Possedendo Tutto

Per il tuo bene ho detto che loderò la luna,
racconterò il colore del fiume,
troverò nuove parole per il tormento
e l'estasi dei gabbiani.

Perché tu sei vicina,
tutto ciò che gli uomini fanno, osservano
o piantano è vicino, è mio:
i gabbiani che fremano piano, cantano piano
sulle lance del vento;
il cancello di ferro sopra il fiume;
il ponte che tiene tra dita di pietra
la sua fredda, collana luminosa, di perle.

I rami delle piante sulla sponda,
come mappe tremanti di fiumi
chiamano la luna in cerca di un alleato
per recuperare i loro viaggi affilati
dal cielo buio,
ma il cielo nulla risponde.
I rami emettono un suono soltanto
rivolto a miglia di vento.

Con il tuo corpo e le tue parole
hai parlato per ogni cosa,
mi hai derubato del mio essere straniero,
mi hai reso una cosa sola
con la radice, il gabbiano e la pietra,
e poiché io ti dormo tanto vicino
non posso abbracciarli
né avere un amore che sia mio, per loro.

Hai paura che ti lasci.
Non ti lascerò.
Solo gli stranieri viaggiano.
Possedendo tutto,
non ho alcun luogo dove andare.

Leonard Cohen

Da Le spezie della terra