edito da Sellerio nel 2005

Nella letteratura di Bolaņo, dalle numerose e multiformi finzioni, sovrabbondano i personaggi. Nessuno di essi č mai quello che si dice banalmente una persona normale, anzi sembrano montare un bazar di stranezze, quasi a voler esprimere dolorosamente l'assurdo e il grottesco. L'autore li tratta con lo stesso distacco sentimentale con cui guarderebbe ad animali che innocentemente e immancabilmente confondono il bene col male ma con una netta propensione al male. E si capisce che per mezzo di essi Bolaņo vuole argomentare narrativamente contro l'irreale piattezza, mascherata di quotidiano e di realismo, con cui viene oggi rappresentato il mondo nella cosiddetta cultura di massa.

In questo "romanzetto canaglia", Bolaņo abbandona i territori della sua vita e dei suoi libri - il Cile, il Messico, la Spagna - per trasferirsi a Roma. Un Bolaņo diverso, ma sempre con la stessa capacitā di osservare la realtā e interpretarla in forma singolare grazie alle eccezionali qualitā narrative.


Diverso tempo fa , in maniera del tutto casuale, mi sono trovata a leggere qualche poesia di questo scrittore e poeta cileno contestatario e ne sono rimasta talmente impressionata che mi sono decisa a leggere qualcosa di suo in prosa(reperire i libri di poesia č fatica sprecata perchč in italia sono tutti inediti).

Questo thread vorrebbe essere /diventare una sorta di appunti di lettura, da condividere con Daniela e Patrizia e con quanti avranno il piacere di intervenirvi,nel tentativo di capire quello che č stato definito “il mito Roberto Bolaņo".


Juan Villoro, scrittore e giornalista messicano, descrive Bolaņo cosė: