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Discussione: Solitudine.

          
  1. #1
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Smile Solitudine.

    Bussano.
    Chi sarà?
    Nascondo la polvere della mia solitudine
    sotto il tappeto,
    aggiusto il mio sorriso,
    ...ed apro.

    Maram al-Masri ( nata nel 1962 a Lattakia -Siria),
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  2. #2
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Smile John Keats

    SOLITUDINE
    Solitudine, se vivere devo con te,
    sia almeno lontano dal mucchio confuso
    delle case buie; con me vieni in alto,
    dove la natura si svela, e la valle,
    il fiorito pendio, la piena cristallina
    del fiume appaiono in miniatura;
    veglia con me, dove i rami fanno dimore,
    e il cervo veloce, balzando, fuga
    dal calice del fiore l'ape selvaggia.
    Qui sarei felice anche con te. Ma la dolce
    conversazione d'una mente innocente, quando le parole
    sono immagini di pensieri squisiti, è il piacere
    dell'animo mio. E' quasi come un dio l'uomo
    quando con uno spirito affine abita in te.

    John Keats, Londra 1795-1821
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  3. #3
    Senior Member L'avatar di elisabetta
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    Francesco Petrarca



    Solo et pensoso i più deserti campi
    Vo mesurando a passi tardi e lenti,
    E gli occhi porto per fuggire intenti
    ove vestigio human l’arena stampi.

    Altro schermo non trovo che mi scampi
    dal manifesto accorger de le genti,
    perché negli atti d’alegrezza spenti
    di fuor si legge com’io dentro avampi:

    sì ch’io mi credo omai che monti et piagge
    et fiumi et selve sappian di che tempre
    sia la mia vita, ch’è celata altrui.

    Ma pur sí aspre vie né sí selvagge
    cercar non so ch’Amor non venga sempre
    ragionando con meco, et io co’llui.

  4. #4
    Master Member L'avatar di Claire
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    Quote Originariamente inviato da Rosy Visualizza il messaggio
    Bussano.
    Chi sarà?
    Nascondo la polvere della mia solitudine
    sotto il tappeto,
    aggiusto il mio sorriso,
    ...ed apro.

    Maram al-Masri ( nata nel 1962 a Lattakia -Siria),
    Rosy, questa breve poesia è una vera perla!
    ciao
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  5. #5
    Master Member L'avatar di Claire
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    La solitudine



    La solitudine è come la pioggia.
    Si alza dal mare verso sera;
    dalle pianure lontane, distanti,
    sale verso il cielo a cui da sempre appartiene.
    E proprio dal cielo ricade sulla città.

    Piove quaggiù nelle ore crepuscolari,
    allorché tutti i vicoli si volgono verso il mattino
    e i corpi, che nulla hanno trovato,
    delusi e affranti si lasciano l’un l’altro;
    e persone che si odiano a vicenda
    sono costrette a dormire insieme in un letto unico:

    è allora che la solitudine scorre insieme ai fiumi.

    RAINER MARIA RILKE
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  6. #6
    Master Member L'avatar di daniela
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    Solitudine
    Ha una sua solitudine lo spazio,
    solitudine il mare
    e solitudine la morte - eppure
    tutte queste son folla
    in confronto a quel punto più profondo,
    segretezza polare,
    che è un’anima al cospetto di se stessa:
    infinità finita.

    Emily Dickinson
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

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  8. #7
    Senior Member L'avatar di elisabetta
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    Com'è bella anche questa!

  9. #8
    Master Member L'avatar di daniela
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    IO NON HO MANI

    Io non ho mani
    che mi accarezzino il volto,
    (duro è l'ufficio di queste parole
    che non conoscono amori)
    non so le dolcezze
    dei vostri abbandoni:
    ho dovuto essere custode
    della vostra solitudine:
    sono salvatore di ore perdute.

    David Maria Turoldo
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  10. #9
    Outsider Member L'avatar di Tregenda
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    Molto in tema anche con il meteo ferrarese...


    NELLA NEBBIA

    Strano, vagare nella nebbia!
    E’ solo ogni cespuglio ed ogni pietra,
    né gli alberi si scorgono tra loro,
    ognuno è solo.

    Pieno di amici mi appariva il mondo
    quando era la mia vita ancora chiara;
    adesso che la nebbia cala
    non ne vedo più alcuno.

    Saggio non è nessuno
    che non conosca il buio
    che lieve ed implacabile
    lo separa da tutti.

    Strano, vagare nella nebbia!
    Vivere è solitudine.
    Nessun essere conosce l’altro
    ognuno è solo.

    Herman Hesse

  11. #10
    Master Member L'avatar di daniela
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    Solitudine


    Solitudine, io ti ho sempre a portata di mano.

    Ti tengo e non ti presto. Non ti scopro, né ti svelo

    per non dividerti con altri o farti riconoscere da alcuno,

    quando sei nella mia vita.

    Io voglio che tu resti solo mia perché mi servi per leggere

    quel che dentro la mia anima si smuove.

    Parlami sempre, non rimanere nodo scuro alla gola.

    Sussurrami e fammi trasformare in eco quel che tu mi mandi,

    per non restare sola, in solitudine.

    Quando te ne vai, lasciami luce, e fai che, per gli altri,

    io ritrovi nuovo e più forte amore.


    Gabriella Cantoni Bravi
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  12. #11
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    IL PASSERO SOLITARIO

    D'in su la vetta della torre antica,
    Passero solitario, alla campagna
    Cantando vai finché non more il giorno;
    Ed erra l'armonia per questa valle.
    Primavera dintorno
    Brilla nell'aria, e per li campi esulta,
    Sì ch'a mirarla intenerisce il core.
    Odi greggi belar, muggire armenti;
    Gli altri augelli contenti, a gara insieme
    Per lo libero ciel fan mille giri,
    Pur festeggiando il lor tempo migliore:
    Tu pensoso in disparte il tutto miri;
    Non compagni, non voli,
    Non ti cal d'allegria, schivi gli spassi;
    Canti, e così trapassi
    Dell'anno e di tua vita il più bel fiore.
    Oimè, quanto somiglia
    Al tuo costume il mio! Sollazzo e riso,
    Della novella età dolce famiglia,
    E te german di giovinezza, amore,
    Sospiro acerbo de' provetti giorni,
    Non curo, io non so come; anzi da loro
    Quasi fuggo lontano;
    Quasi romito, e strano
    Al mio loco natio,
    Passo del viver mio la primavera.
    Questo giorno ch'omai cede alla sera,
    Festeggiar si costuma al nostro borgo.
    Odi per lo sereno un suon di squilla,
    Odi spesso un tonar di ferree canne,
    Che rimbomba lontan di villa in villa.
    Tutta vestita a festa
    La gioventù del loco
    Lascia le case, e per le vie si spande;
    E mira ed è mirata, e in cor s'allegra.
    Io solitario in questa
    Rimota parte alla campagna uscendo,
    Ogni diletto e gioco
    Indugio in altro tempo: e intanto il guardo
    Steso nell'aria aprica
    Mi fere il Sol che tra lontani monti,
    Dopo il giorno sereno,
    Cadendo si dilegua, e par che dica
    Che la beata gioventù vien meno.
    Tu, solingo augellin, venuto a sera
    Del viver che daranno a te le stelle,
    Certo del tuo costume
    Non ti dorrai; che di natura è frutto
    Ogni vostra vaghezza.
    A me, se di vecchiezza
    La detestata soglia
    Evitar non impetro,
    Quando muti questi occhi all'altrui core,
    E lor fia vòto il mondo, e il dì futuro
    Del dì presente più noioso e tetro,
    Che parrà di tal voglia?
    Che di quest'anni miei? che di me stesso?
    Ahi pentirommi, e spesso,
    Ma sconsolato, volgerommi indietro.

    Giacomo Leopardi

  13. #12
    Outsider Member L'avatar di Tregenda
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    Ma questa è quella che preferisco in assoluto, Edgar Allan Poe.

    SOLO

    Fanciullo, io già non ero
    come gli altri erano, nè vedevo
    come gli altri vedevano. Mai
    derivai da una comune fonte
    le mie passioni - nè mai,
    da quella stessa, i miei aspri affanni.
    Nè il tripudio al mio cuore
    io ridestavo in accordo con altri.
    Tutto quello che amai, io l'amai da solo.
    Allora - in quell'età - nell'alba
    d'una procellosa vita - fu derivato
    da ogni più oscuro abisso di bene e male
    il mistero che ancora m'avvince -
    dai torrenti e dalle sorgenti -
    dalla rossa roccia dei monti -
    dal sole che d'intorno mi ruotava
    nelle sue dorate tinte autunnali -
    dal celeste baleno
    che daccanto mi guizzava -
    dal tuono e dalla tempesta -
    e dalla nuvola che forma assumeva
    (mentre era azzurro tutto l' altro cielo)
    d'un demone alla mia vista -

  14. #13
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Smile Non sei mio

    Non sei
    nella mia vita
    al mio fianco
    non mangi alla mia tavola
    ne' ridi ne' canti
    ne' vivi per me.

    Siamo estranei
    tu
    e me stessa
    e la mia casa.

    Sei un estraneo
    un ospite
    che non cerca che non vuole
    piu' che un letto
    a volte.
    Che ci posso fare
    se non cedertelo.

    Ma io vivo da sola.

    Idea Vilarino
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  15. #14
    Io L'avatar di dolores
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    I due orfani - Giovanni Pascoli

    Fratello, ti do noia ora, se parlo?»
    «Parla: non posso prender sonno». «Io sento
    rodere, appena…» «Sarà forse un tarlo…»
    «Fratello, l’hai sentito ora un lamento
    lungo, nel buio?» «Sarà forse un cane…»
    «C’è gente all’uscio…» «Sarà forse il vento…»
    «Odo due voci piane piane piane…»
    «Forse è la pioggia che vien giù bel bello».
    «Senti quei tocchi?» «Sono le campane».
    «Suonano a morto? suonano a martello?»
    «Forse…» «Ho paura…» «Anch’io».
    «Credo che tuoni:
    come faremo?» «Non lo so, fratello:
    stammi vicino: stiamo in pace: buoni».
    «Io parlo ancora, se tu sei contento.
    Ricordi, quando per la serratura
    veniva lume?» «Ed ora il lume è spento».
    «Anche a que’ tempi noi s’aveva paura:
    sì, ma non tanta». «Or nulla ci conforta,
    e siamo soli nella notte oscura».
    «Essa era là, di là di quella porta;
    e se n’udiva un mormorìo fugace,
    di quando in quando».
    «Ed or la mamma è morta».
    «Ricordi? Allora non si stava in pace
    tanto, tra noi…» «Noi siamo ora più buoni…»
    «ora che non c’è più chi si compiace
    di noi…» «che non c’è più chi ci perdoni».

    (Dai Primi poemetti)
    “Non ho bisogno di tempo per sapere come sei: conoscersi è luce improvvisa” (P. Salinas)

  16. #15
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Smile Della solitudine

    Io non ho bisogno
    che di te, solitudine;
    alta,
    solenne, immortale,
    dove piú nulla è sogno.
    In questo deserto
    attendo
    l'implacabile
    venuta d'un'acqua viva
    perché mi faccia a me certo.
    Se
    trionfa il sole
    o la luna impassibile
    il loro lume fluisce
    come vuole
    nel mio cuore.
    E godo la terra
    bruna, e l'indistruttibile
    certezza
    delle sue cose
    già nel mio cuore si serra:
    e intendo che vita
    è questa,
    e profondissima
    luce irraggio sotto i cieli
    colmi di pietà
    infinita.
    Carlo Betocchi
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

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