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Discussione: Gialli "Maschili" e gialli "Femminili"

          
  1. #1
    Administrator L'avatar di Mauro
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    Post Gialli "Maschili" e gialli "Femminili"

    Apro questo thread per riprendere un discorso iniziato in una discussione su Jo Nesbo che riporto qui sotto, in cui si dibatteva sulla possibile etichettatura di un libro o di un autore "Giallo" come maschile o femminile.

    Quote Originariamente inviato da Tess Visualizza il messaggio
    Ho finito 'Il pettirosso'.
    Finora e' il libro di Nesbo che meno mi e' piaciuto. La scrittura e' come sempre gradevole, mai ridondante o lenta, ma non ho apprezzato la trama: traffico d'armi e continui flashback negli anni Quaranta non mi hanno entusiasmata, forse un po' troppo 'maschile' come giallo...
    Come sempre pero' ho amato alla follia Henry Hole...di una malinconia struggente. Che grandissimo personaggio!
    Quote Originariamente inviato da Leonardo Visualizza il messaggio
    Ciao a tutti!
    Tess, ho appena iniziato "Nemesi" e promette bene. Certo che se per te "Il pettirosso" è troppo maschile, il buon Jo Nesbø dovrà impegnarsi parecchio per accontentarti e non so se ce la farà: anche se non è, secondo me, lo scrittore di noir "più femminile" al mondo, lo colloco comunque sul podio di questa particolare classifica, quindi più di così non so se potrà fare!
    Quote Originariamente inviato da Tess Visualizza il messaggio
    In realta' mi ha gia' accontentata! Vedi 'L'uomo di neve'...in generale non sale sul podio, molti lo precedono per quanto riguarda la...femminilita'!
    Quote Originariamente inviato da Mauro Visualizza il messaggio
    Mah, sinceramente non saprei cosa distingue un giallo "maschile" da uno "femminile" però se volessimo sviluppare questo aspetto della letteratura gialla ne sarei ben felice.
    Quote Originariamente inviato da Tess Visualizza il messaggio
    In intimita' si fa chiamare Henry
    Per gialli 'femminili' intendo qualcosa alla Camilla Lackberg (si scrive cosi'??? Che importa dopo che ho sbagliato il nome di Hole?!), dove al crimine/delitto principale si sovrappongono vicende private della protagonista, fin quasi a prevalere sul resto. L'argomento, come dice Mauro, meriterebbe commenti piu' approfonditi, magari da riservare ad altro topic...
    E adesso che il topic lo abbiamo aperto comincio io con una curiosità: in base a quale criterio un libro, e specialmente un giallo, può essere etichettato come maschile o femminile?
    Tess fa riferimento alle vicende private dei protagonisti per collocare un giallo fra i "femminili", io però mi limito a citare due autori come lo stesso Nesbo e Connelly come scrittori che alle vicende personali dei loro personaggi dedicano un bel po' di inchiostro o forse questo criterio è valido solo se la protagonista è donna e allora mettiamo su tutti la Gimenez-Bartlett e la Cornwell? Oppure la donna dev'essere l'autrice allora puntiamo tutto su Elizabeth George?.
    Per me un giallo deve miscelare con equilibrio fatti di cronaca con vicende personali (diciamo nella percentuale 80/20) ma non credo ne esistano di più adatti al pubblico femminile o maschile, ma sarei ben felice di sentire analisi differenti in proposito.
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

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  3. #2
    Member L'avatar di Tess
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    E' molto difficile indicare criteri 'universalmente' validi per distinguere un giallo maschile da uno femminile. Diciamo che e' una sorta di percezione...che naturalmente scaturisce da variabili fisse, ma non cosi' facili da identificare.
    Alcuni aspetti legati alla trama possono essere un indicatore: in genere per me traffico d'armi, mafia, scandali politici connotano un giallo maschile, mentre i delitti passionali quello femminile.
    C'e' poi l'attenzione, come si e' detto, alle vicende private...non si tratta solo di inseirle o meno, dipende in che modo si incastrano con i fatti principali, in che modo vengono narrate...in questo ad esempio la Lackberg, la Gerritsen, la Higgings Clark (per citarne alcune) sono molto femminili (e' solo una coincidenza che siano donne? Ne dubito!).
    La mia e' senz'altro una banalissima semplificazione...ripeto, e' piu' una sensazione che mi accompagna durante la lettura, sicuramente non facile da classificare.
    P.S.: il mio amato Nesbo, pur autore di gialli molto maschili, conosce le donne alla perfezione e in certi punti e' il piu' femminile di tutti
    Un libro è un paio d'ali che portano lontano...

  4. #3
    Master Member L'avatar di Elvira Coot
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    Così di getto mi viene da dire che sono maschili i thriller truculenti e sanguinosi, e femminili quelli più psicologici e arzigogolati, ma già mentre scrivo mi vengono in mente varie amiche che leggono volentieri il sangue che scorre. In giro per internet un thriller al femminile è quello in cui le protagoniste sono una o più femmine. Non ho trovato una regola chiara che vale per tutti

    Alla fine, quindi, quoto Tess: è una sensazione, del tutto soggettiva

  5. #4
    Administrator L'avatar di Mauro
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    Quote Originariamente inviato da Tess Visualizza il messaggio
    E' molto difficile indicare criteri 'universalmente' validi per distinguere un giallo maschile da uno femminile. Diciamo che e' una sorta di percezione...che naturalmente scaturisce da variabili fisse, ma non cosi' facili da identificare.
    Alcuni aspetti legati alla trama possono essere un indicatore: in genere per me traffico d'armi, mafia, scandali politici connotano un giallo maschile, mentre i delitti passionali quello femminile.
    Quote Originariamente inviato da Elvira Coot Visualizza il messaggio
    Così di getto mi viene da dire che sono maschili i thriller truculenti e sanguinosi, e femminili quelli più psicologici e arzigogolati, ma già mentre scrivo mi vengono in mente varie amiche che leggono volentieri il sangue che scorre.
    Sono analisi entrambe valide che, secondo me, rispecchiano una certa tendenza generale ma che in effetti non dicono proprio tutto su questo tipo di etichettatura dei gialli.
    Io mi riconosco abbastanza nella descrizione di Tess: traffico d'armi, scandali politici o corruzione mi piacciono abbastanza (le storie di mafia le trovo noiose perché spesso stereotipate) mentre mi immagino che le donne si sentano più coinvolte da storie di delitti passionali anche perché, purtroppo, ultimamente fanno a gara con la cronaca quotidiana per efferatezza e, forse, proprio per questo sono più "sentite".
    La valutazione di Elvira invece è un po' più schematica, ma, in generale, ci azzecca anche lei anche se, nel mio caso non molto, dato che le storie particolarmente sanguinose, per quanto verosimili, le trovo spesso un buon espediente per fare sensazione a fronte di poca sostanza (se ci sono dei generi che detesto sono il pulp e l'hardboiled) mentre apprezzo decisamente di più le storie che hanno molte sfaccettature e protagonisti tormentati.
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  6. #5
    Moderator L'avatar di kaipirissima
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    Io trovo che siano femminili tutti i libri in cui viene tratteggiata una storia d'amore il più delle volte a lieto fine.
    de Giovanni
    Camilleri
    Gerritsen
    Chattam
    Deaver
    Fadyen
    In quelli maschili la storia d'amore se c'è non si vede.

  7. #6
    Administrator L'avatar di DarkCoffee
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    ahahah per questo forse i maschi, più di noi ragazzuole, preferiscono la fantascienza
    Comunque, concordo con kaipirissima.

    Quote Originariamente inviato da Tess Visualizza il messaggio
    Alcuni aspetti legati alla trama possono essere un indicatore: in genere per me traffico d'armi, mafia, scandali politici connotano un giallo maschile
    Concordo a pieno.
    Infatti, personalmente, non riesco a leggere un libro dove il nodo principale è la corruzione poliziesca, il traffico d'armi, la mafia, etc, etc. Deve essere proprio un caso eccezionale
    The creatures outside looked from pig to man, and from man to pig, and from pig to man again: but already it was impossible to say which was which.

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  9. #7
    Member L'avatar di Leonardo
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    Ciao a tutti,
    eccomi finalmente qui visto che sono tra quelli che hanno "scatenato" la discussione!
    Giallo "maschile"? Quello classico: azione, ritmo, atmosfera, trama, alcool, sigarette, sesso, maschi disadattati e donne "usate" ( caratteristica più, caratteristica meno ).
    Giallo "femminile"? Azione, ritmo, atmosfera, trama, sesso, amore, psicologia, sentimenti "densi", malinconia, struggimento, passioni ( non solo amorose ), introspezione.
    Il giallo maschile per me è un "giallo" ( o noir, se vogliamo ) mentre quello femminile è un romanzo giallo ( o noir, se vogliamo ).
    Quindi, ricapitolando, il giallo femminile per me non è una degenerazione per femminucce del giallo classico ma un vero e proprio romanzo costruito attorno a una vicenda criminosa.
    Io amo entrambe le tipologie ma mentre la prima mi appassiona, la seconda rischia anche di stamparsi per sempre nel mio cuore quando assurge al rango di "storia indimenticabile": come dicevo in un altro thread, quest'anno ne ho lette un paio di questo genere e spesso mi sorprendo ancora intento a pensare alle storie che mi hanno avvinto così tanto.
    Dobbiamo pertanto stare attenti a non usare l'aggettivo "femminile" come se stessimo parlando di "gialli come li pubblicherebbe la collana Harmony": il giallo femminile può essere banale ( perché punta grossolanamente su sentimenti facili ) o divenire incredibilmente memorabile.
    E forse anche parlare di "maschile" e "femminile" diventa un po' fuorviante: ritengo che la mia distinzione in "giallo" e "romanzo giallo" sia probabilmente almeno un po' migliore.
    Buona serata a tutti!

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  11. #8
    Administrator L'avatar di Mauro
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    Gran bel post il tuo Leonardo ... credo che meriti un serio approfondimento appena riesco a connettere.
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

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