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25-January-2016, 18:54
#211
Senior Member
Ti racconto la mia malinconia.
È l’entrare in un negozio sapendo
che già ci sarai stata a braccetto
con lui, o mano nella mano, o
in una qualunque altra forma
affettuosa
che ti ha legata a un altro uomo.
È l’ascoltare una donna che mi vuole
curare la tristezza con un’ora
– forse due –
nel letto, quasi madonna dolorosa
in un atto di pietà.
È il ricordare il sorriso del tuo volto
sapendo che lui lo bacia.
È questo sapere che ti ho amata
per tre anni sette mesi e quindici giorni
e qualche movimento della terra
intorno al sole.
Alessandro Canzian
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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29-January-2016, 12:26
#212
Senior Member
Dolore nostro – umano.
Voi non sapete come
certe notti ce ne stiamo
schiacciati sotto un peso
che non si vede
e uno scuro, un buio enorme
preme, e allora siamo, il rifiuto
l’animale zoppo che ha davanti la fine.
Sì, noi finiamo. E in certe notti
il finire viene vicino al letto
in certe ore il finire si sente, sale
come un odore soffocante.
Mi hanno dato un corpo che non dura. L’ho imparato
vedendo il sangue di Abele.
Una pietra è più forte
basta un colpo. Basta
un inciampo, un morbo.
E finiamo. L’ho capito bene.
Finiamo. Noi finiamo.
Mariangela Gualtieri
L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.
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Master Member
Le notti si chiudono, nel silenzio a cui mi condanni.
Così si contano gli inviti dei balconi.
Così la melma impietrisce, nella ferita voluta.
Certo che altri occhi ci salveranno,
che altre mani avranno le certezze senza ritorno.
Ma a me non rimane che la tua spalla volta.
E allora scelgo strade che ancora ricompongono la carne,
che allontanino la paura del sasso dalla mano.
Che mi dicano – l’ombra non è che la luce, riflessa.
Francesca Tuscano
Io li odio i nazisti dell'Illinois...
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13-August-2016, 09:23
#214
Master Member
Cose che non avremo:
Le lunghe mattine di aprile d’amore e di sogno.
Le sere di novembre con la pioggia incessante.
Le notti d’estate ostinatamente stellate.
Tutte le albe dolcissime d’autunno.
Cose che io ho perduto:
Non assaggerò il sapore della tua bocca addormentata.
Non cullerò i tuoi figli.
Non berrò il tuo vino.
Non piangerò con te vedendo il tramonto.
Non sorgerà il tuo ventre tra le mie lenzuola.
Ho un intero tesoro di lacune e di assenze,
un campionario completo di pagine in bianco.
JOSEFA PARRA
Io li odio i nazisti dell'Illinois...
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18-August-2016, 10:35
#215
Master Member
Avrei potuto regalarti
quel cinema dove abbiamo visto
Notting Hill e American Beauty.
Avrei voluto regalarti gli hotel dove ci siamo nascosti.
Mi sarebbe piaciuto essere il padrone del caffè in cui ci congedammo
dove ascoltammo tutte quelle canzoni
che oggi sono una soundtrack delle nostre vite.
E non ci furono regali.
E misi il cielo sul tuo corpo e lo trasformasti in vento
misi il vento sui tuoi occhi e lo trasformasti in sogno
misi il sogno nel tuo silenzio e lo trasformasti in notte
e questa notte non ci sono cielo, vento e sogno
che modifichino il mio cuore
in una luce dove l’amore possa tornare.
Ed è per questo amore lontano e vero
che le parole hanno una musica nello spartito che nessuno canta
come chi bussa per ore a una casa abbandonata
come chi prende a calci lattine vuote nel cuore.
Federico Diaz Granados
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22-August-2016, 22:20
#216
Master Member
Dunque c’è la luce
e ogni foglia è attaccata al ramo
con esatto amore
e ogni foglia in orario
lascia il ramo
con audace resa
e ogni uscire dalla soglia
del corpo è ricevuto
con unanime benvenuto
da quella scienza della gioia
che proprio ora proprio qui
riempie il foglio di ghirigori
per dirti che dunque
la luce c’è.
Chandra Livia Candiani
A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
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05-March-2017, 10:52
#217
Master Member
Una volta
E per pochi giorni
Molto tempo fa
Io e te
Improvvisamente fummo fin nell’intimo
Noi.
«Noi due» potevo dire
Nelle ore voraci che furono nostre.
Da tempo
Se parlo di te
Posso usare soltanto
La terza persona: Lei.
L’io impoverito sprofonda
Nelle concordanze del Nulla.
Josè Emilio Pacheco
Io li odio i nazisti dell'Illinois...
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21-September-2017, 09:54
#218
Master Member
Sono belle le sere
quando la luce scende di colore
e dall’oro e dal viola
s’immerge nel turchino.
Ma questa grigia fine
di giorno sotto il cenere d’agosto
ha il pallore che scava il viso umano
un istante dopo la morte.
Dentro il cielo spettrale
i cipressi s’infiggono più neri
e più livido sotto le loro ale
si rizza il travertino
della chiesa che altissima trasale
con un sobbalzo d’ossa
gridato con un urlo senza voce
come quando nei sogni
si vorrebbe chiamare e non si può.
Giorgio Vigolo
Io li odio i nazisti dell'Illinois...
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21-November-2017, 00:57
#219
Logopedista nei sogni
Dice Euridice
Mi hanno dominato l’ansia e l’inquietudine,
quando ho saputo che saresti venuto:
l’orrore che mi avresti visto così, con un velo d’ombra,
i capelli senza lucentezza – i capelli che il sole non si stancava di dorare.
E il terrore che non fossi lo stesso – quello che restava nella mia memoria –
e allo stesso tempo la curiosità di vedere di nuovo un essere vivente.
È da tanto che nessuno veniva qui,
tanto che nessuno si portava via un’anima o un cane,
che quando ho udito i tuoi passi e la tua voce che mi chiamava,
quando infine ti ho stretto, più che te stavo abbracciando la vita.
Il tuo calore poi mi ha condensato, mi ha seccata come un vaso,
e ho camminato per il corridoio buio
un’altra volta con quella macchina che mi rimbombava in petto
e un carbone acceso in mezzo alle gambe.
Ho camminato al tuo braccio, immaginando già la luce,
gli alberi accanto ai quali passeggiavamo,
la casa piena di specchi
dove galleggiavamo come due annegati.
Fino a quando all’improvviso il tuo passo si è fatto nervoso,
il tuo pensiero si è impaurito come un cavallo,
e ho visto che cercavi di staccarti da me,
di liberarti dalla trappola della materia mortale.
“Non te ne andare – ho supplicato – non abbandonarmi qui,
lasciami vedere ancora le nuvole e il sole,
liberami per il mondo come una puledra tracia”.
Ma tu già correvi verso l’uscita,
e per sette giorni e sette notti ho sentito come piangevi,
come cantavi sulla riva del fiume infernale
la nostra vecchia canzone: “Ciò che è perduto, solo ciò che è perduto, rimane”.
Horacio Castillo
Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.
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04-March-2018, 10:57
#220
Master Member
NEGLIGENZA
ho lasciato che le ciglia mi crescessero fino alle ginocchia
nell’aspettare che tornassi
che ricordassi dov’eri l’ultima volta che mi hai visto
al navigare i miei tunnel con precisione notturna
come un felino nel bosco al sentire l’ineffabile
queste lacrime sono un rubinetto rotto
una volta aperto non può essere contenuto
adesso il mio accappatoio è roso
dal giorno che mi hai pugnalato
e ho strappato filo per filo
perché non potevo togliermi
capello a capello
non ne hai lasciato nemmeno uno
lo so
so che non t’importano le apparenze
Andrea Paola Hernández
Io li odio i nazisti dell'Illinois...
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10-March-2018, 17:59
#221
Il gatto in un appartamento vuoto
Morire - questo a un gatto non si fa.
Perché cosa può fare un gatto
in un appartamento vuoto?
Arrampicarsi sulle pareti.
Strofinarsi tra i mobili.
Qui niente sembra cambiato,
eppure tutto è mutato.
Niente sembra spostato,
eppure tutto è fuori posto.
E la sera la lampada non brilla più.
Si sentono passi sulle scale,
ma non sono quelli.
Anche la mano che mette il pesce nel piattino
non è quella di prima.
Qualcosa qui non comincia
alla solita ora.
Qualcosa qui non accade
come dovrebbe.
Qui c'era qualcuno, c'era
poi d'un tratto è scomparso
e si ostina a non esserci.
In ogni armadio si è guardato.
Sui ripiani si è corso.
Sotto il tappeto si è controllato.
Si è perfino infranto il divieto
di sparpagliare le carte.
Che altro si può fare.
Aspettare e dormire.
Che lui provi solo a tornare,
che si faccia vedere.
Imparerà allora
che con un gatto così non si fa.
Gli si andrà incontro
come se proprio non se ne avesse voglia,
pian pianino,
su zampe molto offese.
E all'inizio niente salti né squittii.
Wisława Szymborska
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24-November-2018, 16:04
#222
Logopedista nei sogni
Il dolore disinfetta, ha una disciplina e una inclinazione
grammaticale – soprattutto
ai lati delle strade dove l’asfalto come noi è incline
alla luccicante consecutio
segnaletica – e il carburo sfibrato del respiro
ha un odore essenziale: segatura bagnata nel calcio
di edifici scolastici
o cielo che cospira su teste grandi come frontiere marittime con l’acqua limpida e orefice che lavora – il cielo
svaligiato dalle sue ampie nuvole di pioggia – di uccelli
depurati, soffocati dal vapore nativo. Per deduzione
da quelle teste – e per associazione con i pesci soffianti e candenti del fondo – emerge
il vero: il mastodontico, la segretezza. L’ospite
viene senza disturbare
ed è stato vagliato.
Maria Grazia Calandrone
Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.
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07-January-2019, 15:25
#223
Master Member
Si è accesa la sigaretta a quel modo
da cui si capisce che tutto
è già deciso e ha detto:
è finita, mi sento come un’armata
in tempo di pace,
manovre su campi abbandonati,
esercitazioni infruttuose
sempre più lontano
dai luoghi pieni di vita,
foglie, sterpi, fango, retrocortili,
come un fumatore fra gente che ha smesso di fumare,
come un amante da chi ha rinunciato all’amore.
Oh, tu lo pensi da tanto, le dissi,
sembra una poesia.
A me spetta il finale, eccolo:
io sono ferito leggermente,
ferito molto leggermente
e goffamente sanguinante
in tempo di pace.
Georgi Gospodinov
Io li odio i nazisti dell'Illinois...
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02-April-2019, 19:26
#224
Master Member
A volte ci si protegge dall’amore
con un altro amore, dalle onde
stando con la testa sotto l’acqua.
Dal dolore si passa facendosi sottili
come una luce d’alba che subito finisce.
Stefano Raimondi
foto presa dal web
Io li odio i nazisti dell'Illinois...
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26-August-2019, 14:50
#225
Master Member
Io amavo
è passato tanto tempo
e troppa solitudine
ha colmato l’assenza
così ho raccolto
tutte le lacrime
in vane e scarse poesie.
Ho sfigurato
il mio cuore
in attesa di miracoli
e si sa quelli avvengono
nelle fiabe
o accadono ai buoni
così lo specchio
del mio sentire
è impazzito
infrangendosi
nelle troppe mani
che l’hanno toccato.
Io amavo punto
e forse a capo.
Lucia Ferrara
foto presa dal web
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