Una legge contro la tortura

È una questione di civiltà. L'Italia attende da 25 anni.

In Italia la tortura non è reato. In assenza del crimine di tortura non resta che l'impunità.

La violenza di un pubblico ufficiale nei confronti di un cittadino non è una violenza privata. Riguarda tutti noi, poiché è messa in atto da colui che dovrebbe invece tutelarci, da liberi e da detenuti.

Sono venticinque anni che l'Italia è inadempiente rispetto a quanto richiesto dalla Convezione contro la tortura delle Nazioni Unite, che il nostro Paese ha ratificato: prevedere il crimine di tortura all'interno degli ordinamenti dei singoli Paesi.

Quanto accaduto nel 2001 alla scuola Diaz ha ricordato a tutti che la tortura non riguarda solo luoghi lontani ma anche le nostre grandi democrazie. Il caso di Stefano Cucchi, la recente sentenza di un giudice di Asti e tanti altri episodi dimostrano che riguarda anche l'Italia.

Per questo chiediamo al Parlamento di approvare subito una legge che introduca il crimine di tortura nel nostro codice penale, riproducendo la stessa definizione presente nel Trattato Onu.

Una sola norma già scritta in un atto internazionale. Per approvarla ci vuole molto poco.

tratto da:
www.osservatoriorepressione.org/201...la-tortura.html


http://www.unhcr.it/news/dir/15/view...nti-37700.html

Ma cos’è la tortura? Prendendo in prestito la definizione di "tortura" in base all’articolo 1 della Convenzione succitata:
“ La tortura è qualsiasi atto mediante il quale sono intenzionalmente inflitti ad una persona dolore o sofferenze forti, fisiche o mentali, al fine segnatamente di ottenere da essa o da una terza persona informazioni o confessioni, di punirla per un atto che essa o una terza persona ha commesso o è sospettata aver commesso, di intimorirla o di far pressione su di lei o di intimorire o di far pressione su una terza persona, o per qualsiasi altro motivo fondato su qualsiasi forma di discriminazione…” .

All'inizio del XXI secolo la tortura è praticata in più della metà dei paesi del mondo. Nessuna area del pianeta è "zona libera della tortura". Ogni giorno, in decine di paesi, i governi combattono una guerra silenziosa contro nemici reali e presunti, armati e inermi, pericolosi criminali e colpevoli di niente. Con percosse fisiche o raffinate tecniche di distruzione psicologica, la tortura uccide, sottomette, terrorizza, annichilisce.