Texas, 1949. Lacerato ogni legame che lo stringeva alla terra e alla famiglia, John Grady Cole sella il cavallo e insieme all'amico Rawlins si mette sull'antica pista che conduce alla frontiera e più in là al Messico, inseguendo un passato nobile e, forse, mai esistito. Attraverso la vastità di un territorio maestoso e senza tempo, i due cowboy, cui si aggiunge il tragico e selvaggio Blevins, intraprendono un viaggio mitico che li porterà fin nel cuore aspro e desolato dei monti messicani. Qui la vita sembra palpitare allo stesso ritmo dei cavalli bradi e gli occhi di Alejandra possono "in un batter di cuore sconvolgere il mondo".

Dal web

Primo libro della cosidetta trilogia della frontiera. Gli altri sono “Oltre il confine” e “ Città della pianura” (in vendita anche separatamente.) Romanzo di formazione dal sapore western…il viaggio come metafora di cambiamento, di crescita… i cavalli come simbolo di liberta’. Durante la lettura ci accompagneranno amicizia e amore sangue sofferenze e questioni di onore. I ragazzi se la dovranno vedere con autorita’ corrotte , ricchi rancheros e furti di cavalli…ma anche con l’amore della giovane Alejandra .Forse un po’ improbabile il fatto che due diciassettenni se la sappiano cavare in quasi tutte le occasioni, da come domare i cavalli bradi a come cauterizzare una grave ferita con la canna incandescente della pistola …a parte questo, belle le descrizioni di stati d’animo e paesaggi. La prosa di Mc Carthy e’ essenziale, asciutta …i dialoghi laconici. Eppure ha una forza espressiva che cattura…sembra di essere li a lavarsi nel fiume, a dormire sotto le stelle e a mangiare tortillas davanti a un fuoco, con qualche urlo di coyote in lontananza. Ne e’ stato tratto un film con Matt Damon e Penelope Cruz . Se avete voglia di evadere per qualche ora in terre lontane…sellate un cavallo e perdetevi nei grandi spazi della frontiera e nella sua natura primitiva.


"Pensò che la bellezza del mondo nascondeva un segreto, che il cuore del mondo batteva a un prezzo terribile, che la sofferenza e la bellezza del mondo crescevano di pari passo, ma in direzioni opposte, e che forse quella forbice vertiginosa esigeva il sangue di molta gente per la grazia di un semplice fiore."