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Discussione: Adam Zagajewski

          
  1. #1
    Moderator L'avatar di kaipirissima
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    Adam Zagajewski

    Il fiume nero


    Un fiume nero scorreva per il parco.
    Più in là si estendevano giardini insensibili
    e le trecce folte delle siepi.
    Là, dove cantavano i merli, un tempo c’era
    la filiale del campo di Auschwitz, e sotto l’erba
    furono sotterrate le bende dell’ospedale russo;
    per questo il prato era gonfio, alto.
    Nel cielo scorrevano senza fremito
    alianti innocenti e cadeva la pioggia,
    leggera, spensierata come una lacrima di gioia

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  3. #2
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    Kierkegaard su Hegel




    Kierkegaard diceva di Hegel: ricorda qualcuno
    che erige un enorme castello, ma vive
    in una semplice capanna, lì nei pressi.
    Così l’intelligenza abita in una modesta
    stanza del cranio, e quegli stati meravigliosi
    che ci furono promessi sono ricoperti
    di ragnatele, per ora dobbiamo accontentarci
    di un’angusta cella, del canto del carcerato,
    del buonumore del doganiere, del pugno del poliziotto.
    Abitiamo nella nostalgia: Nei sogni si aprono
    serrature e chiavistelli. Chi non ha trovato rifugio
    in ciò che è vasto, cerca il piccolo. Dio è il seme
    di papavero più piccolo al mondo.
    Scoppia di grandezza.

  4. #3
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    Morte di un pianista
    Ad Arturo Benedetti Michelangeli




    Mentre gli altri conducevano guerre
    o negoziati, oppure giacevano
    in angusti letti di ospedale
    o da campo, lui provava

    per intere giornate le sonate di Beethoven,
    e le esili dita, come le dita di un avaro,
    toccavano grandi ricchezze, che non erano sue

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  6. #4
    Senior Member L'avatar di Andrea
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    Sfoglia i tuoi ricordi
    cuci per loro una coperta di stoffa.
    Scosta le tende e cambia l’aria.
    Sii per loro cordiale, leggero.
    Questi ricordi sono tuoi.
    Pensaci mentre nuoti
    nel mare dei Sargassi della memoria
    e l’erba marina crescendo ti cuce la bocca.
    Questi ricordi sono tuoi,
    non li dimenticherai fino alla fine.
    L’amore è la voce dietro tutti i silenzi, la speranza che non ha il contrario in un timore.

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