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Discussione: Diario di lettura

          
  1. #136
    Master Member L'avatar di daniela
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    Sto leggendo Il vagone di Arnauld Rykner.

    Il 2 luglio 1944 parte l'ultimo treno di deportati da Compiègne, direzione Dachau. Il libro è la storia di quel viaggio, vissuto all'interno di uno dei vagoni.

    L'autore Arnauld Rykner, è nato nel 1966.
    Mi colpisce leggere non più libri-testimonianza, ma libri scritti da chi non era ancora nato quando la tragedia si è compiuta.
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  2. #137
    Master Member L'avatar di daniela
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    Sto leggendo molto in questo periodo, anche se in verità sono libri piccoli, come "L'amore quando c'era" di Chiara Gamberale.

    Ho finito ora, e ne sconsiglio la lettura, Ebreo di D.O.Dodd : Una parabola nera, al di fuori del tempo e dello spazio, dove si mischiano realtà, incubo, Caino, Abele, identità confuse in bilico tra il bene e il male. L’atmosfera è, per molti versi, kafkiana. Le scene di violenza disturbano. Nel romanzo non ci sono nomi di persone, di città, di luoghi, anche le connotazioni di tempo non sono definite. Certo, il titolo Ebreo richiama subito momenti storici ben precisi, ma mi sembra solo un pretesto per accrescere la confusione.
    A ciascuno e' affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

  3. #138
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    Ho "mollato" I NEWYORKESI -avevi ragione, Daniela, era un harmony!!!-e sto leggendo LA MONACA, di Simonetta Agnello Hornby.
    di questa scrittrice mi piace la capacità di descrivere la Sicilia di metà ottocento, le abitudini, le tradizioni.. anche questo è un bell'affresco siciliano.
    ciao Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  4. #139
    Master Member L'avatar di Claire
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    Sto leggendo Il vagone di Arnauld Rykner.

    Il 2 luglio 1944 parte l'ultimo treno di deportati da Compiègne, direzione Dachau. Il libro è la storia di quel viaggio, vissuto all'interno di uno dei vagoni.

    L'autore Arnauld Rykner, è nato nel 1966.
    Mi colpisce leggere non più libri-testimonianza, ma libri scritti da chi non era ancora nato quando la tragedia si è compiuta.
    Anch'io lo sto leggendo. E' composto da brevi capitoli ma non riesco a leggerne più di uno alla volta. La descrizione minuziosa di quello che avviene in quel vagone in cui sono stipate 100 "persone" ridotte a un ammasso di carne è atroce. I pensieri...sono l'unica cosa che restano per "sentirsi" ancora esseri.
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  5. #140
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    Ho "mollato" I NEWYORKESI -avevi ragione, Daniela, era un harmony!!!-e sto leggendo LA MONACA, di Simonetta Agnello Hornby.
    di questa scrittrice mi piace la capacità di descrivere la Sicilia di metà ottocento, le abitudini, le tradizioni.. anche questo è un bell'affresco siciliano.
    ciao Rosy
    Non ero io, Rosy, era Kaipirissima.
    Ciao
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  6. #141
    Master Member L'avatar di Elvira Coot
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    Ritorno al Botswana e all'investigatrice Precious Ramotswe: Morale e belle ragazze, il secondo della serie.
    I libri di questa serie sono uno più carino dell'altro!!!!!

  7. #142
    Master Member L'avatar di Rosy
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    Non ero io, Rosy, era Kaipirissima.
    Ciao
    chiedo scusa! chissà perchè, mi ricordavo te..
    Vedi Dani che sono pronta per l'ospizio?
    ciao
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    M.Medeiros

  8. #143
    lettore L'avatar di walt
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    Finito il mio secondo Dickens, "La bottega dell' antiquario" non male anche se mi era piaciuto di più "Grandi speranze", molto ben definiti i caratteri dei protagonisti, e soprattutto il perfido nano Quilp.

    Pronto "Lucien Leuwen" torno così a legger un libro di Stendhal dopo qualche anno.
    adoro parlare del nulla, è l'unico argomento di cui so tutto

  9. #144
    Administrator L'avatar di Mauro
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    "Maccaia" di Bruno Morchio, e accidenti a lui se non scrive un gran bene!
    Non è vero che ti fermi quando invecchi, ma invecchi quando ti fermi.

  10. #145
    Senior Member L'avatar di elisabetta
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    Iniziato in treno (c'è il suo bello anche nel lungo pendolarismo). Mi ha preso subito. Ho una vecchia edizione trovata in casa in due volumi... ognuno del prezzo di L 600!

  11. #146
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    Quote Originariamente inviato da Mauro Visualizza il messaggio
    "Maccaia" di Bruno Morchio, e accidenti a lui se non scrive un gran bene!
    Per me, uno dei migliori suoi, se non "IL" migliore.
    Poi mi dirai...
    Anche se i tre successivi , in cui hanno molta parte( più del giallo) i sentimenti familiari e personali, non sono da meno..
    ciao
    Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  12. #147
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    Smile La monaca

    Sto leggendo alla velocità della luce un affascinante romanzo di Simonetta Agnello Hornby, LA MONACA.
    Ambientato tra Messina e Napoli nella prima metà dell'800, narra , attraverso la storia di una monaca di clausura, gli intrighi, i soprusi, le violenze che si nascondono dietro la facciata di questa ...angelica scelta. A quei tempi pochissime monache lo erano per vocazione; di solito per imposizione familiare, gelosie, odi.. Sconvolgente.
    Ma non riesco a smettere. Rosy
    " Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica..."
    M.Medeiros

  13. #148
    Master Member L'avatar di Claire
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    Sto leggendo alla velocità della luce un affascinante romanzo di Simonetta Agnello Hornby, LA MONACA.
    Ambientato tra Messina e Napoli nella prima metà dell'800, narra , attraverso la storia di una monaca di clausura, gli intrighi, i soprusi, le violenze che si nascondono dietro la facciata di questa ...angelica scelta. A quei tempi pochissime monache lo erano per vocazione; di solito per imposizione familiare, gelosie, odi.. Sconvolgente.
    Ma non riesco a smettere. Rosy
    Come la monaca di Monza di Alessandro Manzoni allora! Una scelta per niente scelta. Una vocazione per forza. Che triste sorte per queste povere donne. Costrette a un'aridità infinita...a un livore senza fondo contro tutti e tutto. Era un destino orribile il loro.


    Ne so qualcosa a proposito di...suore.Ho frequentato l'asilo da loro e ricordo ancora bene le punizioni corporali e le umiliazioni che infliggevano spesso senza un vero motivo, come se ci provassero gusto. Di tutte loro ho un buon ricordo solo di due: la suora cuciniera e una suorina timida e dolce che sembrava una stonatura tra le altre sue "colleghe". La madre superiora poi... tremenda! Era lì per una delusione amorosa.Quasi tutte erano lì per quello. E come è facile scaricare le proprie frustrazioni sui più deboli...in questo caso i piccoli.


    Scusa l'OT ma quando si parla di Monache mi scatta un senso di pena ma anche di rabbia. Non credo proprio che leggerò questo libro. Mi basta quella di Alessandro Manzoni e quelle che ho conosciuto personalmente.
    ciao
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

  14. #149
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    Come Claire ho avuto pessime esperienze con le suore, quando frequentai il catechismo.
    Ricordo sempre che mi buttarono fuori dalla chiesa davanti a tutti perché avevo un paio di pantaloni bianchi, che una suora definì troppo attillai. Avevo otto anni, e oltre tutto sono stata sempre magra! Ignoravo il significato del termine attillato. Mi guardavo e cercavo da qualche parte una macchia inesistente. Un'umiliazione cocente e incomprensibile.

  15. #150
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    Come Claire ho avuto pessime esperienze con le suore, quando frequentai il catechismo.
    Ricordo sempre che mi buttarono fuori dalla chiesa davanti a tutti perché avevo un paio di pantaloni bianchi, che una suora definì troppo attillai. Avevo otto anni, e oltre tutto sono stata sempre magra! Ignoravo il significato del termine attillato. Mi guardavo e cercavo da qualche parte una macchia inesistente. Un'umiliazione cocente e incomprensibile.
    Non me lo dire! Io ho rifiutato per anni di indossare qualcosa di bianco!! E Cerco sempre di lavorare in reparti dove la divisa sia verde o azzurra! Il bianco mi urta.
    "...Comme on n’a pas le choix il nous reste le cœur"

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