Thanks Thanks:  0
Likes Likes:  1
Visualizzazione dei risultati da 1 a 5 su 5

Discussione: Giovanni Verga

          
  1. #1
    Administrator L'avatar di DarkCoffee
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Rome
    Messaggi
    2,932
    Post Thanks / Like

    Giovanni Verga



    Romanzi
    Amore e Patria (1856-1857) [inedito di 672 ff. ms. parzialmente riportati in Lina Perroni, Studi verghiani, II, Ricordi di D'Artagnan. La prima giovinezza di Giovanni Verga e due suoi romanzi sconosciuti: Amore e patria; I carbonari della montagna, Palermo, Ed. del sud, 1929].
    I carbonari della montagna, 4 voll., Catania, Galatola, 1861-1862.
    Sulle lagune, in "La Nuova Europa", 5 e 9 agosto 1862-13 gennaio e 15 marzo 1863.
    Una peccatrice, Torino, Negro, 1866.
    Storia di una capinera, Milano, Lampugnani, 1871.
    Eva, Milano, Treves, 1873.
    Eros, Milano, Brigola, 1875.
    Tigre reale, Milano, Brigola, 1875.
    I Malavoglia, Milano, Treves, 1881.
    Il marito di Elena, Milano, Treves, 1882
    Mastro-don Gesualdo, Milano, Treves, 1889.
    Dal tuo al mio, Milano, Treves, 1906.
    La duchessa di Leyra, incompiuto in Federico De Roberto, Casa Verga e altri saggi verghiani, Firenze, Le Monnier, 1964.

    Novelle
    Nedda. Bozzetto siciliano, Milano, Brigola, 1874.
    Primavera; La coda del diavolo; X; Certi argomenti; Le storie del castello di Trezza; Nedda, Milano, Brigola, 1877.
    Rosso Malpelo, in "Fanfulla", 2-5 agosto 1878.
    Vita dei campi. Nuove novelle, Milano, Treves, 1880. [Fantasticheria, Jeli il pastore, Rosso Malpelo, Cavalleria rusticana, La Lupa, L'amante di Gramigna, Guerra di Santi, Pentolaccia]
    Un'altra inondazione, in "Roma-Reggio", numero speciale del "Corriere dei Comuni", Roma, Tipografia elzeviriana dell'Officina Statistica, 1880.
    La roba, in "Rassegna settimanale di politica, scienze, lettere ed arti", 26 dicembre 1880.
    Casamicciola, in "Don Chisciotte", n. 8, 3 aprile 1881.
    I dintorni di Milano, in Milano 1881, Milano, Ottino, 1881.
    Il come, il quando ed il perché, in appendice alla seconda edizione di Vita dei campi, Milano, Treves, 1881.
    Pane nero, Catania, Giannotta, 1882.
    Libertà, in "Domenica letteraria", 12 marzo 1882.
    Novelle rusticane, Torino, Casanova, 1883. [Il Reverendo, Cos'è il Re, Don Licciu Papa, Il Mistero, Malaria, Gli orfani, La roba, Storia dell'asino di S. Giuseppe, Pane nero, I galantuomini, Libertà, Di là del mare]
    Per le vie, Milano, Treves, 1883. [Il bastione di Monforte, In piazza della Scala, Al veglione, Il canarino del N. 15, Amore senza benda, Semplice storia, L'osteria dei «Buoni Amici», Gelosia, Camerati, Via Crucis, Conforti, L'ultima giornata]
    Nella stalla, in Arcadia della carità. Strenna internazionale a beneficio degli inondati, Lonigo, Tipo-litografia ed. Luigi Pasini, 1883.
    Drammi intimi, Roma, Sommaruga, 1884. [Drammi intimi, frammento 2, «Nel carrozzone dei profughi» (frammento 3), frammento IV, Un'altra inondazione, - Il Carnevale fallo con chi vuoi; - Natale e Pasqua falli con i tuoi. -, Ultima visita]
    Mondo piccino, in "Nuova Antologia", 1º ottobre 1884.
    vagabondaggio, Firenze, Barbera, 1887. [Vagabondaggio, Il maestro dei ragazzi, Un processo, La festa dei morti, Artisti da strapazzo, Il segno d'amore, L'agonia d'un villaggio, ...e chi vive si dà pace, Il bell'Armando, Nanni Volpe, Quelli del colèra, Lacrymae rerum]
    I ricordi del capitano d'Arce, Milano, Treves, 1891. [I ricordi del capitano d'Arce, Giuramenti di marinaio, Commedia da salotto, Né mai, né sempre!, Carmen, Prima e poi, Ciò ch'è in fondo al bicchiere, Dramma intimo, Ultima visita, Bollettino sanitario (Corrispondenza in 4a pagina)]
    Don Candeloro e C.i, Milano, Treves, 1894. [Don Candeloro e C.i, Le marionette parlanti, Paggio Fernando, La serata della diva, Il tramonto di Venere, Papa Sisto, Epopea spicciola, L'opera del Divino Amore, Il peccato di donna Santa, La vocazione di suor Agnese, Gli innamorati, Fra le scene della vita]
    Una capanna e il tuo cuore, in "Illustrazione italiana", 12 febbraio 1922.
    Tutte le novelle, 2 voll., Milano, A. Mondadori, 1940-1942.

    Trasposizioni teatrali
    La caccia al lupo - La caccia alla volpe bozzetti scenici ed. Treves, Milano 1902.
    I nuovi tartufi (1865-1866)
    Rose caduche (1867)
    L'onore I (1869)
    L'onore II
    Cavalleria rusticana (1884)
    In portineria (1885)
    La lupa (1886)
    Dopo (1886)
    Mastro-don Gesualdo (1889)
    Cavalleria rusticana (1896)
    La caccia al lupo (1901)
    La caccia alla volpe (1901)
    Dal tuo al mio (1903)

    Versioni cinematografiche
    Chavalerie rustique (1910) di Victorin Jasset (o secondo altri storici Emile Chautard o ancora Raymond Agnel).
    Cavalleria rusticana (1916) di Ugo Falena.
    Cavalleria rusticana (1916) di Ubaldo Maria Del Colle.
    Tigre reale (1916) diretto da Piero Fosco (Giovanni Pastrone).
    La storia di una capinera (1917) di Giuseppe Sterni.
    Caccia al lupo (1917) di Giuseppe Sterni.
    Una peccatrice (1918) di Giulio Antamoro.
    Eva (1919) di Ivo Illuminati.
    Il marito di Elena (1921) di Riccardo Cassano
    Cavalleria rusticana (1924) di Mario Gargiulo.
    Cavalleria rusticana (1939) di Amleto Palermi.
    La storia di una capinera (1943) di Gennaro Righelli.
    La terra trema (1948) diretto da Luchino Visconti, ispirato a I Malavoglia.
    La lupa (1953) di Alberto Lattuada.
    Cavalleria rusticana (1953) di Carmine Gallone.
    L'amante di Gramigna (1968) di Carlo Lizzani.
    Bronte - Cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato 1972 diretto da Florestano Vancini, tratto dalla novella di Giovanni Verga intitolata Libertà.
    Cavalleria rusticana (1981) di Franco Zeffirelli, film-opera.
    Storia di una capinera (1993) di Franco Zeffirelli con Vanessa Redgrave, ispirato al romanzo omonimo.
    La lupa (1996) diretto da Gabriele Lavia con Monica Guerritore, Michele Placido e Raoul Bova, ispirato alla novella omonima.
    Rosso malpelo (2007) di Pasquale Scimeca.[20]
    The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.

  2. #2
    Administrator L'avatar di DarkCoffee
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Rome
    Messaggi
    2,932
    Post Thanks / Like
    Ci sarebbero tante cose da dire su questo scrittore, ma ho scelto di condividere, per il momento, un racconto.

    Passato!

    Qui, quando la città è più festosa e la folla più allegra, penso alla campagna lontana, laggiù, fra i miei monti, dietro il mare azzurro.
    Penso ai sentieri verdeggianti, alle siepi odorose, alle lodole che brillano al sole, alla canzone solitaria che sale dai campi, monotona e triste come un ricordo d'altre patrie.
    Penso a quell'ora dolce del tramonto, quando l'ultimo raggio indora le nevi della montagna, e il fumo svolgesi dai casolari, e le campane degli armenti risuonano nella valle, e la campagna si nasconde lentamente nella notte.
    Penso a quell'ora calda di luglio quando il sole innonda la pianura riarsa, e il cielo fosco di caldura sembra pesare sulla terra, e il grillo nelle stoppie canta la canzone dell'ora silenziosa.
    Penso alle notti profonde, alle lucciole innamorate, al coro dei vendemmiatori, al rumore lontano dei carri che sfilano nella pianura odorosa di fieno, ai cespugli immobili e neri come spettri nel raggio misterioso della luna.
    Penso alle lunghe notti d'inverno spazzate dal vento e dagli acquazzoni, agli alberi che gemono nel temporale, e vi raccontano fantastiche storie cui sorridono gli occhi dei vostri cari, raccolti intorno alla lampada domestica.
    Penso alla mia fanciullezza, che sembra sia tutta trascorsa in quella nota campagna; penso a quei colli, a quei valloni, a quei sentieri, a quella fontana, davanti alla quale è passata tanta gente, che veniva da lontano, a quel cespuglio su cui moriva il sole d'autunno quel giorno in cui vi passaste anche voi, con me, per l'ultima volta.
    Quest'ultimo raggio di sole che mi è rimasto in cuore come un addio, come la vaga angoscia dei giorni spensierati dell'infanzia, che ci fa presentire le amarezze della vita, con un senso di vaga e dolorosa dolcezza.
    Penso a quel sasso in cui ho segnato il primo amore de' miei tredici anni, quando non conoscevo ancora altri dolori all'infuori di quelli creatimi dalla mia fantasia.
    Ora che il dolore so cosa sia, il dolore vero, quelle che vi immerge le unghie nella carne viva e vi ricerca le fibre del cuore, quello che vi divorava le lagrime, le sensazioni e le idee, quando la morte entrò nella vostra casa...; penso ancora a quei luoghi, a quelle scene serene che vi tornano dinanzi agli occhi feroci come un'ironia nell'ora terribile di quell'angoscia; penso al muricciolo di quella fontana al quale si sono appoggiati quelli che non son più, a quell'erba che si è piegata sotto i loro passi, a quelle pietre sulle quali si sono messi a sedere.
    Ora l'erba è morta anch'essa, ed è risorta tante volte. Il sole l'ha bruciata, e la pioggia fatta rinascere. Quando le nuove gemme hanno verdeggiato nella siepe lì accanto, ne' bei giorni d'aprile, essi non sapevano più nulla di voi, miei cari!
    Io che sono rimasto, penso a quell'erba che non è più la stessa, a quelle pietre che dureranno ancora, mentre voi siete passati su di loro - e per sempre; penso che dell'altra erba spunta e muore fra le pietre della vostra fossa; e quando penso che lo strazio feroce di questo dolore non è più così vivo dentro di me, che ogni strappo dell'anima lentamente va rimarginandosi, mi viene uno sconforto amaro, un senso desolato del nulla, d'ogni cosa umana, se non dura nemmeno il dolore, e vorrei sdraiarmi su quell'erba, sotto quei sassi, anch'io nel sonno, nel gran sonno.
    The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.

  3. #3
    Administrator L'avatar di DarkCoffee
    Registrato dal
    Oct 2011
    residenza
    Rome
    Messaggi
    2,932
    Post Thanks / Like
    Nel carrozzone dei profughi


    Nel carrozzone dei profughi, due povere donne sedute accanto, col fagotto della roba che avevano avuto al Municipio sulle ginocchia, si narravano i loro guai. Anzi una non parlava più; guardava nella folla con certi occhi stralunati, quasi cercando la figlia che le avevano detto fosse stata salvata da un giovanotto quando trassero anche lei dalle fiamme e dalle macerie. Una ragazza bella come il sole, che chi l'aveva vista una volta l'avrebbe riconosciuta fra mille. L'avevano vista rifugiata sotto un portone - tra i feriti del Savoja - alla stazione. Tutti l'avevano vista, fuori che lei! Dalla stazione aveva visto soltanto la sua casa che bruciava, per due ore, sinché il treno stette lì. E ora, mentre cercava la sua creatura fra la gente, da otto giorni, e pensava a lei che forse la cercava e chiamava aiuto, vedeva ancora quella distruzione e quell'incendio come un rifugio, una disperata certezza.
    - Ora son sola - diceva l'altra. - Quando incontrai mio marito, qui, per caso, salvo anche lui, non mi pareva vero. Ma avevo tre figli: una maritata, colla grazia di Dio, e il maggiore che mi portava a casa già la sua giornata... Tutti! Tutti!... Io mi ero alzata appunto pel più piccolo ch'era malato, quando successe il terremoto. Il Signore non mi volle -.
    Ne parlava tranquillamente, colla faccia gialla e la testa fasciata.
    - Ora, quando lui sarà guarito andremo in America -.
    L'altra alzò gli occhi, soltanto, e la guardò.
    - Certo, che faremo qui?
    - In America? - disse un altro profugo. - Non sapete che vita da cani! Peggio dei cani li trattano i cristiani! -
    Ella a sua volta guardò sbigottita colui, come a ripetere: - Che faremo qui?
    - Qui siamo nati; qui sono le pietre delle nostre case! - dissero gli altri.
    The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.

  4. #4
    Junior Member
    Registrato dal
    Mar 2016
    Messaggi
    17
    Post Thanks / Like
    Mi viene subito in mente l'impersonalità e la regressione dell'autore...quando si parla di Verga..

  5. Likes kaipirissima liked this post
  6. #5
    Logopedista nei sogni L'avatar di Estella
    Registrato dal
    Dec 2016
    residenza
    In riva al mare
    Messaggi
    960
    Post Thanks / Like
    Lessi "Storia di una capinera", commovente, a tratti straziante.
    Il romanzo epistolare è il mio preferito.
    Non avere mai paura di essere un papavero in un campo di giunchiglie.


Tag per questa discussione

Segnalibri

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi
  •