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Discussione: Diritti umani e pena di morte

          
  1. #196
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    Ho cercato qualcosa sul caso e mi sono imbattuto in questa inquietante pagina.

    Catalogati come animali con tanto di distinzione razziale sia per i colpevoli che per le vittime.
    E' la pagina del Dipartimento di Giustizia del Texas!
    Del resto ha un peso se la vittima è bianca o nera, se il colpevole è bianco o nero. Ha un peso diverso e determina una pena che può essere diversa.
    Anche se la differenza più grande a mio parere la fa il poter pagare un buon avvocato oppure no.
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  2. #197
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    ARKANSAS (USA): CERCASI PUBBLICO PER ASSISTERE ALLE ESECUZIONI

    1 aprile 2017: L’Arkansas, che ha fissato 8 esecuzioni nell’arco di 10 giorni a partire dal 17 aprile, sembra non trovi abbastanza volontari per assistere come “pubblico”.
    La legge prevede che “non meno di 6 cittadini rispettabili” siano presenti ad ogni esecuzione.
    La notizia viene desunta da un intervento di Wendy Kelley, direttrice dell’Amministrazione Penitenziaria, la quale parlando davanti ai membri della sezione di Little Rock del Rotary Club, ha sollecitato che alcuni membri del club si offrissero come volontari.
    Bill Booker, presidente del Circolo, in una intervista a Fox 16 ha detto: “All’inizio pensavamo che stesse scherzando, e si è sollevato qualche brusio divertito. Rapidamente però si è capito che non stesse scherzando. Ad una richiesta di conferma da parte della CNN, oggi l’Amministrazione Penitenziaria ha detto che “gli sforzi informali della Kelly proseguono”.
    Il portavoce dell’Amministrazione, Solomon Graves, ha concluso: “Rimaniamo fiduciosi sulla nostra capacità di portare a compimento le esecuzioni”.

    Le leggi dei vari stati sono diverse per quanto riguarda le persone che possono, e in alcuni casi devono, presenziare alle esecuzioni, le quali, in quanto misure amministrative, non possono essere svolte in segreto ed anzi richiedono la partecipazione di alcuni “rappresentanti del popolo”.
    In Arkansas è previsto che “almeno 6 persone laiche che non abbiano nessun collegamento con il crimine o il processo” presenzino ad una esecuzione. La legge non precisa, e quindi non vieta, che gli stessi testimoni possano presenziare a più di una esecuzione. È quindi probabile che, se i volontari non fossero in numero sufficiente, lo Stato chieda a quelli già individuati di presenziare a più di una delle 8 esecuzioni in calendario tra il 17 e il 27 aprile.

    In Arkansas le esecuzioni sono ferme dal 2005. È stato il governatore Asa Hutchinson (bianco, repubblicano) lo scorso 27 febbraio a fissare le esecuzioni con una concentrazione che non si è mai verificata prima nella storia degli Stati Uniti. Sembra che la “fretta” del governatore (in questo sollecitato dal procuratore generale Leslie Rutledge, anche lui bianco e repubblicano) derivi dal fatto che a fine aprile scade il lotto di Midazolam che lo stato ha a disposizione, lotto sufficiente, appunto, per 8 esecuzioni.
    Le esecuzioni fissate sono: Bruce Ward e Don Davis il 17 aprile; Stacey Johnson e Ledell Lee il 20 aprile; Jack Jones e Marcel Williams il 24 aprile; Kenneth Williams e Jason McGehee il 27 aprile.

    tratto da Nessuno tocchi Caino

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  3. #198
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    Chiediamo in questa Settimana Santa che non vengano eseguite le condanne a morte in Arkansas

    La Comunità di Sant'Egidio si è unita al Catholic Mobilizing Network, organizzazione cattolica degli Stati Uniti, che lotta contro la pena di morte e chiede a tutte le persone di buona volontà di far sentire la loro voce contro le 8 esecuzioni capitali fissate nei prossimi giorni nell'Arkansas.

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    «Signor Governatore, so benissimo che lei deve far rispettare e applicare la legge, inclusa quella che prevede la pena capitale. Ma esiste anche una legge superiore, la legge di Dio, e lei ha la possibilità di farla rispettare nel pieno rispetto delle leggi del nostro Stato, decidendo di commutare la pena di morte in ordine detentivo». Mancavano pochi giorni all’inizio della Settimana Santa quando il cittadino più importante di Little Rock si è trovato su tavolo questa lettera, scritta dal vescovo Taylor.

    Già centinaia di appelli inviati al Governatore dell'Arkansas Asa Hutchinson tramite email e canali social per bloccare le esecuzioni capitali di queste 8 persone.

    Uniamo tutti la nostra voce chiedendo al Governatore di rispettare la dignità e la vita di ogni essere umano.

    Qui si può firmare: http://www.santegidio.org/pageID/3/l..._20608,3_20600


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  4. #199
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    Arkansas, giudice blocca l'esecuzione di sei condannati a morte per l'esposto delle case farmaceutiche che non autorizzano l'uso dei loro prodotti per uccidere.

    Un giudice dell'Arkansas ha temporaneamente sospeso 6 delle 8 esecuzioni che avrebbero dovuto aver luogo a partire dalla prossima settimana. Due case farmaceutiche che producono i tre farmaci che compongono il cocktail dell'iniezione letale hanno presentato un'istanza in cui dichiarano che i medicinali non sono prodotti per quello scopo.

    Un'altra esecuzione era stata sospesa qualche ora prima in base a un'istanza della difesa che dichiara che il proprio assistito non è in grado di comprendere la pena alla quale è stato condannato.
    Un'ottava era stata sospesa la scorsa settimana.

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  6. #200
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    Pena di morte, eseguita in Arkansas una doppia condanna

    Fallita una serie di appelli per fermare le esecuzioni


    Dopo l'esecuzione della scorsa settimana, altre due sono avvenute questa notte, un'altra è programmata per il 27 aprile, prima della scadenza del farmaco.
    Una serie di appelli legali dell’ultima ora, sia a livello statale che federale, hanno provato invano a fermare le esecuzioni, la loro probabilità di successo era già diminuita dopo la recente nomina alla corte suprema del giudice Neil Gorsuch.

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    Jack Jones e Marcel Williams sono stati messi a morte stanotte, in Arkansas. Erano fra gli otto detenuti di cui l’Arkansas aveva inizialmente programmato l’esecuzione nell’arco di 11 giorni, una pianificazione serrata dovuta alla prossima scadenza delle forniture di un sedativo, utilizzato come parte del processo di iniezione letale.

    Erano 16 anni che negli USA non avveniva una doppia esecuzione nello stesso giorno.

    Jack Jones è stato il primo a stendersi sul lettino della camera della morte. I suoi avvocati sostengono che siano stati necessari 45 minuti prima di riuscire a trovare una vena attraverso la quale iniettargli l'iniezione letale. Sembrerebbe che molto tempo sia trascorso nel tentativo - confermato dalle autorità - di trovare una vena del collo. Nessun giornalista era presente durante la preparazione. A tre giornalisti è stato consentito l'accesso soltanto quando era tutto pronto per procedere.
    Jones, che ha trascorso più di 20 anni nel braccio della morte e che aveva un passato di abusi e di malattia mentale che lo avevano spinto a due tentativi di suicidio, è stato trasportato in una sedia a rotelle, a causa dell'amputazione di una gamba per il diabete.

    Le due esecuzioni sono avvenute a distanza di tre ore una dall'altra.
    L'esecuzione di Williams era stata momentaneamente sospesa per la possibile incostituzionalità della precedente. Gli avvocati di Williams hanno cercato di bloccarla per le difficoltà che sarebbero potute sorgere, nel cercare la vena, anche con il loro assistito che pesava 181 chili.
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  8. #201
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    Alva Campbell, gravemente infermo, avrebbe dovuto subire l'iniezione letale in Ohio il 15 novembre. Un mese prima si è svolta una prova generale della sua esecuzione, in seguito alla quale, su consiglio del medicocarcerario, si è deciso di uccidere il condannato in una posizione inusuale: semi-sdraiato.
    Il Dipartimento di Riabilitazione e Correzione dell’Ohio) ha affermato di aver “preso in considerazione le gravi condizioni diCampbell nel pianificare la sua esecuzione.”

    Lo stato americano dell'Ohio ha dovuto sospendere mercoledì 15 novembre 2017 il suo tentativo di giustiziare Alva Campbell, condannato di 69 anni gravemente malato, con gli ufficiali della prigione che non riescono a trovargli una vena per infondere la droga.

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    Per lunghi minuti, gli agenti hanno cercato di mettere un catetere venoso sul braccio o sulla gamba del prigioniero per amministrare l'iniezione letale, lo testimoniano i giornalisti locali che hanno assistito alla scena. Alla fine hanno rinunciato.

    "I tentativi di una somministrazione endovenosa è fallito, una nuova data di esecuzione sarà fissata", ha confermato JoEllen Smith, portavoce del servizio carcerario di stato.

    "Questo è un giorno che non dimenticherò mai", ha detto il detenuto, secondo il suo avvocato David Stebbins, citato dal quotidiano Dayton.

    L'Unione americana per le libertà civili (ACLU) dell'Ohio ha denunciato in una dichiarazione la sessione di "quasi due ore di tortura" inflitta al detenuto, che era stato trasportato su una sedia a rotelle nella sala dell'esecuzione .

    "Questa è la quinta esecuzione fallita nell'Ohio da qualche anno, e questa è la seconda volta che lo stato non riesce a portare a termine un'esecuzione e non è umano ", ha commentato Mike Brickner, leader dell'organizzazione per la difesa dei diritti e delle libertà.
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  9. #202
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    #penadimortemai. 30 novembre 2017 Il live concert per la vita dal Colosseo.


    http://www.santegidio.org/pageID/3/l...-IL-VIDEO.html
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  10. #203
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    Per chi volesse firmare, Amnesty sta raccogliendo firme per la Maratona Write for Rights.
    Ogni firma conta (ora siamo a 50.901)

    https://www.amnesty.it/

    https://www.amnesty.it/entra-in-azione/appelli/


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  12. #204
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    22 Febbraio 2017 Usa - Texas - Pena di morte sospesa un'ora prima dell'esecuzione, commutata in ergastolo.
    Accolta la battaglia del padre sopravvissuto alla strage che avrebbe perso l'unico famigliare rimastogli.

    Huntsville - Il governatore del Texas Greg Abbott ha commutato in ergastolo la pena di un condannato a morte un'ora prima dell'esecuzione. Thomas "Bart" Whitaker aveva ucciso nel 2003 a Houston la madre e un fratello.

    Thomas "Bart" Whitaker
    A portare avanti la battaglia per la sua salvezza, il padre scampato alla strage. In considerazione della sua preghiera di lasciare in vita l'unico familiare rimastogli, seppure responsabile delle uccisioni, Abbott ha accolto una rara raccomandazione in questo senso da parte dell'autorita' giudiziaria.

    "Sono grato della decisione non per me ma per mio padre - ha detto Whitaker appreso che non sarebbe stato giustiziato - ogni punizione per me sarebbe stata giusta, ma mio padre non ha fatto
    niente di male. Il sistema oggi per lui ha funzionato. E io faro' del mio meglio per svolgervi il mio ruolo".

    "Il padre di Whitaker - ha detto il governatore Abbott, repubblicano, che avrebbe potuto anche negare la sospensione - si e ' opposto con passione alla messa a morte di suo figlio, affermando che in caso contrario si sarebbe sentito vittima per la seconda volta, dopo essere scampato alla strage".


    Dal 1982, quando il Texas ha reintrodotto la pena di morte, e' accaduto solo quattro volte che la commissione per la liberta' abbia raccomandato clemenza per dei condannati. Prima di questa l'ex governatore Rick Perry, anche lui repubblicano, ne aveva accolta solo una su tre.
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  13. #205
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    La cosa assurda è che il padre abbia dovuto ingaggiare una battaglia per non dover perdere un figlio.
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  14. #206
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    La cosa assurda è che il padre abbia dovuto ingaggiare una battaglia per non dover perdere un figlio.
    Il padre, ferito ma sopravvissuto all'attacco che ha distrutto la sua famiglia, ha lottato strenuamente per salvare la vita del figlio ed è stato determinante.

    Il Texas Board of Pardons and Paroles aveva inviato alcuni giorni fa una raccomandazione al governatore Abbott (è rarissimo che questo avvenga), e lui ha espresso la sua decisione di commutare in ergastolo senza possibilità di uscita solo pochi minuti prima dell'esecuzione.

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    L'ultima volta che un governatore del Texas ha acconsentito a commutare la condanna di un condannato a morte in prigione a seguito di una raccomandazione del Consiglio era nel 2007, quando il governatore del Texas Rick Perry ha risparmiato la vita a Kenneth Foster.
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  15. #207
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    Una breve riflessione, interessantissima, di Domenico Quirico sui migranti e sui diritti umani:

    https://www.tpi.it/2018/02/27/domeni...one-occidente/

    All’inizio chiarisce subito che il problema della migrazione non è un problema di compassione o di bontà, ma è un problema di diritti.

    Sottolinea l’importanza di “restare umani”, ripercorrendo la storia dei diritti che in passato “abbiamo sempre applicato a un uomo astratto, in quanto uomo e basta, mentre ora il diritto in quanto uomo non vale più”.
    “La prima domanda che viene posta al migrante quando arriva è ‘Tu da dove vieni?, la domanda più idiota”, spiega Quirico e continua facendo l’esempio su un migrante proveniente dall’Eritrea, a cui , secondo il giornalista, si direbbe: “No, mi spiace. Il concetto di diritto per te non vale. Tornatene da dove sei venuto”.


    “Oggi facciamo il percorso inverso, non poniamo il concetto di diritto in senso astratto a ogni uomo, ma facciamo quello che è stato fatto prima, lo applichiamo a qualcuno: io sono europeo, ho un passaporto, sono occidentale, ho dei diritti, il migrante no”.
    “Il diritto vale solo per noi, che siamo all’interno del paradiso. Per noi che viviamo nel super attico dell’occidente. E questa è la negazione di ciò che siamo. Nel momento in cui neghiamo tutto questo, ci disintegriamo. Non abbiamo più alcuna funzione nella storia del terzo millennio. Non siamo più niente.”

    “A me il migrante utile, non interessa. Del migrante perché mi porta delle cose a me non importa niente. A me interessa il migrante inutile, quello che quando arriva a Lampedusa lo tocco con i guanti di gomma. Come non faccio nemmeno più con le bestie.
    E gli metto la mascherina perché ho paura dei contagi. Quello è il mio migrante, quello che ho il dovere di accogliere, che non sa fare niente, non è niente, quello che una volta chiamavano il povero. Si mette sulla battigia, alza le braccia e dice io sono qua. Non l’altro che ce la può fare perché ha tre titoli di studio e magari posso integrare nella nostra attività economica”.


    Il giornalista insiste sul concetto di “migrante inutile”, che è quello verso cui dovremmo essere più umani e il primo che dovremmo accogliere.
    Spesso si parla di opportunità che il migrante può portare al nostro paese, al paese accogliente. Il migrante utile è quello che apporta un contributo: al PIL, all’economia in generale, quello che si mette a fare dei lavori che l’italiano non fa più.
    Tutto questo per Quirico è sbagliato l’unica possibilità che il migrante ci offre dice è quella “di dimostrare di essere quello che devo essere”.
    “È la più grande occasione storica, forse l’ultima che questa parte del mondo ha”
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  17. #208
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    Molto interessante anche la riflessione di Milena Gabanelli sui migranti:

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  19. #209
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    Molto interessante anche la riflessione di Milena Gabanelli sui migranti:

    https://www.facebook.com/dataroom.mi...7447949240852/

    Tutte cose che, in un Paese che si definisca civile, andrebbero almeno pensate.
    Il come questi eventi vengano affrontati in Italia dà un'idea piuttosto chiara del nostro grado di civiltà.
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

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  21. #210
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    Spagna, suore di clausura contro la sentenza sullo stupro di gruppo di Pamplona: "Difendiamo il diritto delle donne di essere libere"

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    Una sentenza per stupro di gruppo declassato ad "abuso" dai giudici sta facendo discutere tutta la Spagna. E anche le carmelitane di Hondarriba, della diocesi di San Sebastian hanno espresso il loro punto di vista critico sul verdetto dei giudici con un post su Facebook:

    "Noi viviamo in clausura, portiamo un abito quasi fino alle caviglie, non usciamo di notte (se non per le emergenze), non andiamo a feste, non assumiamo alcolici e abbiamo fatto voto di castità. Questa è una scelta che non ci rende migliori né peggiori di chiunque altro, anche se paradossalmente ci renderà più libere e felici di altri. E perché è una scelta libera, difenderemo con tutti i mezzi a nostra disposizione (questo è uno) il diritto di tutte le donne a fare liberamente il contrario senza che vengano giudicate, violentate, intimidite, uccise o umiliate per questo. Sorella, io ti credo".
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

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