occhi,
    ad un mondo crudele e rozzo,
    ad un Dio che non ci ha salvato.


    27 giugno 1934
    Anna Achmatova.

    Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  3. #3
    Senior Member L'avatar di Baudin
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    A un compagno


    Se dovrai scrivere alla mia casa,
    Dio salvi mia madre e mio padre,
    la tua lettera sarà creduta
    mia e sarà benvenuta.
    Così la morte entrerà
    e il fratellino la festeggerà.

    Non dire alla povera mamma
    che io sia morto solo.
    Dille che il suo figliolo
    più grande, è morto con tanta
    carne cristiana intorno.

    Se dovrai scrivere alla mia casa,
    Dio salvi mia madre e mio padre,
    non vorranno sapere
    se sono morto da forte.
    Vorranno sapere se la morte
    sia scesa improvvisamente.

    Dì loro che la mia fronte
    è stata bruciata là dove
    mi baciavano, e che fu lieve
    il colpo, che mi parve fosse
    il bacio di tutte le sere.

    Dì loro che avevo goduto
    tanto prima di partire,
    che non c'era segreto sconosciuto
    che mi restasse a scoprire;
    che avevo bevuto, bevuto
    tanta acqua limpida, tanta,
    e che avevo mangiato con letizia,
    che andavo incontro al mio fato
    quasi a cogliere una primizia
    per addolcire il palato.

    Dì loro che c'era gran sole
    pel campo, e tanto grano
    che mi pareva il mio piano;
    che c'era tante cicale
    che cantavano; e a mezzo giorno
    pareva che noi stessimo a falciare,
    con gioia, gli uomini intorno.

    Dì loro che dopo la morte
    è passato un gran carro
    tutto quanto per me;
    che un uomo, alzando il mio forte
    petto, avea detto: Non c'è
    uomo più bello preso dalla morte.

    Che mi seppellirono con tanta
    tanta carne di madri in compagnia
    sotto un bosco d'ulivi
    che non intristiscono mai;
    che c'è vicina una via
    ove passano i vivi
    cantando con allegria.

    Se dovrai scrivere alla mia casa,
    Dio salvi mia madre e mio padre,
    la tua lettera sarà creduta
    mia e sarà benvenuta.
    Così la morte entrerà
    e il fratellino la festeggerà.

    Corrado Alvaro

  4. #4
    Senior Member L'avatar di Andrea
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    Una forgia e una falce

    Un minuto fa avevo le finestre aperte
    e c’era il sole. Tiepide brezze
    attraversavano la stanza.
    (L’ho scritto anche in una lettera.)
    Poi, sotto i miei occhi, si è fatto buio.
    Il mare ha cominciato a incresparsi
    e le barche da diporto che erano a pesca
    hanno virato e sono rientrate, una flottiglia.
    Il tintinnabolo sotto al portico è caduto
    di colpo sotto una raffica. le cime degli alberi
    tremavano. Il tubo della stufa cigolava e sbatteva
    trattenuto dai tiranti.
    Ho detto: "Una forgia e una falce”.
    Certe volte parlo da solo, così.
    Nomino certe cose:
    argano, gomna limo, foglia, fornace.
    Il tuo volto, la tua bocca, le tue spalle
    ora sono per me inconcepibili!
    Che fine hanno fatto? E’come se
    li avessi sognati. I sassi che abbiamo portato
    a casa dalla spiaggia se ne stanno lì
    sul davanzale a raffreddarsi.
    Torna a casa. Mi senti?
    I miei polmoni sono pieni del fumo
    della tua assenza.

    Raymond Carver
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

  5. #5
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    Smile Non sei mio

    Non sei
    nella mia vita
    al mio fianco
    non mangi alla mia tavola
    ne' ridi ne' canti
    ne' vivi per me.

    Siamo estranei
    tu
    e me stessa
    e la mia casa.

    Sei un estraneo
    un ospite
    che non cerca che non vuole
    piu' che un letto
    a volte.
    Che ci posso fare
    se non cedertelo.

    Ma io vivo da sola.

    Idea Vilarino
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

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